Terzo Capitolo

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Il Professor Lee compie cinquantasette anni quel dicembre, e per l'occasione, dà una festa come solo lui sa fare. L'invito - per Harry e per la persona che sceglierà di portare con lui – arriva tramite Louis due settimane prima.

A quanto pare, Lee era pieno di soldi fino al collo. Le voci di corridoio che girano ad Oxford sono indelebili quanto il passato che governa quell'università, e Harry ama la stupidità di una teoria in particolare, secondo la quale Lee avrebbe trovato un pozzo petrolifero nella sua tenuta a Chelsea. La stessa tenuta in cui Harry arriva quel lunedì sera.

''Cristo,'' sussurra Gemma, non appena salgono le scale della residenza in stucco.

''Comportati in maniera naturale,'' le dice Harry. ''Così non capiranno mai che siamo cresciuti in una campagna.''

Gemma ridacchia con la mano premuta sulla bocca non appena la porta si apre. Un maggiordomo, uscito direttamente dalle pagine di Gatsby, li conduce all'interno.

''Nome per favore?'' chiede.

''Harry Styles. E la mia accompagnatrice.''

''Benvenuti,'' è la sua risposta. ''Per favore, chiamatemi Malcom. Sarei lieto se mi deste i vostri cappotti.''

Lui e Gemma danno una sistemata ai rispettivi abiti non appena liberati dei cappotti. Harry indossa una giacca nera di velluto che aderisce alla perfezione al suo corpo e sembra costosa, quando in realtà gli è costata solo quindici sterline al negozio di articoli usati del posto. Anche Gemma è vestita di nero, il suo abito è decorato con lustrini ed è a maniche lunghe.

Poco dopo, la ragazza, si porta i lunghi capelli biondi su una spalla e gli rivolge un sorriso, per poi aggiungere: ''Andiamo?''

Harry le offre il braccio e lei lo accetta.

Con lo champagne diventa tutto più facile. La casa è immensa, il doppio di quella di Louis, e soprattutto, è imponente, ma le bollicine frizzanti riescono ad alleviare non poco il suo stato d'animo. Persino gli invitati sembrano meno intimidatori. C'è praticamente un assortimento proveniente da tutte le università più prestigiose. Harry riconosce alcuni componenti del dipartimento di letteratura ad Oxford. Qualcuno gli passa di fianco, e giura di averlo visto in tv. Quando poi, ad un certo punto, una donna somigliante in maniera impressionante a Zadie Smith, entra nella stanza adiacente, Harry quasi si strozza. Non le corre dietro ovviamente. Sarebbe imbarazzante e finora aveva bevuto solo tre bicchieri di champagne.

Quando finalmente individua Zayn, non esita a tagliare la folla con Gemma, desideroso di vedere un volto familiare. Solo quando si avvicina ai due, però, si rende conto che Zayn e Paige sono in compagnia.

Vestito impeccabilmente con uno smoking color carbone ed una cravatta di velluto nera, Louis stava abbassando il suo bicchiere con del Martini all'interno.

Il cuore di Harry manca un battito di fronte a quella visione. Ormai doveva farci l'abitudine.

Ricorda ancora vividamente ciò che era successo quella mattina.

***

L'ufficio di Louis era più caldo del solito, per via della stufa che il maggiore aveva portato a dispetto del volere del dipartimento. Era piegato sulla sua scrivania, a scrivere qualcosa ai margini di un libro, e nel giro di due minuti, aveva urtato di continuo i suoi occhiali con la nocca della mano.

''Ti spaccherai la schiena così.''

''Sopravvivrò.''

''Quasimodo lo fece.''

''Lui aveva una deformità fisica,'' aveva risposto Louis. ''E comunque è molto insensibile da parte tua.''

''Svilupperai dei problemi alla schiena. Ci tenevo semplicemente a dirtelo.''

Come as you are [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora