B.B.B.B. sfoggiò il suo bel mantello e la sua merce.
Era una bella donna, dovevo ametere.
Navigavo nel mio vomito come un marinaio in una tempesta. Ovvero riuscivo comunque a cavarmela.
"Ora mi pulisci scarpe, zoccola" sbraitò B.B.B.B.
"Col cazzo, e poi chi ti credi di essere? Ti ho detto il mio nome 3 sec fa, coliona" risposi sputando sulle sue scarpe.
"Come osi lurida sanguemarcio, mio padre te lo metterà in culo"
"Sempre se non se lo fa mettere prima lui" sorrisi maliziosamente e me ne tornai al mio scompartimento con la consapevolezza di aver vinto quello scontro.
Che antipatica questa, pensai, mi ha rovinato il viaggio.
Tornai al mio scompartimento e trovai un ragazzina rossa che sembrava un'asiatica che dormiva con la bocca aperta schiacciata contro il vetro. Sembrava che pioveva dentro per quanto sbavava sul finestrino.
Mi sono sdraiata e ho continuato a bere mia vodka fino all'arrivo a oguorts.
STAI LEGGENDO
Dalla Russia con furore
HumorQuesta storia non ha senso. Allora perché scriverla? A me, personalmente, rincoglionisce scrivere a cazzo di cane e soprattutto, fare errori consapevolmente mi vien difficile. Quindi perché sorbirmi tutto questo? Perché riuscire a farla ridere è la...