Capitolo VI

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Il giorno dopo, sabato, non avevo un cazzo e un cazzo da fare, quindi, perché non dormire fino a tardi?
E invece no.
In sto cazzo di dormitorio c'è Ronina, che vabbe sbava come sempre, Nella(?) Nadia(?) Nevia(?) vabbe come cazzo si chiama che russia tropo forte. Un concerto di tromboni mi farebe adormentafe sicuramente. Poi vabbe altre troiette del cazzo che parlano di come di, non so che cazzo di problema hanno per farlo alle 8 del mattino idi trakhni sebya kurva.
Decido di alzarmi continuando a mandarle a fanculo. Le bottilie di vodka sul comodino mi ricordano quanto ho bevuto e così vomitato in baule di una di queste donnuncole che mi urlano qualcosa su McGallipalle. Sento già un'altra rottura di colioni dietro l'angolo. Così decido di aprire un'altra vudka.
Però la rottura di colioni è Serpentina.
Cazzo vole mo? Ce ne srano tangi in giro, io non posso darlielo.
"Poterova... che puzza di merda, ma ti lavi ogni tanto? Vabbe, dovevi essere alle 5 nei sotterranei per la tua punizione" dice Serpentina.
"Alle 5 manco so do stavo e sinceramente non mi interessa sapere dove dovrei essere" bevo un sorso dalla bottilia.
"Ma è vodka quella? 100 punti in meno a Grifongiorgio. Ah, e meno 50 punti per la tua insolenza. Ah, punizione per una settimana e se non ti presenti diventa per un mese. Quindi vedi di levarti dalle palle il prima possibile perché è già una tortura doverti vedere a lezione" e se ne va sbattendo la porta. Ovviamente Nieva e Ronina non si svegliano.
Ovviamente me ne sbatto e decido di andare a fare colazione.
Faccio in tempo ad arrivare alla Sala grande e ritrovo McCazzipalli davanti. Capito che giornata coi controcazzi oggi.
"Poterova, è vero che hai vomitato nel baule di questa ragazza?" chiede.
"Sì, voleva che pulire con mio vomito suo baule puzzolente e io cosi fatto" rispondo e vado mangiare con vudka ancora in mano.
Quando sceso le scale rischiato di cadere male e perdere bottilia. Peggio di cosi poteva andare.
Dopo un bellissimo viaggio sulle scale, arrivo.
B.B.B.B. sta sfoggiando suo davanzale ad altri amichetti. Non mi piasce.
Appena mi vede scoppia a ridere e non capisco perché.
Mi siedo e comincio a mangiare ma mimi ritrovo davanti mcCazziCalli un'altra volta. Forse oggi lo ammazzo o lo castro, devo decidetr.
"Poterova, la preside vuole vederti adesso. Se non muovi il culo, ti inculo e ti porto così da lei e sinceramente, non ne ho voglia. Perciò risparmiamelo" è serio il tipo, vorrei ridere ma ora sì che mi preoccupo.
Sono proprio nella merda.

Dalla Russia con furoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora