𝟷. ǫᴜᴀʀᴀɴᴛᴀᴛʀᴇ

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Ivy

< Te l'ho detto, si è incazzato perché pensava che ero uscita per stare da sola con lui.> dico sospirando mentre fisso gli occhi azzurri del mio migliore amico.

< Ha dormito qui poi? > chiede e annuisco.

< Avete per caso - > inizia a dire ma lo blocco.

< Dio no Niall. > strillo e gli tiro uno schiaffo sul bicipite mentre lui scoppia a ridere.

< Chiedevo. > dice continuando a ridere mentre io alzo gli occhi al cielo, sbuffando.

< Era di questo che volevi parlarmi quindi? > chiede quando smette di ridere.

< In realtà no. > ammetto.

< Sputa il rospo Dixon. > dice sorridendo.

< Volevo parlarti di Harry. > dico guardando in giro.

< Di Harry? > mi chiede.

< Si. > dico e poso i miei occhi sul suo viso.

< Che succede? > chiede guardandomi negli occhi.

< Te l'ho detto che abbiamo iniziato a parlarci in questo mese, grazie alla scommessa. Mi ha chiesto di uscire, da soli e poi mi ha detto delle cose e mi ha scritto qualcosa che boh, non so cosa pensare. > dico mentre mi passo una mano tra i capelli, spostandoli da davanti il mio viso.

< Che cosa ti ha detto e scritto? > chiede curioso quindi io afferro il telefono che è abbandonato sul mio tavolino da caffè e glie lo passo.

Lo afferra prontamente e lo sblocca mentendo il codice di sblocco. Apre l'app di messaggistica e clicca la chat con il nome di Harry, trovandosi l'ultimo messaggio scritto alle sei di questa mattina a cui non ho dato una risposta.

< Questa probabilmente sarà la prima e l'ultima volta che io ammetterò ciò che sto per dirti, probabilmente per colpa delle tre birre che ho bevuto in discoteca e dei quattro bicchieri di rum che ho bevuto appena sono arrivato a casa dopo averti lasciata da sola con Samuel. Certo che mi interessava Ivy, mi è sempre interessato anche se, come ho detto prima, questa sarà l'ultima volta che lo ammetterò. Il pensiero che potevo perderti senza neanche conoscere la vera te e conoscere solamente quella che fai vedere a tutti, mi avrebbe letteralmente distrutto perché non ho mai pensato che fossi superficiale. Abbiamo tutti delle maschere, io stesso ce l'ho ma questo non vuol dire che io sia veramente il cretino che cade in continuazione sul palco o il playboy come tutte le riviste mi definiscono o qualsiasi altra maschera che mostro e che sono obbligato a portare. Quindi si Ivy, mi sarebbe interessato perché avrei vissuto con il rimpianto di non averti conosciuta veramente. > legge ad alta voce e quando finisce di leggerlo, alza gli occhi e mi osserva confuso, non capendo il perché del messaggio.

< Adesso ti spiego, > sospiro < quando c'è ne siamo andati da casa tua, mi ha detto che siamo molto legati e che si vede che tengo a te che però non ti ho detto del tumore. Ha detto che non me l'avresti mai perdonato e che una parte di te mi avrebbe per sempre odiata se fossi morta e non ti avessi detto niente, allora io gli ho chiesto cosa gli interessava siccome fino ad un mese fa mi trovava superficiale e questa è stata la sua risposta siccome quando glie l'ho chiesto, eravamo arrivati davanti a casa mia. > riassumo ciò che è successo stamattina praticamente siccome erano le cinque e mezza più o meno.

< Ti ha detto altro? Mi hai detto che in discoteca siete rimasti da soli, cosa ti ha detto? > chiede.

< Mi ha detto che il rosso mi dona, che non sa come fa Samuel a tenere le mani apposto e non capisce perché mi lascia uscire vestita come ieri con ragazzi che possono provarci con me. Ah, quando ho ufficializzato la mia relazione con Samuel, Harry mi ha scritto chiedendomi se era seria come relazione e se secondo me, è il ragazzo giusto per me. Io non chiederei mai ad una persona con cui non ho alcuna confidenza se la persona con cui sta, è quella giusta. > dico.

photos. | H.S Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora