IL CALORE DEL TUO GELO (Cap.2)

332 10 0
                                    

I ricordi vissuti con Andreas erano preziosi e Milos ne era lo scrigno. Spesso seduta sulla spiaggia al tramonto fissava le piccole case tutte bianche. L'isola era avvolta da un alone magico, profumava di genuinità, autenticità che la gente manifestava nei piccoli gesti quotidiani. Sola allora comprese il motivo per cui Andreas volle dare quell'impronta semplicistica al Villaggio Atena. La casa dei suoceri era facile da distinguere, era bianca come le altre, ma aveva il comignolo di un diverso colore del prospetto, questo era stato voluto dal padre di Andreas per poter distinguere facilmente la propria casa al largo, quando con la sua barca si allontanava per la pesca. Tante volte era intenzionata ad andare a trovare i suoi ex suoceri, ma poi finiva con il ripensarci. Le mancava soprattutto il padre di Andreas, questo era un uomo molto buono, l'aveva accolta in casa come una figlia e non le risparmiava gesti premurosi. Persino quando lei aveva torto marcio, l'uomo la difendeva a spada tratta con il figlio. A volte sentiva come se con il proprio divorzio, in qualche modo lo avesse tradito, deluso, poiché non aveva saputo difendere il proprio matrimonio, ma come avrebbe potuto? Andreas non glielo aveva permesso.

"Signora... sta bene? "

La voce del suo avvocato la riportò bruscamente al presente, Kassandra batté le palpebre e rivolse lo sguardo verso l'uomo dall'espressione preoccupata.

"Eh ..oh si...si... ho bisogno di riflettere prima di assecondare l'idea di mio padre." disse sforzandosi di riportare il tono in parametri freddi e distaccati.

"Le ricordo che non ha molto tempo." incalzò l'avvocato mentre rimetteva i libri contabili nella ventiquattrore.

Kassandra annuì. Rimasta sola, fece un gran respiro, cercò con dei movimenti circolare con la testa di sciogliere i muscoli tesi del collo.

Come era possibile cambiare così radicalmente, diventare un uomo come quelli che lui stesso un tempo criticava?

Non poteva essere l'Andreas di un tempo, Kassandra conosceva bene Kristal e la sua propensione per il lusso. Andreas, aveva sempre sostenuto di amare la vita semplice della sua isola, Spesso dichiarava di preferire ai profumi costosi, la puzza del pesce . Alle feste di snob, le semplici feste attorno a un falò con gli amici le sere d'estate. Aveva completato gli studi in legge, ma non era tagliato per stare dietro una pila di vecchie scartoffie. Fu proprio quello spirito libero, privo di etichette a farla innamorare di lui perdutamente.

Si erano conosciuti durante una sua vacanza a Milos. Lei allora era una tipica ragazza viziata, dal caratterino piuttosto difficile. Un giorno con il naso stretto tra due dita per non sentire la puzza del pesce, chiese ad Andreas di darle un passaggio con la sua barca fino allo yacht di un amico posteggiato al largo. Andreas la guardò serio e pacatamente disse:" Sono stanco... non ho nessuna intenzione di uscire nuovamente in mare."

Kassandra si obbligò a ricompensarlo profumatamente. Quell' accordo anziché invogliarlo lo portò a restare sui suoi passi. "I suoi soldi non mi interessano signora, vada a nuoto." replicò con una certa dose di indifferenza, mentre scaricava dalla barca del padre delle cassette colmi di pesce appena pescato. Quell' atteggiamento ostile fece saltare i nervi di Kassandra, che lo reputò un maleducato megalomane.

Per i quindici giorni che rimasero attraccati al piccolo porto di Milos, lei scese sull' isola con il solo scopo di rivederlo. I loro sguardi erano di più di semplici e silenziose occhiate d'astio. Finché una sera, lo vide con degli amici attorno a un falò, dove lei si unì. Dopo aver bevuto qualche birra in più, lo avvicinò e stuzzicandolo intenzionalmente, gli rinfacciò quanto fosse villano, cafone, insolente e rozzo. Lui di rimando la prese per un braccio trascinandola dietro a una barca in secca la inchiodò sotto il suo corpo statuario allacciando i rispettivi sguardi. Lei non protestò finché non sentì le labbra di lui aprirsi un varco tra le sue; solo allora Andreas ebbe un cenno di ribellione da parte della donna, ma l'arresa non tardò ad arrivare. Si amarono con passione, tenerezza, Kassandra sperimentò sensazioni nuove mai provate prima al solo tocco delle grandi e callose mani maestre. La mattina quando si svegliò sulla spiaggia stretta a lui , sentiva di essere diversa, non perché non fosse più vergine ...si era innamorata.

IL CALORE DEL TUO GELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora