"Di certo non mi aspettavo un pic-nic di notte, in riva al mare con dello champagne. " asserì Andreas lasciando scorrere lo sguardo sul mare , rischiarato dalla luna .Chiuse gli occhi e venne avvolto da una sensazione che non provava da molto tempo, un senso di relax , di pace , isolamento. Chiuse per un attimo gli occhi, respirò l'aria salmastra , ascoltò lo sciabordio delle onde; ed ebbe la meravigliosa sensazione di trovarsi ai limiti del mondo.
La voce di Kassandra si insinuò nell'armonioso silenzio. "Ti aspettavi un'altro litigio? ""No... avremmo semplicemente discusso di affari . Dopo la tua telefonata di oggi, mi ero rassegnato a perderti ."sussurrò Andreas accarezzandole la guancia con un dito.
" Mi dispiace, ma la mia recita faceva parte di tutto questo e comunque, meritavi una piccola punizione. "disse lei sorridendo sottecchi."Piccola ?... crudele... penso che sia l'aggettivo più appropriato. "
Lei curvò le labbra in un sorriso ironico." Forse un pochino..."
Se Achillios non fosse venuto da lei, lei avrebbe perso l'opportunità di essere nuovamente felice; anche se era consapevole che fuori dal loro piccolo mondo, avrebbero dovuto affrontare Kristal, e poi suo padre. Rammentò le parole di quest'ultimo in ospedale, prima che lei partisse per la Grecia ." Ricordati che adesso nella sua vita c'è un' altra, e non voglio che tu ferisca nessuno e tantomeno Kristal.
"Qualcosa non va?" chiese quando l'uomo sentì Kassandra irrigidirsi."Tuo padre è stato qui stamane." Lo informò la donna, alzando lo sguardo.
"Mio padre?! esclamò stupito. " Cosa ti ha detto." chiese con un accento di ansia."Era angustiato per quanto stava accadendo tra noi."Andreas annuì e Kassandra continuò: "Abbiamo parlato, e ho capito che anch'io tengo la mia parte di colpa... "
L'uomo rese due fessure gli occhi." Non capisco, quale colpa?...""Di non averti parlato delle mie paure, della mia angoscia."
" Continuo a non capire..."
"Mi sentivo in colpa per non poterti dare un figlio, al solo pensiero che un'altra donna poteva renderti padre, mi faceva impazzire. E' un handicap che non ho mai accettato, non volevo essere compatita, specialmente da te; così tra noi alzai una barriera fatta di spesse lastre di ghiaccio."
"Non ti avrei mai tradita, non avrei potuto farlo "rispose Andreas con sconcerto." Io ti amavo Kassandra, non mi importava se non vi sarebbero arrivati bambini nel nostro matrimonio."
Lei divenne un fiume in piena . " All' improvviso mi sentì fragile di fronte all'inevitabile.
Ogni giorno lottavo per esibire la solita forte Kassandra; forse volevo in qualche modo preparare me stessa al giorno in cui mi avresti lasciata. ""Ascolta... sarei un'ipocrita se ti dicessi che non mi piacerebbe avere dei figli, ma avevo accettato il fatto di non averne ... tu da sola riempivi è riempi tutta la mia vita, e poi... vi erano altri mezzi per diventare padre."
"Non avrei sopportato neanche un utero in affitto, se è a questo che ti riferisci. Volevo che tuo figlio avesse anche una parte di me, che ero tua moglie."
" Non ho mai pensato a questo. Sentito mai parlare di adozione?" La schernì lui. "Sai cosa faremo non appena legalizzeremo il nostro rapporto ?... adotteremo un bambino Signora Mirros."
"Lei lo fissò seria, non si aspettava una tale affermazione. "Veramente vu ...vuoi farlo?" balbettò.
"Certo che si... " asserì lui senza alcuna esitazione .
"Questo bambino non sarà parte di noi," Gli fece notare lei." E non voglio che tu debba farlo solo per placare il mio istinto materno."
"Quello di adottare un bambino è una tua e una mia scelta, questo è abbastanza affinché questo bambino diventi nostro figlio!" Di rimando lei lo baciò con passione.
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IL CALORE DEL TUO GELO
RomanceAccusata di fingere una sterilità è una cattiveria gratuita da parte di Andreas, quando conosce bene lo stato d'animo della moglie nel non poterlo rendere padre. Kassandra non fa nulla per difendersi da quella terribile accusa. Tre anni dopo, il des...