Come aveva potuto farle questo?... Lasciare che la sentenza di divorzio proseguisse, pur sapendo che non gli aveva mentito a proposito della propria sterilità. Doveva dare un taglio netto al passato, era in ritardo di tre anni, doveva farlo nel momento in cui Andreas uscì dalla loro camera da letto sbattendo la porta. Lei invece testarda, continuò a sperare in un suo ritorno, fino a seppellire il cuore, chiudendo la porta all'amore che un altro avrebbe potuto darle. La speranza è riservata agli stupidi, e lei lo era! meditò furiosa. Da quel giorno la sua vita venne a essere un deserto, arido , vuoto; qualcosa da subire.
Le occasioni non le erano di certo mancate, ogni volta che un uomo mostrava di volere di più di una semplice amicizia, lei chiudeva la porta del cuore. L'idea di un nuovo rapporto, lo riteneva impensabile. La consapevolezza di non potere avere dei figli la faceva sentire terra sterile , inoltre di amore ne aveva dato molto, tanto da averlo esaurito.
Dopo essere uscita dalla casa di Achillios, si era recata al Villaggio Atena. Poco distante da questo, un tempo sorgeva una casa ridotta a un rudere. Subito dopo sposati, i due decisero di ristrutturare, e trasformare quella fatiscente costruzione in una villa di pochi metri quadri; sarebbe stato il loro riparo dal mondo. Questa si affacciava ad una piccola spiaggia abbracciata da una cornice di alte scogliere. La natura aveva creato un angolo di paradiso celato ad occhi indiscreti. Difatti era difficile scorgere quella spiaggia se non facendo la circumnavigazione dell'isola. Da questa si poteva accedere solo dalla villa, oppure da un angusto passaggio attraverso una grotta poco lontano, dove adesso si trovava un cancello per impedire il passaggio agli estranei, passaggio scoperto dallo stesso Andreas da bambino. Dopo il divorzio, questa era rimasta a lei; presumibilmente Andreas voleva sbarazzarsi anche dei meravigliosi ricordi a cui la villa era strettamente legata. Andò ad aprire la porta-finestra, respirò profondamente l'aria salmastra, dopodiché restò a fissare la piccola distesa di sabbia. Venne scossa da un brivido nel momento in cui ripensò alle tante volte che lei e Andreas avevano fatto l'amore su quella sabbia bianchissima, sotto un tetto di stelle, mentre il mare lambiva i loro corpi nudi, che con il suo sciabordio accompagnava i loro gemiti. Spesso occuparsi degli affari era solo una scusa per scappare dal mondo e chiudersi in quello che era il loro piccolo mondo. Si sdraiò su letto e soffocò i propri singhiozzi con il cuscino. Forse avrebbe fatto meglio a stabilirsi in qualche altro albergo ben lontano dal Villaggio Atena o tornare addirittura a Londra . Avrebbe dato tutto in mano al legale del padre.
Lo squillo del cellulare la riportò alla realtà. Si voltò a fissarlo . Avrebbe voluto non rispondere quando riconobbe il numero di Andreas, ma il braccio munito di una volontà propria premette sul display e apri la conversazione. La frase di Andreas "dobbiamo parlare", le causò una stretta al cuore che subito dopo accelerò di un battito.
" Non abbiamo nulla da dirci. Devi lasciarmi in pace! " proferì lei, riattaccando subito dopo, senza dare altra possibilità ad Andreas di aggiungere altro.
Si tenne la testa tra le mani. Delle lance sembravano attraversarla da parte a parte,mentre sosteneva a voce alta : "Basta con il passato... basta!... "Le memorie di quella notte in cui Andreas andò via sbattendo la porta erano ancora vivide. Accuse, biasimi, presero a vorticare dentro la sua testa.
"Ne sei sicura ?" la voce di Andreas si levò dietro le sue spalle. La collera di Kassandra aumentò in modo esponenziale quando vide Andreas appoggiato al telaio della porta-.finestra a braccia conserte.
"Non è possibile...forse non sono stata chiara al telefono... ti voglio fuori dalla mia vita!"
" Sei stata chiarissima, ma non ti credo." affermò lui con la solita aria da uomo sicuro di se che gli era propria .
Lei scoppiò in una risata isterica mentre asseriva: "Che novità!... non lo hai fatto in passato, non vedo il motivo per cui dovresti farlo adesso." La voce si fece greve nel momento in cui Kassandra affermò:" Devo ricordarmi di cambiare la serratura al cancello della grotta ."
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IL CALORE DEL TUO GELO
RomanceAccusata di fingere una sterilità è una cattiveria gratuita da parte di Andreas, quando conosce bene lo stato d'animo della moglie nel non poterlo rendere padre. Kassandra non fa nulla per difendersi da quella terribile accusa. Tre anni dopo, il des...