IL CALORE DEL TUO GELO (Cap.4)

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Tornò a casa spossata , stanca , più che fisicamente si era stancata mentalmente. Ogni pensiero negli ultimi giorni era rivolto ad Andreas. Questo stava per sposarsi , avrebbe avuto dei figli che lei non era stata in grado di dargli. Posò le chiavi sul grande tavolo in vetro all'ingresso e si indirizzò verso la propria camera. Chissà se Andreas era stato informato che avrebbe trattato con lei la compra- vendita del Villaggio Atena?

"Signora vuole cenare nel sala da pranzo... o vuole che le porto qualcosa in camera sua?" La voce della domestica la fece ritornare alla realtà.

"Preferirei cenare nella mia camera, grazie Katy." Quell'enorme sala da pranzo, le rendeva più pesante il peso della solitudine, specialmente dopo quanto era successo a suo padre. Dopo il divorzio si era buttata a capofitto nel lavoro per non pensare . Non le era stato facile uccidere la speranza di un ritorno di Andreas. La speranza si era semplicemente assopita, destandosi nell'istante in cui seppe di dover rivedere l'uomo, nonostante la ragione le sussurrava che presto Andreas sarebbe stata di un' altra. Lei era il passato, mentre Kristal Kalòs il presente. Si riflesse allo specchio e accarezzò il proprio volto, soffermandosi su una piccola ruga sulla fronte che tre anni prima non c'era. Meditò che suo padre aveva ragione nell'affermare che non  aveva mai dimenticato il marito. Vedere Krystal e Andreas insieme sarebbe stata la sua cura, il suo cuore sarebbe tornato libero. "

"Immersa nei propri pensieri, non si era accorta che la figura di Katy era rimasta in attesa sulla soglia ." Quando Kassandra le rivolse lo sguardo questa le chiese cosa desiderava per cena e inoltre la informò che Andreas aveva telefonato. Kassandra scosse la testa."Andreas ha telefonato?"asserì stordita.

"Questo pomeriggio mentre lei era in ospedale. Ha chiesto di voler parlare con lei, ha lasciato detto che avrebbe richiamato ." Per una manciata di secondi Kassandra rimase a fissare Katy senza dire una parola "Vuole che glielo passi o vuole che sia io a..."

"No ...no va bene, rispondo io Kate . Per quanto riguarda la cena non ho molta fame , mangerò della frutta dell' insalata. " La informò con un flebile sorriso. La donna fece un cenno con il capo e chiuse la porta dietro di se.

Fece una doccia, sperando di alleviare la tensione, ma fu solo una illusione. Si sdraiò sul letto e restò a fissare il telefono sul suo comodino, fece un sobbalzo quando questo prese a squillare. Percepì chiaramente i battiti aumentare , il suo cuore sembrava volere uscire dal suo petto; istintivamente si portò la mano sul torace come volerlo trattenere. Cercò con un colpo di tosse di impostare un tono di voce neutro e alzò il ricevitore. "Pronto..."

"Pronto Kassandra..." Nel momento in cui udì la voce piena di lui, una lama venne a trafiggerla da parte a parte, riuscì a mormorare solo il nome Andreas.

"Come stai?... ho saputo di tuo padre." proferì' lui dispiaciuto, ma al contrario di lei piuttosto disinvolto.

Lei fece un gran respiro, cercò di riprendere il proprio autocontrollo, nonostante sentisse  le lacrime ribelli pungere gli occhi.

"Bene...io sto bene. Le condizioni di mio padre migliorano anche se lentamente, dopo il suo intervento al cuore. "
"Mi spiace non sapevo niente. Sono rientrato ieri sera ad Atene, mi trovavo a New York per una mia mostra fotografica. Comunque tuo padre ha una tempra forte ne uscirà presto." La rassicurò alla fine.

" Lo so... già oggi parlava di...di affari."aggiunse alla fine senza fare riferimento alla compra-vendita.

"Non puoi biasimarlo è preoccupato per la vostra situazione finanziaria, avete bisogno di..." Si arrestò per un attimo, poi aggiunse: "...liquidità?" si lasciò sfuggire inconsapevolmente.

"Dì pure di vendere urgentemente il Villaggio Atena."

"Kassandra io...."

"Oh ...non farti alcun problema, non hai alcun bisogno di scegliere i vocaboli giusti per non ferirmi. "Piccola accortezza che non hai avuto la sera che te ne sei andato meditò in una frazione di secondo." Il villaggio Atena fa parte del passato." proferì fredda.

IL CALORE DEL TUO GELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora