75 | pasta

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ㅡChaerin's POVㅡ

Non pensavo che Jimin avesse una mentalità così aperta. Ieri notte mi ha colta alla sprovvista. È stata una notte sorprendente, l'ultima cosa che mi sarei aspettata è di passare una notte su un letto insieme a Jimin, in un motel a parlare fino a notte fonda.

Non mi sono dimenticata della cosa più importante. La sua mano sul petto mentre si dichiarava... era l'unico dei tre ragazzi che non mi aveva ancora fatto nessun tipo di dichiarazione. Ed è per quello che ero sempre convinta fosse solo sesso e attrazione fisica per lui, come lo era per me.

Era?

Lo era o lo è ancora per me?

Non lo so, non so cosa provo. So che sento ancora Yoongi dentro di me, sento che mi scorre ancora nelle vene.

Ci sono cose che Jimin ha fatto che mi hanno ferita. Come quando lo trovai insieme a Yerin, colei che aveva raccontato un mio segreto così personale e intimo davanti a tutti, rendendolo un'arma per ferirmi e mettermi in imbarazzo. Fu una cosa crudele da parte sua.

E Jimin... dopo che ammise che gli sarebbe piaciuto essere il padre di Taemin. Nonostante le sue parole e quei attimi di persona umana, mi ha tradita in quel modo. È difficile dimenticare.

È per questo che non so se posso fidarmi di lui. Un giorno è così... così umano e riesce a comunicare i suoi pensieri con gli occhi e il giorno dopo con quello stesso sguardo mi trafigge dicendo che non ha fatto nulla di male.

Posso veramente fidarmi di lui?

《Chaerin, l'acqua! Va bene così chiudilo!》

Torno nella realtà, spengo subito il rubinetto, ho riempito troppo la pentola e tutta l'acqua è uscita fuori dai bordi, allagando tutto.

Alzo la testa sbuffando infastidita.

《Sono una frana.》

《Non ti posso lasciare due minuti che crei subito guai.》

Lui ridacchia divertito, lo guardo male in risposta.

《A cosa pensavi per essere così distratta?》

《Al fatto che nessuno dei due sa come cucinare la pasta.》ed è vero, per quanto possa essere semplice, non l'abbiamo mai fatto.

E Jimin è bravo in cucina solitamente, ma quando si tratta di cibo coreano. Quando si parla di pasti stranieri beh... lì è un'altra storia.

《Vero, ma pensaci! Ci avresti mai pensato che in una cucina comune di un motel ci sarebbe stato della pasta vera italiana? Ti vuoi lasciare sfuggire questa occasione?》

Presenta la scatola della pasta come se stesse cercando di vendermi un oggetto. La scatola era blu e sembrava lussuosa, la scritta bianca era messo su uno sfondo rosso e la marca è "Barilla". La tipologia di pasta è particolare, sembrano dei fiocchi, di quelli eleganti. O delle farfalle.

《Sì e forse è un bene, non capisco le istruzioni, sono in italiano.》

《Dovremo cercare solo un numero che indica i minuti di cottura, no?》

Jimin ributta lo sguardo sul pacco, lo rigira varie volte nella mano.

《È tutta scritta in lettere, non ci capisco nulla.》

Si gratta la testa confuso.

《Va beh, non sarà difficile capire quando la pasta sarà abbastanza cotta, non ci servono le istruzioni, non facciamo così schifo.》afferma lui ottimista.

Ho il presentimento che non andrà a finire bene.

《Ho i miei dubbi.》

Mi metto davanti a lui e con il cucchiaio, che punto verso il suo collo gli dico:

𝑱𝒖𝒔𝒕 𝑺𝒆𝒙, 𝒓𝒊𝒈𝒉𝒕? ➳ 𝑴𝒂𝒌𝒏𝒂𝒆 𝑳𝒊𝒏𝒆 🔞 [ITA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora