31. Vigilia

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Jade pov
Mi sveglio e non so perché, mi ritrovo tra le braccia di Christopher.
Lo guardo qualche secondo.
È bello stare così vicina a lui.
Ad un certo punto rafforza la stretta e, quando mi rendo conto che si è svegliato, faccio finta di dormire.
《Non scherzavo quando dicevo che eri la ragazza dei miei sogni. Peccato che la maggior parte si trasformino in incubi》sussurra 《ti amo così tanto, piccola pazza》afferma. Decido di usare il vecchio trucco della "parlantina nel sonno".
《Chris...Chris》mi agito pochissimo. Lui mi stringe più forte.
《Piccola, sono qui》
《Christopher, non lasciarmi》parlotto, lui sospira
《Non ti lascerò》.
Sento qualcuno che si muove e poi una voce.
《Oddio, quanto siete stupidi ad esservi lasciati》parla tra se e se mia sorella, si alza e mi guarda.
《Tu sei sveglia, non fingere di dormire con me》sussurra.
Stai zitta per una volta! Sento il cuore di Chris accelerare e non so se sia positivo o no. Improvvisamente Jane sposta le tende e il sole invade la stanza.
《Chiudi quelle tende idiota!》esclama Margot tirandole un cuscino.
Mia sorella salta sul letto dove poco prima era sdraiata.
《Svegliatevi, Buon Natale》urla. Ma poi Trevor non le fa perdere l'equilibrio e cadere proprio su Meg e Noah.
《Ma che...》sobbalza la ragazza
《Scusate》sorride Jane
《Tuo cugino non si sveglierebbe nemmeno con le bombe atomiche》risponde Megan
《Ma io si però, potreste evitare》s' intrommette Margot, accocolandosi a Eric.
《Concordo》dico con la voce impastata dal sonno e sistemando la mia testa sul petto di Chris, che aumenta di poco il respiro.
《Voi due non vi eravate lasciati?》chiede Noah che si è appena svegliato, a cui arriva una sberla alla nuca da Megan.
《Fatti gli affari tuoi》lo rimprovera quest'ultima, mentre Chris stringe la presa sul mio corpo fingendo ancora di dormire.
《Voglio scendere a fare colazione》afferma Margot, per poi alzarsi.
《Ma io stavo dormendo》si lamenta Eric
《Continua》ride lei.

Margot pov
《Scendo anch'io》sbuffa Eric, quando gli arriva un cucino in faccia. Usciamo dalla stanza.
《Hey Mar, dovrei dirti una cosa》annuncia un po' impacciato
《Dimmi》
《A fine anno ci sarà una partita di football e ci saranno degli esperti, sarebbe un opportunità stupenda per me》
《Che bello》sorrido
《Ma dovrei partire e, quasi sicuramente,  ci vedremo pochissimo》continua
《Eric, per quanto mi dispiaccia non vedere il tuo faccino tutti i giorni, questo è il tuo sogno. Ami giocare a football, e non sarò di certo io ad impedirtelo》
《Sei meravigliosa》sorride, mi afferra per i fianchi e mi bacia.
《Chi arriva prima prende i pancake》sorrido, per poi correre giù dalle scale seguita dal mio ragazzo.
《Non correte, vi farete male》ci rimprovera mia madre, fermandoci nel salone.
《Buongiorno》saluto gli adulti presenti
《Buongiorno cara》saluta il padre di Eric
《Tesoro hai del dentifricio》si indica la bocca, la madre di Noah.
Ma io non ho lavato i denti...
Guardo Eric che scoppia a ridere e mi pulisco.
《Ti amo anche se, di notte, la tua saliva sembra le cascate del Niagara》sussurra ridendo
《E io ti amo anche se russi come un orso in letargo》
《Touche》sorride
《Buongiorno famiglia》sorride Eric, quando entra in cucina
《Buongiorno》saluta sorridendo la madre di Chris
《Eric, sai che non fanno parte tutti della tua famiglia. Vero?》ride Jane
《Non quella di sangue, ma quella del cuore si》risponde
《Che dolce》lo abbraccia mia madre
《Io volevo solo dormire》sento qualcuno che si lamenta dalle scale.
Poi vedo Noah che scende con Meg in spalla.
《Che è successo?》ride Jane
《Anche se odio quando quei due stanno da soli, devono chiarirsi. Quindi meglio che li lasciamo in pace》sussurra Noah, in modo da far sentire noi, ma non gli altri.
《Lasciami andare, idiota》continua a urlare mia sorella che, dopo poco, viene rimessa a terra.
《Mi offendi》la guarda il moro
《Guarda, questa parola non può aver fatto neanche inclinare il tuo smisurato ego》continua lei.
Mi giro verso Eric che è intento a mangiare una brioche al cioccolato.
《Volevo io l'ultima a cioccolato》mi lamento
《Vuoi?》mi porge la merendina, per metà mancante
《No, mangiala tu》
《Sei schizzinosa? No, perché ti ricordo che mi baci, quindi...》gli posiziono una mano sulla bocca
《Non urlare. Capisco che tutti lo sanno, ma ti ricordo che mio padre è qui e darebbe la vita per la sua "bambina", non mi sembra il caso di ricordargli cosa facciamo》sussurro
《Okay okay, calma》risponde un po' seccato.
Mi siedo poco distante da lui, per evitare che scoppi una lite, e facciamo colazione.

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