24. Luna park

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Jane pov
《Buongiorno amore》sorride il mio ragazzo ancora ad occhi socchiusi
《Giorno》lo guardo.
Sembra un bambino.
《Non mi piace questo "Buongiorno"》dice, per poi guardarmi e ghignare.
《No?》mi avvicino al suo viso per poi alzarmi. Lui mi segue e mi afferra per la vita.
《Hey》sorride 《dove vai?》mi ferma al muro
《Mi sa da nessuna parte》rido
《Ma se vuoi andare》toglie solo una mano dal mio fianco, ma la posiziono nuovamente.
《Che c'è tesoro, non vuoi andare?》
《Quel "tesoro" è da vecchi》rido
《Meglio abituarci, invecchieremo insieme》ride anche lui
《Trevor》
《Sì?》
《Mi fai stare bene》affermo.
Mostra un sorriso a trentadue denti. E, forse per questo o per quello che ho appena detto, la mia pelle si colora di rosso per l'imbarazzo.
《Tu sei bellissima sempre e, quando arrossisci, ancora di più》mi bacia.
Lego le mie gambe attorno alla sua vita, mi tiene stretta a se e sorride sulle mie labbra 《sei la cosa più bella che ho》dice, per poi tornare a baciarmi e, proprio mentre cadiamo sul letto, la porta si apre.
《Oh mio dio, scusate》afferma Mery, prima di uscire e chiudere la porta.
《Che penserà tua zia adesso. Oddio!》arrossisco ancora di più.
《Penserà qualcosa di giusto che però non stava accadendo adesso》ride alzandosi
《Trevor, si serio per una volta. Se dovesse dirlo ai miei?》chiedo nel panico
《Mia zia non è così, ci aspetterà fuori perché vuole spiegazioni》risponde, per poi abbracciarmi e portarmi fuori dalla porta.
Scendiamo le scale e salutiamo tutti i presenti.
《Jane cara, vuoi fare due chiacchiere con la zia?》chiede Mery, avvicinandosi 《Trevor, vieni anche tu》sorride al nipote.
Ci porta in giardino e passa lo sguardo dall'uno all'altra.
《Ragazzi, ma devo insegnarvi le basi? Se siete da soli in camera e in casa ci sono altre persone, dovreste chiudere la porta a chiave》dice guardandoci 《Ora, non dovrei essere io a fare certi discorsi, ma i tuoi non lo sanno》mi indica 《e i tuoi non ci sono》guarda Trev 《ragazzi...usate le precauzioni giuste?》chiede.
Sentita quella domanda, vorrei sotterrarmi  e Trevor è imbarazzatissimo.
《Sì zia, ma potremmo deviare l'argomento?》risponde il mio ragazzo
《Era importante che lo sapeste》afferma alzando le spalle. Ma mentre se ne sta per andare si ferma 《ah, se non fossi stata io a scoprirvi già sareste morti》sorride per poi rientrare in casa.

Megan pov
È passata circa una settimana dal bacio con Noah. Una settimana di confusione per i miei sentimenti. Una settimana che lui dice sia stato solo un errore. Una settimana che mi allontano sempre di più anche se lui prova ad avvicinarsi. Odio questa parte del mio carattere: quando ci tengo troppo a qualcuno o credo di provare qualcosa, mi allontano.
È spontaneo, ma non credo sia normale.
《Buongiorno bambolina》sorride il ragazzo dal letto che dovrebbe essere di mia sorella.
Non mi giro neanche, lui borbottando qualcosa e va in bagno.
Prendo un cuscino e me lo schiaccio in volto, vorrei urlare così tanto!
Mi alzo ancora in pigiama e scendo le scale. In cucina ci sono tutti e io indosso solo una maglia, rubata da mio cugino, e un pantaloncino. Perfetto!
《Ma quella è mia》afferma Trev, quando mi vede
《Era》ride Margot
《Esatto》sorrido e mi siedo di fianco al mio migliore amico.
《Sapete cosa? Oggi voglio andare al luna park, ci andiamo?》chiedo
《Sì, ci voglio andare anche io》mi asseconda Jane, così come fanno anche Jade e Mar.
《Va bene》ride Trev guardandoci e gli altri annuiscono, le ragazze abbracciano i rispettivi fidanzati.
《Anch'io voglio qualcuno da abbracciare》metto il broncio.
Gli adulti ridono e i miei coetanei non fanno altro che prendermi in giro.
《Vicky, almeno tu mi vuoi bene?》chiedo alla bimba che, sorridendo, mi salta in braccio.
《Sì, tanto tanto》mi stringe forte.
Dopo pochi secondi Noah scende dalle scale e, ridendo, guarda la sorella.
《Hey bimba, hai la bocca sporca》.
Lei ride e io la guardo male.
《Mi hai sporcato la guancia?》chiedo
《Forse un po'》ride.
Ma neanche il tempo di prendere un tovagliolo, che a pulire la mia guancia ci ha pensato qualcun altro.
《Grazie》sussurro, non guardandolo negli occhi
《Ma allora sai parlare?》sorride Noah
《Fratellone, ma sei stupido? Non vuole parlare con te, mica ha perso la voce》ride Vicky,  facendo ridere anche tutti i presenti, compresa me. Mentre lui, che ci è rimasto male, fa colazione in silenzio.

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