<Ma tu sei pazzo! Esci dal mio bagno subito!>
<Non hai risposto alla mia domanda...>
<Senti non vedi che sono in una vasca nuda e che sto parlando al telefono???>
<Non è un mio problema, sto aspettando una risposta!>
<Scusami Carl ci sentiamo dopo.>
<va bene Ali, a domani! Un beso!>
Il cretino è ancora lì sulla porta e non ha intenzione di spostarsi, per fortuna c'è ancora abbastanza schiuma da coprirmi.
<Senti te lo chiedo gentilmente, puoi andartene dalla mia stanza?!>
<No! Io voglio una risposta!>
<Okay, puoi almeno aspettarmi di là e lasciarmi vestire? Poi ti risponderò.>
<va bene, ma sbrigati!>
Appena esce dal bagno, mi asciugo velocemente, ma sfortunatamente non mi ero portata i vestiti in bagno e quindi devo uscire solo con l'accappatoio. Mi chiedo cosa ci faccia qui, se non fossi stata nuda lo avrei preso a schiaffi. Ma come si permette di entrare in camera mia? Spero vivamente che se ne sia andato perché potrei non rispondere di me. L'altra parte di me però spera che sia ancora lì e che si scusi per essere entrato nel mio bagno. Ma so già che non sarà così, perciò faccio un bel respiro ed esco dal bagno. Il cretino è seduto sul mio letto ed è intento ad osservare qualcosa. Aspetta ma quella è la mia biancheria intima... oh cazzo!
<Ridammelo!>
< Carino il fiocchetto! Non pensavo avessi delle tette così grandi!>
<Piantala! Ridammelo subito!>
Ma lui non molla la presa, e quindi mi sporgo verso di lui per riprendermi il mio reggiseno, ma nel farlo perdo l'equilibrio e gli cado letteralmente addosso. Per un attimo mi perdo nel suo sguardo. Non so per quanto tempo rimaniamo così: uno negli occhi dell'altro, fermi immobili semplicemente a fissarci. Lentamente ci avviciniamo, ci sfioriamo e siamo sul punto di baciarci quando però sento qualcosa premere sulla pancia e improvvisamente mi rendo conto di essere seduta a cavalcioni con solamente un accappatoio addosso e nient'altro. Arrossisco violentemente e scendo subito, allontanandomi velocemente dai lui. Quest'ultimo sembra capire solo ora cosa stavamo per fare e si riprende dicendomi:
<Beh... sto aspettando ancora una risposta. Ma da quello che è appena successo, intuisco che non mi sbagliavo, io ti piaccio, eccome se ti piaccio Ali!>
<Non è assolutamente vero! Ho solo detto che sei carino per far smettere la mia amica! Aspetta da quanto tempo eri in bagno?! come fai a sapere che mi chiamo Ali???>
<Piano con le domande Ali. So come ti chiami Alice perché l'ha detto la tua amica e secondo ero appena arrivato.>
<Questo non diminuisce la tua colpevolezza! Brutto cretino cosa ci facevi nella mia stanza?>
<Ehi vacci piano con gli insulti signorina! Stavo solo provando la chiave per vedere se funzionava, poi non ti ho trovata, pensavo non ci fossi e volevo vedere se la camera fosse uguale alla mia. Fine della storia!>
<Dato che tu hai deciso di chiamarmi signorina, io ti chiamo cretino! Va bene?! Comunque ti ho già detto che non voglio che tu entra nella mia stanza! Pensa se fossi stata nuda!>
<Di fatto lo eri già! Anzi lo sei anche adesso!>
< Scusami tanto se stavo facendo un bagno! Sei proprio un cretino!!!>
< Un cretino che un po' ti piace?>
<No! Come te lo devo dire? Sei un ragazzo già visto e rivisto. E poi io non cerco nessuno.>
<Mah io non ci credo. In pochi mi somigliano sai?>
<Ma meno male! Pensa se fossero tutti snob come te!>
<Vedo che sei in vena di complimenti stasera! Comunque io avrei fame... ordiniamo qualcosa e lo mangiamo sul dondolo di fuori?>
<Spero tu stia scherzando. Fammi capire: tu prima ti intrufoli nella mia camera, poi entri nel mio bagno mentre sono nuda, mi insulti e alla fine mi inviti a cena? Lasciatelo dire hai qualche problema!>
<Prima di tutto non mi sono intrufolato, volevo solo vedere se la porta si apriva, secondo quando ti avrei insultata? E terzo non ti ho invitato a cena, ti ho chiesto semplicemente se mangiassimo qualcosa dato che sono le sette passate e siamo qui insieme!>
<Okay allora declino l'offerta grazie, sono sicura che troverai una delle altre migliaia di ragazze che pagherebbero per stare con te. E dato che hai visto che la porta funziona ti chiedo di lasciare immediatamente la mia camera e di non metterci più piede altrimenti mi sentirò costretta a farti cambiare camera dalla reception.>
<Oh non sono così sicuro che ci riuscirai...non hai ancora capito chi sono io?! Comunque vedo che ti ricordi ancora delle mie ragazze...sei gelosa per caso?>
<Ancora una volta! Io non sono gelosa di nessuno. E forse sei tu che ancora non hai capito come sono fatta io! Lasciami in pace per favore e vattene! È meglio così!>
<Come vuoi tu Ali! Ma sappi che non mi arrendo mai nella vita. Tutto ciò che voglio lo ottengo.>
<SI si, va bene. Ora va per favore!>
<Okay, okay! Me ne vado. Ma sappi che se hai bisogno di me puoi sempre bussare, anzi io direi di lasciare aperta questa porta. Che ne dici? Cosi sarà più facile, oltrepassarla.>
<Non ci pensare nemmeno. Forse tu non hai capito bene. Ma io non voglio che tu entri nella mia stanza mai più. Quindi quella porta rimane chiusa a chiave.>
<Va bene, come vuoi tu Alice.>
<Sarà meglio Marco. Ora ti saluto, buona cena con chiunque sia la fortunata!>
<Non ti arrabbiare Ali! Potevi essere tu ma non hai voluto! Mi toccherà rimediare.>
<Stai tranquillo. Sicuramente dormirò benissimo anche senza aver cenato con te.>
<Immagino. Buonanotte e sognami!>
<Contaci!>
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un'estate indimenticabile
RomanceL'amore mi era sempre sembrato un sentimento ingannevole, distruttivo, doloroso ma allo stesso tempo una sensazione indescrivibile, che lascia senza parole. Adoravo leggere storie d'amore,ma nella vita reale mi concentravo solo sugli studi per il mi...