Lontani ma vicini

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Sono passati due giorni da quella mattina e fin'ora non l'ho più incontrato. O meglio, l'ho visto un paio di volte ma lui ha sempre fatto finta di non vedermi e mi ha ignorata.

Forse non ha ancora capito che non mi interessa avere il suo saluto e che non voglio avere niente a che fare con lui, semplicemente io, a differenza sua, sono educata e quindi se mi passa davanti lo saluto, ma se non vuole pace, me ne farò una ragione. Meglio così, un caso umano in meno!

Per tutti e due i giorni Carl mi ha tempestata di messaggi in cui mi spronava a chiamarlo o a bussargli la porta per chiarire, ma non ha ancora capito che non dobbiamo dirci nulla e che tra di noi non ci sarà mai niente. Però quando Carl si mette in testa qualcosa è difficile poi farle cambiare idea, e in questo momento si è fissata che io e Marco saremmo una bellissima coppia e che presto ci metteremo insieme.

Sono stata stupida, lo sapevo che non avrei dovuto raccontarle nulla perché sapevo già che si sarebbe fatta castelli in aria, però non riesco a tenere un segreto con lei. Siamo sempre state sincere l'una con l'altra, tra di noi c'è un legame speciale, ci accettiamo per quello che siamo e ci sosteniamo sempre.

Dato che oggi mi sono alzata felice, cosa che non succedeva da tempo, decido di scendere subito in spiaggia per prendere il sole e farmi anche un bagno.

Mia sorella ha legato con alcune ragazzine della sua età che alloggiano nel nostro hotel e adesso stanno ancora disperatamente cercando il tipo famoso. Purtroppo però sembra essere un fantasma perché nessuno sa niente. Più che altro è difficile riuscire a trovarlo perché l'hotel è abbastanza grande e poi tutti i clienti sono gente altezzosa, che si comporta come se fosse una celebrità, quindi il ragazzo non si può distinguere.

Sono persa nei miei pensieri che non mi accorgo nemmeno che Anna mi sta parlando.

<Ali ma mi ascolti??>

<Si Anna, scusa cosa stavi dicendo??>

<Sono più di dieci minuti che un tipo, tra l'altro figo, ti sta fissando... guarda è in quell' ombrellone!>

<Ma cosa dici Anna... lasciami riposare!>

<Ali girati e guarda con i tuoi occhi! Ti sta divorando con lo sguardo anche in questo momento! >

Alzo lo sguardo, mi giro verso la fila di ombrelloni davanti alla nostra e vedo la faccia di Marco. Il suo ombrellone è un po' spostato verso destra rispetto al nostro, ma sono sicura sia lui, riconosco i pantaloncini che aveva quella mattina e poi, nonostante porti un cappellino, spunta qualche riccio. Ma cosa vuole?! Quando si accorge che lo sto guardando, si gira dall' altra parte.

<Ali ma lo conosci?>

<No, mai visto!> rispondo frettolosa e mi risdraio.

<Io non me lo lascerei scappare, perché non vai a parlargli? Ma poi chi è e perché sembra voglia nascondersi? È vestito e indossa occhiali da sole e cappellino...>

<Non lo so Anna e non mi interessa. Ora lasciami prendere il sole.>

<Va bene Ali, però ti stai lasciando sfuggire un bel bocconcino!>

<Ma come parli Anna! Hai tredici anni cavolo!>

<Svegliati Alice! Siamo nel ventunesimo secolo e non nel medioevo!>

<Basta mia hai stancata. Lasciami in pace!>

Ma è possibile che riesce sempre a farmi cambiare l'umore, ero così felice stamattina ma è bastato parlare con lei che ora sono incazzata. Ma la cosa che mi fa arrabbiare di più è il comportamento di quel cretino. Ma cosa vuole? Perché mi fissa e poi si gira? Non può lasciarmi stare?!

un'estate indimenticabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora