La gita- parte 3

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Cerco di fare qualche passo, ma non ci riesco perché come muovo il piede mi parte una fitta tremenda.

<Cavolo! Mi fa malissimo il piede!> urlo dal dolore.

<Appoggiati a me principessa, così riesci a camminare; altrimenti posso prenderti in braccio.> mi dice abbastanza preoccupato.

<Scordatelo. Mi basterà appoggiarmi al tuo braccio e ce la farò!> rispondo convinta.

Mi aggrappo al suo braccio muscoloso e iniziamo a camminare lentamente, ma il dolore non passa, anzi più cammino più aumenta. Io però sono troppo orgogliosa e faccio finta di niente, non voglio andargli in braccio per nessun motivo.

<Sei sicura di star bene principessa?> chiede dubbioso.

<Sicurissima, non preoccuparti!>

<A me non sembra dalle smorfie che stai facendo!> mi dice ridendo.

<Ma quali smorfie?! Io sto benissimo, non sento più niente ormai.> mento.

Dopo qualche minuto in cui avremo fatto si e no un metro di strada, Marco mi dice:

<Certo che a questo passo arriveremo domani!>

<Beh sei tu che vai come una lumaca, per me non ci sono problemi.>

<Io una lumaca?! Sei tu che vai piano perché ti fa male il piede, ma non vuoi ammetterlo perché sei troppo orgogliosa!>

<Non è vero!>

Siamo così impegnati a battibeccare che non ci accorgiamo nemmeno della pioggia. Il cielo effettivamente era già da un po' diventato cupo, pieno di nuvoloni pronti a scoppiare e il lampo di prima era stato chiaramente un segno di ciò che stava per accadere.

In pochi secondi dalle giganti nuvole grigie inizia a scendere pioggia fittissima che ci inzuppa i vestiti. Marco mi guarda negli occhi e mi dice che dobbiamo correre, ma io non ci riesco perché a mala pena faccio qualche passo.

<Senti principessa non lo dirò a nessuno, ma per favore lasciati prendere in braccio così faccio una corsa e sfuggiamo a questa maledetta pioggia!>

<Non voglio, peso troppo...>

<Ma che dici, sei leggera come una piuma. Dai vieni!>

Si avvicina e dolcemente mi solleva da terra come se davvero non pesassi niente. Non so come, ma le mie gambe si avvolgono automaticamente intorno alla sua vita e le braccia al suo collo.

In questa posizione sono per una volta alla sua stessa altezza, i nostri visi sono uno difronte all'altro vicinissimi tanto che i nasi quasi si sfiorano. I miei occhi sono fissi perdutamente nelle sue pozze color nutella. Per la seconda volta nel giro di poche ore siamo sul punto di baciarci, e manca davvero poco.

Vorrei davvero farlo perché non ho mai baciato nessuno e lui mi sembra quello giusto, ma sono combattuta.

Lentamente Marco, senza mai distogliere lo sguardo dal mio, si avvicina con le labbra alle mie.

Sono sul punto di sporgermi e baciarlo, quando mi riappare la figura di Andrea ed Elena che si stanno limonando proprio davanti a me a quella stupida festa. In pochissimi secondi tutti i brutti ricordi ricompaiono nella mia mente e iniziano a bruciarmi gli occhi.

Cerco di cacciare indietro le lacrime, ma mi accorgo che è troppo tardi quando Marco me ne asciuga una; nonostante ci sia la pioggia se ne è accorto.

<Scusami.> dico singhiozzando e nascondendo il viso nel suo collo.

<È tutto apposto principessa. Tranquilla, non ti preoccupare.> dice accarezzandomi la schiena.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 16, 2020 ⏰

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