La gita- parte 2

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La casa è su due piani e nonostante da fuori sembri piccola, dentro è fantastica. Appena aperta la porta c'è un piccolo salotto con un divano bianco morbidissimo e un maxi schermo che fa invidia a quello che c'è al cinema! A destra c'è una piccola cucina arancio con un piano cottura e un tavolino con due sedie. Per accedere al secondo piano bisogna prendere delle scale ricoperte da un tappeto blu mare. Appena si arriva in cima si trova uno stretto corridoio con tre porte: la prima è un piccolo bagno con la doccia, la seconda è una fantastica camera con un letto matrimoniale a baldacchino sulla tonalità del blu e la terza è uno studio, penso del nonno, in cui domina una scrivania e due grandi librerie colme di libri. Tutti questi libri mi fanno venir voglia di leggere qualcosa anche perché vicino alla finestra c'è una poltrona arancione che sembra davvero comoda, l'ideale per immergersi in un buon libro.

<Vieni dai, che non hai ancora visto la parte migliore...> mi dice Marco orgoglioso.

Torniamo nella camera da letto e apre la portafinestra che dà accesso al terrazzo, solo ora mi rendo conto che la terrazza unisce questa stanza con il bagno. È davvero stupenda: è molto grande rispetto alla casa, al centro vi è un tavolino con alcune sedie, sulla sinistra ci sono due sdraio per prendere il sole e sull'angolo destro vi è una piscina quadrata che penso sia idromassaggio, simile a quella che c'è nel bagno della mia camera in hotel. Tutto il balcone è arricchito da svariati vasi pieni di fiori: gerani, margherite, ortensie; un tripudio di colori che lo rendono ancora più bello di quanto è.

<Sono senza parole! È bellissimo Marco!> dico ammaliata.

<Sono contento che ti piace principessa!> mi risponde quasi imbarazzato.

Non l'ho mai visto così, però devo dire che mi piace. Vorrei che si aprisse con me, che mi raccontasse qualcosa di lui come stava facendo prima, però non voglio farlo innervosire.

<Chi si occupa dei fiori?> chiedo accarezzando i petali delle margherite lillà, uno dei miei fiori preferiti.

<Solitamente viene una signora che pulisce la casa due o tre volte a settimana.>

<Sono bellissimi, li adoro.>

<Hai visto la vasca? Vuoi farci un bagno?> mi chiede quasi implorante.

<Stupenda, sembra quella che c'è in camera mia...> gli dico ripensando a quando è entrato nel mio bagno qualche giorno fa.

<Già. È proprio come la tua! Ci puoi entrare se vuoi eh...> dice ridendo.

<Scordatelo! Io non voglio fare un bagno adesso... e poi non ho tutto il costume.>

<E quindi? Fammi capire, sei una di quelle ragazze che gira senza mutande?> chiede ghignando.

<No! Che schifo!> rispondo inorridita.

<E allora? Basteranno quelle e il reggiseno.> mi dice facendola facile.

<Non ci penso minimamente! Mi hai portata qui pensando che mi sarei spogliata davanti a te e avrei fatto il bagno nuda?>

Adesso ho capito perché è stato gentile per tutto questo tempo, il suo scopo era solo quello. Ma se pensa che basti così poco per convincermi, si sbaglia di grosso. Non entrerò mai in quella piscina, neanche se mi dovesse costringere. Sono indignata.

<Eh dai principessa, non ti arrabbiare. Non è così. Io pensavo che lo volessi anche tu, ma se non ti va possiamo fare qualcos'altro.> mi risponde.

<Ah non dovrei arrabbiarmi? Bella questa!>

<per favore principessa. Scusami non volevo che fraintendessi... io non intendevo quello, non voglio vederti in biancheria intima... cioè si che lo voglio cazzo, ma non era la mia intenzione di adesso... volevo semplicemente fare un bagno con te.> dice quasi imbarazzato.

un'estate indimenticabileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora