Capitolo 9

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Brenda si guardò in giro per la decima volta prima di sospirare e prendersi un altro bicchiere di quello che sembrava prosecco. Viktor e Caleb erano al suo fianco, il primo si era fiondato solamente sul cibo mentre il secondo si stava scolando una bottiglia di birra. Brenda aveva perso il conto di quanto il castano avesse bevuto. Il ragazzo all'inizio era andato alla feste di quell'Erik con l'intenzione di non bere nemmeno un goccio visto che avevano accettato l'invito del ragazzo solo per poter controllare, e sperare di trovare, gli altri Elementa. Ad un certo punto avevano anche sperato di veder arrivare Ann, ma non era stato così. Il guardiano aveva iniziato a bere come un cammello quando era apparso Varus per poi andarci giù ancora più pesante quando il moro aveva iniziato a ballare con Dalia. E i due ragazzi stavano ancora ballando insieme al centro della pista incuranti di tutti gli sguardi che avevano addosso, soprattutto due di fuoco. Anche Brenda stava guardando la coppia, ma solo per cercare di capire se Dalia fosse veramente l'Elementa della terra. Viktor era l'unico dei due che non stava guardando la coppia solo perché per lui il cibo era davvero più importante visto che prelibatezze del genere a Sinfade non erano all'ordine del giorno.

-ehi bellezza vuoi ballare?- chiese un ragazzo avvicinandosi ai tre ma rivolgendosi solo ed esclusivamente a Brenda che gli sorrise e, posando il bicchiere, si fece condurre al centro del giardino per iniziare a ballare con il ragazzo che l'aveva invitata.

Caleb stava per fare una battuta su quello che era appena successo, ma non riuscì a dire niente perché Viktor si era volatizzato mentre il castano non stava guardando. Il guardiano lo cercò con lo sguardo ma non lo vide anche perché la sua attenzione fu completamente catturata da Varus che stava andando proprio verso di lui. Ma poi il ragazzo si diede dello stupido, Varus non stava andando verso di lui, ma verso il tavolo delle bibite che si trovavano proprio al fianco di Caleb. Il moro infatti prese una delle bottiglie di birra li presenti ed iniziò a berla rimanendo sempre li vicino.

Caleb cercò di non guardarlo e ci sarebbe anche riuscito se non fosse stato lo stesso Varus a rivolgergli la parola:

-come mai qui? Non ti ho mai visto alle altre feste- Caleb rimase sorpreso da quell'interazione, nemmeno in classe parlavano ed erano addirittura compagni di banco.

-Viktor ci ha trascinati- rispose abbastanza a bassa voce il castano senza guardare il suo interlocutore negli occhi.

-ho la netta impressione che quel ragazzo mi odi-

-probabile-

-e come mai?- Varus era davvero curioso della risposta di Caleb, non aveva fatto davvero niente di male per poter ottenere l'odio di Viktor.

-non lo so- fu la risposta di Caleb, di certo non poteva dirgli che era perché si era innamorato di lui e Viktor non approvava minimamente.

-forse gli da fastidio tutta la mia popolarità?- disse ridendo Varus cercando di creare un contatto visivo con il ragazzo al suo fianco ma il castano sembrava non voler collaborare. Dalia l'aveva stressato per tutta la serata e alla fine il ragazzo aveva deciso di andare verso Caleb e parlargli. Infondo se fosse andata male se ne sarebbe andato per sempre da quella città.

-sarebbe strano visto che è completamente circondato da ragazze. E sono anche di più rispetto a quando sei arrivato tu- disse Caleb forse anche aiutato da tutto l'alcol che aveva in corpo.

-le hai contate?- chiese ridacchiando Varus. Era felice che il ragazzo stesse parlando con lui. Non aveva mai avuto modo di poter iniziare una conversazione in classe e in quel momento era davvero contento.

-certo che non, non ho il tempo di fare cose così stupide- borbottò Caleb mentre Varus sorrideva ancora. Fu in quel momento che il moro decise che era il momento di agire e avvicinò il suo viso a quello di Caleb, voleva assolutamente vedere la sua reazione e soprattutto i suoi stupendi occhi ambra.

Caleb rimase parecchio immobile quando vide il volto di Varus avvicinarsi, non sapeva cosa fare. Varus dal canto suo si stava avvicinando sempre di più e Caleb fu costretto ad usare la bottiglia quasi vuota che aveva in mano per mettere un blocco al viso di Varus.

-sei troppo vicino- sussurrò poi il castano mentre Varus lo stava guardando con occhi indagatori. Era una sua impressione o Caleb era leggermente arrossito? Sorrise quasi vittorioso e si allontanò subito dal viso del ragazzo per prendere un altro sorso della sua birra prima di poggiare la bottiglia sul tavolo. Si guardò intorno in cerca di Dalia e la vide tranquilla mentre ballava insieme ad Erik e quindi decise di agire.

-vieni- disse prendendo il poso destro di Caleb e trascinando il povero ragazzo per tutto il giardino fino ad entrare nella casa lontano da orecchie e, soprattutto, occhi indiscreti.

-cosa c'è?- chiese Caleb che aveva il cuore in gola. Cosa aveva intenzione di fare Varus? Il castano si sentiva leggermente frastornato per via dell'alcol e sperava veramente di non combinare macelli.

Il sorriso di Varus andava ad allargarsi sempre di più mentre vedeva la faccia metà confusa e metà spaventata di Caleb mentre si avvicinava lentamente al suo viso. Sapeva che non era poi tanto giusto provare a baciare il ragazzo con tutto quell'alcol in corpo, ma sapeva anche che lui non avrebbe trovato nuovamente il coraggio per fare una cosa del genere. Quindi o lo faceva in quel preciso momento o se ne sarebbe pentito per il resto della sua vita.

Caleb capì cosa voleva fare Varus solo quando le loro labbra erano praticamente a pochissimi millimetri di distanza e non riuscì, o non volle, a rifiutare il bacio.

Bacio che arrivò subito travolgente per quanto entrambi i ragazzi avevano aspettato quel momento e Caleb ci mise poco prima di intrecciare le braccia intorno al collo di Varus mentre quest'ultimo lo spingeva di più verso di se stringendogli forte la vita.

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