Capitolo 16

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Varus stava bussando come un matto alla porta di Caleb sperando che arrivasse qualcuno ad aprire il più velocemente possibile. Erano riusciti solo per un soffio a seminare i loro tre inseguitori, ma di sicuro erano vicini e Varus non credeva di essere in grado di utilizzare nuovamente l'acqua.

-come mai siamo qui?- chiese la rossa al suo fianco sbuffando. -e chi cavolo erano quei tizi?-

-con calma Dalia- le rispose Varus iniziando a bussare più velocemente dei prima. Stava per cacciare un urlo quando la porta si aprì di scatto rivelando un Viktor abbastanza incazzato.

-cosa cazzo vuoi?- chiese infatti il biondo.

-i Marton ci stanno inseguendo- disse Varus mentre il biondo spostava velocemente lo guardo da lui a Dalia e poi tutt'intorno al loro prima di farli entrare per poi chiudere la porta a chiave e girarsi verso il moro abbastanza incazzato.

-Caleb ti aveva detto di non usare i tuoi poteri o sbaglio?- chiese il biondo assottigliando gli occhi -e soprattutto di non parlare di determinate cose con gli umani- aggiunse rivolgendo un'occhiataccia anche a Dalia che stava cercando di capire cosa stesse succedendo.

-io ho usato il mio potere per difendermi quando ce ne stavano venendo due addosso. E poi Dalia è l'Elementa della terra non un'umana- disse Varus incrociando le braccia al petto. Viktor sgranò gli occhi per poi concentrarsi su Dalia e constatare che il moro avesse ragione.

-cazzo- sussurrò a denti stretti Viktor mettendosi le mani nei capelli. -quei due sono chissà dove in questo momento e voi non sapete dominare gli elementi! Siamo fregati- borbottò iniziando a fare avanti e indietro. -non posso combattere da solo visto che verranno in branco. Dobbiamo assolutamente tornare a Sinfade-

-ehm, qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo?- chiese Dalia che era davvero sconvolta.

-dopo donna! Chiama Caleb e digli di venire immediatamente qui- disse Viktor a Varus mentre si metteva il giubbotto di pelle con lo sguardo assassino di Dalia puntato addosso.

-tu dove vai?- chiese Varus che aveva comunque già uscito il cellulate e composto il numero del suo ragazzo. Prima non ci aveva minimamente pensato a chiamarlo.

-a prendere la stronza che non vuole collaborare. Se vi hanno trovati sarà solo questione di tempo- disse il biondo aprendo con una lentezza disarmante la porta mentre spiava dallo spioncino sperando di non trovare nessun Marton fuori. -chiudetevi a chiave appena esco. Questa casa è sigillata e non possono entrare. Ci vediamo alla radura- disse il biondo scomparendo dietro la porta e subito Varus fece come gli era stato detto mentre aveva il telefono incastrato tra l'orecchio e la spalla aspettando che Caleb rispondesse.

-mi puoi spiegare cosa sta succedendo?- chiese Dalia spazientita. Varus stava per farlo ma Caleb decise di rispondere proprio in quel momento.

-pronto?-

-amore ci hanno trovati, ora siamo a casa tua. Viktor ha detto di andare alla radura- disse di corsa il moro.

-aspettami li, arriviamo subito- furono le parole di Caleb prima di chiudere la conversazione.

-ora per cortesia mi puoi spiegare cosa cazzo sta succedendo?- chiese Dalia sull'orlo della disperazione.

Ann era tranquillamente sdraiata sul suo letto quando la porta della sua camera si spalancò di colpo rivelando la presenza di un bellissimo ragazzo con i capelli biondi e gli occhi neri come ossidiana seguito a ruota dalla madre che sembrava molto preoccupata.

-cosa succede? E chi sei tu?- chiese Ann guardando male il biondo.

-tu vieni con me. Ora- disse solo senza presentarsi e la castana assottigliò gli occhi.

-non prendo ordini da uno sconosciuto- disse secca e ghignò quando vide che il ragazzo sembrava parecchio infuriato per il suo comportamento.

-se non vuoi venire con le buone non ci metto niente a prenderti e portarti con me- disse lui sibilando ogni parola e avvicinandosi minaccioso alla ragazza.

-mamma chi è sto qui?- chiese allora Ann alzandosi di colpo dal letto per evitare che il ragazzo la potesse afferrare.

-è l'Elementa del fuoco, ha detto che i Marton li hanno trovati quindi devono assolutamente tornare a Sinfade- rispose la donna sospirando.

-bene, tornatevene da dove siete venuti. Io non ci vengo con voi- disse la castana iniziando a fluttuare sopra al letto per non farsi acchiappare dal ragazzo che la guardò con occhi di fuoco. Per fortuna la ragazza adorava il buio e quindi le tapparelle della finestra erano completamente abbassate.

-ti prenderanno se rimani qui. Quindi smettila di fare la bambina- disse il biondo cercando di afferrarle una gamba ma Ann fu più veloce e se le tirò al petto impedendo al ragazzo di raggiungerla, definitivamente.

-Ann per favore. A Sinfiade sarai al sicuro- cercò di convincerla la madre.

-non ci penso nemmeno. Nessuno può impormi cosa fare, decido io per la mia vita-

-hai detto che non vuoi morire no? Bene! Se rimani qui i Marton non impiegheranno nemmeno un minuto per trovarti e farti fuori visto come stai usando i tuoi poteri a sproposito!- gridò il biondo ormai esasperato. La ragazza rimase immobile cercando di capire se quello che aveva appena detto il ragazzo fosse vero oppure no.

Fu proprio in quel frangente che il biondo si diede la spinta sul letto della ragazza e riuscì a tirarla giù, cogliendola completamente alla sprovvista, e se la caricò sulla spalla.

-mettimi giù brutto pervertito!- gridò la ragazza tirandogli più pugni possibili sulla schiena, ma il ragazzo sembrava non intenzionato a lasciarla andare mentre si dirigeva verso la porta per uscire dalla casa. -mamma fai qualcosa!- gridò allora la ragazza, ma la donna non si mosse, guardò semplicemente i due ragazzi che se ne uscivano dalla sua casa.

Appena usciti dall'abitazione Viktor si guardò intorno per poi iniziare a correre cercando di tenere la castana più stretta possibile, non voleva darle la minima possibilità di liberarsi dalla sua presa e di sgusciare via. Il ragazzo sperava di ricordarsi perfettamente la strada che portava alla radura e sorrise quando riuscì a trovarla ed ad arrivarci sano e salvo con ancora la castana tra le braccia che si dimenava. Li ad attenderlo c'erano Brenda, Caleb e gli altri due Elementa.

-ti ha seguito qualcuno?- chiese Brenda. Il biondo scosse la testa. -allora andiamo-

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