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Ci fermammo in un parcheggio, era ormai sera.
Avevamo comprato delle cose al supermercato.

Eravamo nella sua macchina e stavamo parlando del nostro personaggio preferito del cartone Lo straordinario mondo di Gumball.

Mi piaceva il rapporto che si era instaurato, Malcolm significava tutto per me dato che era l'unico che sapeva un po' di tutto..

E mi meravigliava il fatto che noi fossimo così simili.

Insomma lui è un po' etichettato come un badboy quelli da film, sarà per la sua bellezza o per il fatto che sia molto solitario il che faccia pensare alla gente che sia stronzo.

Anche se non era così, ed io lo sapevo.
E pensare che fino all'inizio del mese lo consideravo strambo e senza cervello.

Malcolm era come me diciamo, entrambi stravolti da quel passato che ci soffoca.

Entrambi forse solitari, con delle idee abbastanza simili.

"Ti sto dicendo che Nocciolina non è poi così bella!" gli dissi mentre gesticolavo proprio per fargli capire la gravità della situazione.

"Sei solo gelosa" disse addentando il suo panino

Scoppiammo a ridere, in quel preciso istante Fannie mi stava chiamando, voleva fare una videochiamata.

Non l'avevo avvisata di nulla e non l'avevo vista per un po'.

Schiacciai sul tasto della cornetta verde per far partire la videochiamata.

"Si può sapere dove siete?" era incazzata a morte.

Guardai Malcolm che si prese il mio cellulare.

"Andiamo da Paige, torniamo tra qualche giorno non preoccuparti"

"Non puoi dirmi non preoccuparti!"

"Fannie andrà tutto bene, di certo non stiamo andando da nessuna parte.
Sappi che lo stiamo facendo per ottenere giustizia"

Fannie sbuffò, sentimmo poi una voce di una bambina piccola, Florence...

Non la vedevo da un sacco di tempo, mi era mancata quella piccola peste.

"C'è qualcuno che vi vuole salutare" disse Fannie mentre inquadrava Florence

"CiaoOo!" mosse la manina, io e Malcolm sorridemmo e la salutammo.

"Ma quando tornate, Robert è arrabbiato " disse facendo il muso

Lo sguardo di Malcolm cambiò totalmente, sembrava sul punto di spaccare tutto.

"Piccolina tornerò subito.. Ma sai dobbiamo fare una cosa top secret"

La faccia di Florence era un misto di stupore e incredulità.

Staccammo qualche minuto dopo.
Malcolm chiuse gli occhi e fece un lungo respiro.

Scese dall'auto e iniziò a camminare avanti e indietro.
Successivamente si appoggiò alla portiera dell'auto.

Scesi anch'io e mi accostati vicino a lui. Lo guardai godersi il vento e la notte.

Mi sdraiai per terra e guardai Malcolm che era molto confuso nel vedermi così.

Ma non parlò, anzi mi imitò sdraiandosi sulla strada del parcheggio.

"Malcolm"

"Dimmi"

"Hai paura di qualcosa?"

Malcolm fece una risatina soffocata e poi disse: "Non credo, perché?"

"Perché sembra che hai paura di perdere qualcuno di nuovo"

"Quindi cerchi di proteggere più persone che puoi, ma a te nessuno ci pensa"

"Avril so cosa intendi e so perché vuoi saperlo. Robert è il nuovo compagno di mia madre e si comporta come se io fossi veramente suo figlio"

"Perché non ti lasci andare?"

"Quell'uomo non mi piace, ed ho paura per mia madre. Detto questo vado a dormire, buonanotte"

Entrò in macchina e abbassò lo schienale del sedile. Poi si sdraiò rivolgendomi le spalle.

Non volevo sembrare invadente, anche se probabilmente lo ero stata.

Ma sapevo che Malcolm era consapevole di ciò che gli avevo detto, ma non vuole ammettere che sia così.

Forse qualcuno nella sua vita c'è davvero, tipo Léon.

Mi dispiaceva per Malcolm, sembrava che tutto il mondo fosse contro di lui quando in realtà non era vero.

Anch'io mi sentivo così, e preferivo stare sulle mie per non disturbare nessuno.

Rimasi forse un'ora o di più stesa su quella strada umida e fresca a contemplare i miei pensieri.

Entrai in macchina e mi sdraiai sui sedili posteriori e chiusi gli occhi.

"Sai Avril, sei troppo dura con te stessa... perché non ti lasci andare?" Mi disse Gwen mentre accarezzava la sua chitarra.

"Sono semplicemente responsabile. E poi chi ti ha detto che non mi diverto "

"Av non è questo che intendo. Solo che mi sembri sempre così chiusa, lo sai che puoi dirmi tutto"

"Gwen lo so, ma adesso non ho niente da dirti"

Gwen sbuffò "Perché non vuoi parlare con me?"

"Lo sto facendo. Ma ti ho appena detto che io non ho niente da dirti non iniziare  a farti paranoie strane"

"Se è per quello che ho detto prima scusami, non volevo che te la prendessi"

"La smetti cazzo! Sto bene. Lasciami in pace" Mi alzai e le diedi le spalle.

"Se sono così insopportabile, perché sei qui. "

e poi aggiunse "Fatti due domande se io sono scappata da te, è solo colpa tua.."

"No.. Non puoi dirmelo. NON PUOI!"

"Avril, Avril calmati va tutto bene ci sono io." Malcolm mi stava stringendo forte le mani come se volesse proteggermi da Gwen e dal suo mondo.

"Mi dispiace non volevo svegliarti"

"Già lo ero. Cos'è successo?"

"Ho sognato Gwen"

Malcolm non parlò ma bastò il suo abbraccio per farmi capire che lui era lì per proteggermi..

Nascosti Dalla PioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora