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Quel giorno non ero molto sicura di voler andare a scuola, ma restare a casa avrebbe peggiorato le cose.

Quella mattina non feci colazione appena suonò la sveglia mi vestì ed uscì di casa mettendomi un cappello in testa, dato il vento che tirava.

Era presto, quindi decisi di fare un salto al bar vicino al parco. Mi sembra che il proprietario si chiamasse Jarad.

Credevo fosse un pub all'inizio, ma poi mi accorsi che era un piccolo locale in stile vintage.

Appena entrai l'aria calda si infilò sotto il mio cappotto.

Mi tolsi il cappello e mi avvicinai al bancone.
Una ragazza dai capelli afro e la sua pelle scura mi sorrise.
"Buongiorno!"
Le dimostrai uno dei miei più sinceri sorrisi.

"Ciao! Potrei avere un cappuccino da portar via?"

"Assolutamente sì!"
"Ecco a te"
Pagai ed uscii.

Riecco il freddo gelido che mi circondava il corpo.

Andai dritta verso la scuola.
Raggiunse Fannie vicino la fontana della scuola.

"Buongiorno" disse con.voce assonnata

"Ma hai dormito almeno un'ora?" chiesi sorseggiando il mio cappuccino.

Lei mi guardò, sembrava che non capisse dove si trovasse.
Per me è stra fatta

"Avril tienimi un attimo lo zaino, devo prendere una cosa" disse Edith che era appena arrivata tra l'altro.

Feci come mi aveva chiesto.
Da quello zaino uscì di tutto.
Mary Poppins sarebbe solo stata fiera di lei..

Suonò la campanella ed io e Fannie andammo verso la classe di chimica.

Il Signor Boulevard era un uomo misterioso, forse troppo serio.
Era sempre formale con noi, ci dava persino del lei.

Ci fece indossare un camice di cotone
bianco, dei guanti e gli sicurezza.

Davanti a noi c'erano due ampolle di diverse misure e il bruciatore di gas.

Il Signor Boulevard cercò di spiegarci nei minimi dettagli ciò che dovevamo fare, ma a quanto pare non tutti erano molto attenti.

Un ragazzo mi sembra di chiamasse Ricardo stava giocando con il materiale chimico, tanto che fece uscire da un' ampolla una schiuma blu.

Ovviamente ci mettemmo tutti a ridere ma questo non fece altro che irritare il Signor Boulevard.

Finimmo le prime lezioni ognuno per conto suo, subito dopo pranzo, io, Edith e Fannie ci ritrovammo negli spogliatoi.

Odiavo fare palestra, anche perché ci guardavano tutti e il coach non era dei migliori.

Uscimmo all'aperto, iniziammo a fare due giri di campo.

"Avril guarda, quella è la classe di Léon e Malcolm" mi disse Fannie, arrossendo quando pronunciò il nome di Léon.

Sapevo che tra loro era nato qualcosa, ma non glielo chiesi. Aspettavo che lei me lo dicesse.

"Ma poi ieri, sei tornata.. a casa.. con Malcolm?"  disse Fannie con il respiro affaticato

"Se vuoi possiamo andare"
"Altri Cinque minuti"

"Si, tu invece.. sei rimasta a dormire da Edith?" Lei si fece rossa come un pomodoro.
Ah ah! Ti avevo scoperto Fannie!

"No. Léon mi ha ospitata a casa sua dato che non c'era nessuno"

E non mi interessa manco sapere cosa avete fatto...

Si conclusero le lezioni.
Ed io andai fuori.

Girai l'angolo quando una macchina nera si accostò al mio fianco.

Era Malcolm.
NO ASPETTATE. MALCOLM??
Avrà sbagliato persona..

"Un passaggio?"

Oh merda...

Nascosti Dalla PioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora