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Malcolm aveva solo una camicia nera con dei jeans abbinati.
Non era chissà quanto elegante ma riusciva ad essere raffinato comunque.

Mi fermai sulla soglia della porta a fissarlo, quasi come se fosse un dio greco.
Lo è

Lui mi squadrò dalla testa ai piedi, soffermandosi sulla mia scollatura e sulle mie gambe scoperte.

Mi sentivo a disagio, mi stava mangiando con gli occhi.
Come se tu stessi facendo altro

"Fannie sta arrivando, scendiamo" mi disse per poi posare lo sguardo su di me un'ultima volta.

Scesi le scale, c'era già un po' di gente, molte persone non le conoscevo altre le avevo intraviste per i corridoi o a lezione.

Malcolm sembrava agitato, intrecciava le dita delle mani continuamente e tamburellava il piede sul pavimento.

Sapevo che Malcolm ci teneva a Fannie tanto quanto io ci tenevo a Gwen.

Solo che lui era stato più fortunato.

Fissai i corpi semi scoperti delle altre ragazze, una era più bella dell'altra.

Guardavo le ragazze che si erano messe in tiro, una prosperosa scollatura che poteva sembrare volgare ma ai ragazzi faceva impazzire.

Proprio in quel momento una ragazza si avvicinò a Malcolm, i due iniziarono a parlare ma quest'ultimo sembrava ancora tanto agitato.

"Ragazzi! Nascondetevi, sta arrivando" Urlò Léon guardando lo schermo del suo cellulare.

Mi misi accanto a Léon, dietro un pilastro bianco.
Le luci si spensero e tutto sembrava essere innocuo.

Sentì la porta aprirsi in quello stesso istante tutti uscirono fuori urlando tanti auguri!.

Mi sembrò di vedere Fannie commuoversi, Edith subito l'abbracciò ma durò ben poco dato che arrivò Malcolm.

Mi avvicinai anche io, la sua espressione mi aveva fatto capire quanto fosse sorpresa ed anche contenta.

Le sorrisi e affondai il mio viso nell'incavo del suo collo sussurrano auguri.

Léon fu l'ultimo ad abbracciarla ma anche il più timido, non l'avevo mai visto cosi e la cosa era alquanto divertente.

Mi avvicinai al tavolo per prendere una birra, avevo sete, non amavo la birra ma a quanto pare era l'unica cosa che potessi bere.

Edith si avvicinò a me, "A quanto pare le è piaciuta la sorpresa" mi disse sorseggiando il contenuto del suo bicchiere.

"Menomale aggiungerei" aprì la mia lattina di birra.

"Mi raccomando, al mio compleanno voglio una cosa del genere " scoppiammo a ridere.

Edith sembrava così tranquilla e pacata ma in realtà era la più folle di tutte.

Sapeva sempre cosa inventarsi e non riusciva mai ad essere seria.
Edith mi ha colpito dal primo momento, non si vergogna di dire e fare determinate cose.

Tutti ballavano, chi ormai ubriaco era andato e chi invece aveva trovato qualcuno con cui passare la serata.

Non stetti molto tempo con Fannie, anche perché lei era stata tutto il tempo con Léon e non mi andava di intromettermi.

Andai a posare la mia lattina di birra ormai vuota da un bel po'.

Vidi che tutti iniziavano a guardarsi intorno, qualcuno bisbigliava tra loro altri invece si accalcarono tutti in un angolo del soggiorno. Cosa che feci anch'io.

Cercai di farmi spazio tra la gente, Malcolm era sopra un ragazzo che ormai sembrava non farcela più.
Non capivo perché Malcolm lo stesse  picchiando, ma nessuno interveniva.

Non volevo che ma festa di Fannie andasse in frantumi.
Tirai Malcolm per un braccio intimadogli di alzarsi più volte.

Non mi diede ascolto, gli diedi uno schiaffo dietro la nuca che lo costrinse a guardarmi.

"Alzati, e vieni con me" gli intimai prendendolo per un braccio.

Non avevo visto Fannie, speravo solo che non avesse assistito a quella scena.

"Dammi le chiavi della tua macchina" gli dissi uscendo nel vialetto di casa.

"Non ci pensare, Guido io" disse aprendo l'auto.

Mi accomodai nel sedile affianco al suo, lo guardai e lui fece lo stesso.

Eravamo bloccati, sentivo come se ci fossimo solo noi due, in quell'auto nel bel mezzo della notte.

Malcolm interruppe quel momento per mettere in moto.
"Malcolm" dissi picchiettando il dito sulla mia coscia.

"Andiamo al mare." lui mi sorrise.

Non conoscevo Malcolm, neanche un po', ma sapevo che il mare riusciva a calmarlo e a distrarlo.

Nessuno fiatò per tutta la durata del tragitto.
Quando arrivammo io fui la prima a scendere dall'auto e ad avviarmi verso la spiaggia.

Mi sdraiai sulla sabbia fresca ed aspettai che Malcolm.facesse lo stesso.

Dopo qualche minuto di silenzio mi disse: "Perché l'hai fatto?"

Sospirai, "Malcolm, so quanto ci tieni a Fannie e so quanto ci tenevi a questa festa. Se avessi continuato a prendere a pugni quel tipo Fannie non ti avrebbe guardato più in faccia e di sicuro tu avresti rischiato una denuncia come minimo."

Lo fissai intensamente negli occhi.
"Ti va di fare il bagno?" mi chiese accarezzando con le gambe la sabbia.

Mi rivolsi verso il mare, cosa dovevo fare?

Sospirai.
Guardai le onde del mare schiantarsi le une contro le altre.

Guardai Malcolm e gli sorrisi prima di correre verso il mare.

Nascosti Dalla PioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora