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Cosa ci faceva Esther qui.
Esther era una mia amica d'infanzia se non anche mia ex.

Ci lasciammo perché Esther era la tipa da botta e via. Faceva star male molte persone..

Mi alzai di scatto senza neanche pensarci.

Stare vicino ad Esther era come correre su un campo minato.

Mandai un messaggio a Fannie
From Avril To Fannie
"Io ti aspetto vicino la macchina di tuo fratello"

Fannie non tardò a rispondere
From Fannie To Avril
"Ti sembrerò affrettata, ma stasera resto con Léon e Edith.. Malcolm è gia nella macchina perché voleva andarsene."
"Puoi andar via con lui, xoxo"

Si ok e poi?
Facevo anche dei figli con Malcolm?
Dei figli belli aggiungerei

Raggiunsi la macchina, vidi che Malcolm era già seduto nel sedile del conducente.
Il suo sportello era aperto, decisi di aprire la portiera senza neanche dirgli qualcosa.

Lui mi guardò.
"Fannie rimane con gli altri. Mi ha detto che te ne volevi andare e quindi ha detto che tu mi avresti accompagnato a casa" dissi tutto d'un fiato.

"Ok. Ma devo andare prima in un altro posto"

Vuole di sicuro ucciderti
Vaffanculo!

Vidi il paesaggio scorrere sotto i miei occhi velocemente.

Ci fermammo vicino ad una spiaggia.
Lo guardai confusa.

Malcolm scese dalla macchina ma io non mi mossi.
Malcolm mi guardava..
Scesi dalla macchina

Mi accomodai sulla sabbia fredda e lo stesso fece Malcolm.

Non gli chiesi nulla. Né del perché noi fossimo qui né perché ci fossi anche io con lui..

Sembrava volesse stare da solo, ed io gli stavo solo dando fastidio.
Perciò rimasi in silenzio..

Passarono almeno dieci minuti.
Il primo a rompere il ghiaccio fu lui.
"Se vuoi possiamo andare"

Non volevo andare.
"Possiamo restare altri cinque minuti?"
Lui mi guardò e poi si stese affianco a me ma comunque non eravamo vicini.

"Avril comunque è appena mezzanotte, perché te ne sei andata dalla festa"

Oh beh ho incontrato la persona peggiore della mia vita..
"Le feste non mi sono mai piaciute."
Malcolm si girò per guardarmi.

In questa settimana ma sopratutto oggi, avevo capito che Malcolm non.parlava se non con gli occhi.

Spesso i suoi occhi verdi ti mettevano a disagio. Proprio come ora..

Lui si alzò e lo imitai, mi scrutò dalla testa ai piedi e poi si avviò verso la macchina.

Cosa era successo?
Perché se n'erano andato così?
Sembravo troppo strana?
Si, sicuramente...

Gli spiegai dove abitavo e poi mise in moto.
Di nuovo quel silenzio assordante..

Mi sentivo sempre in ansia quando qualcuno era in silenzio, credevo  di aver sbagliato a dire qualcosa e che magari questa persona si fosse infastidita da un mio comportamento.

Arrivammo sotto casa, io gli rivolsi un mezzo sorriso che non ricambiò , scesi dall'auto e la guardai sfrecciare tra le strade di San Francisco...

Nascosti Dalla PioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora