sei ɪl ᴍio senso ᴅel ᴛutto

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POV. Chat noir

La vita...

Che senso avrebbe se la perdessi, non ho nessuno, mia madre è morta, mio padre si è annullato, i miei amici mi vogliono bene ma non ho quella persona per cui prenderei una pallottola, quella persona che si incanta a guardarti quella a cui ti incanti.

O almeno non ce l'ho più.

Non ho quella persona che ti capisce al volo, sono solo, sono un supereroe solo.

Non ho una compagna, non ho una ragazza che senso avrebbe vivere o no.

Le persone che salvo mi fanno sorrisi, mi sono grati ma io per loro cosa sono, chi sono, un estraino.

Un estraino a cui saranno grati, magari mi ricorderanno dopo, ma che mi serve essere ricordato se nessuno mi ha conosciuto realmente.

Niente, io sono niente.

Sono come il vento d'estate, certo lo adori perché ti porta del fresco ma poi, sai dove ti porta, dove inizia quella brezza che ti scompiglia i capelli? No!

E non ti importa.

Ecco questo sono, e mi domando, ne vale davvero la pena, vale davvero la pena essere uneroe, un supereroe se poi sono solo? Bho!

<Biondino non vorrei interrompere i tuoi profondi pensieri, ma sei davanti al naso>mi giro verso la voce sarcastica e spalanco gli occhi davanti alla ragazza che ho davanti.

<Allora ti sposti?>domanda retoricamente.

Marinette Dupain-Cheng modella con almeno due guardie del corpo.

E la mia parte di cuore trascinata dai genitori a New York per soldi.

<Marinette?>domando, spalanca gli occhi <tu com- giusto>sospira e si guarda intorno.

Mi appiglia per un braccio e mi trascina in un bagno pubblico.

Aspetta ma da dove sbuca un bagno pubblico.

<Per favore non dire di avermi visto in giro>mi chiede guardandomi negli occhi.

Io non spicco parola, non ci riesco vorrei dirgli qualcosa ma so che non finirei la frase io sono stato la sua ancora alle medie e quando mi ha detto cosa provava non ho potuto rispondergli, perché se ne andata.

Dieci minuti avevo tutto, una madre, un padre, una famiglia, degli amici e lei.

La cosa a cui più tenevo poi ce stata la caduta a cui mi sono spiccicato al suolo e a cui mi sto rialzando, grazie a lei, solo avendola rivista.

<che faresti se non avresti un ancora?>le rifaccio la sua stessa frase.

Spalanca gli occhi e poi si apre in un sorriso e mi risponde, strabuzzo gli occhi, io non ho saputo risponderti, tu si!

<Ti aggrappi ad un ricordo, ero sola Adrien, venivo sfruttata come banca, ma vivo al meglio che posso con un nostro ricordo di quando eravamo bambini, un possibile ricordo di noi tra qualche anno insieme e una promessa che sarei tornata.
Ma sarei stata da sola, solo io e la mia vita, sai tutto di me, sai che soffrivo, ora no!
Sono felice anche da sola, non hai bisogno di nessuno in particolare hai solo bisogno di cercare quella persona che ti fa sentire  particolare.>mi guarda e crollo, le lacrime che trattenevo scendono e mi rifugio tra le sue braccia, mi tiene forte<lo so gattino, io so tutto>lo immaginavo che lei mi avrebbe riconosciuto non basta una maschera, mi riconoscerà sempre.

Angolo autrice
Niente nuovo libro, non mi piaceva allora ho ripreso le One shot, questa è un po' corta ma sto scrivendo il continuo di  "𝖚𝖓𝖆 ꌚ𝖈𝖔𝖕𝖊𝖗𝖙𝖆 𝖎𝖓𝖓𝖆𝖘𝖕𝖊𝖙𝖙𝖆𝖙𝖆" e niente tra domani o dopodomani lo pubblico.

Ciao👋

𝖔𝖓𝖊 𝖘𝖍𝖔𝖙 ~𝑴𝒊𝒓𝒂𝒄𝒖𝒍𝒐𝒖𝒔~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora