𝑼𝒏𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒂𝒕𝒂 𝒔𝒑𝒆𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆

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POV. Marinette

Forse era meglio rinunciare, a che serviva continuare a sperare che lui un giorno l'avrebbe potuta vedere in una luce differente.

Appena rientrata in casa dopo un uscita con le ragazze, Marinette si era sciolta i capelli buttandosi sul letto a peso morto poi aveva deciso di prendere un po' d'aria per schiarirsi le idee, e ora continuava a correre nelle vesti delle supereroina a pois, sentiva il leggero venticello che le disordiva i capelli portandoli avanti al volto le dava un sensazione di libertà non permettendole di pensare ancora a quegli occhi verdi.

Nell'ultimo periodo le cose erano migliorate, aveva trovato una fiducia in sé stessa da portarla a non balbettare in sua presenza, è farle comprendere che forse doveva rinunciare, cambiare sguardo ma quando aveva provato a uscire con Luka, quando aveva pensato di riuscire a dimenticarlo aveva incontrato Adrien in un vicolo con le ginocchia al petto a singhiozzare, ancora ricordava quel momento...

flashback...
...Stavo correndo per i tetti di Parigi dopo essere tornata dal mio appuntamento con Luka, finalmente avrei potuto dimenticarlo, lui e i suoi meravigliosi occhi verdi, ad un tratto un singhiozzo mi arrivò alle orecchie, mi guardai in torno e dopo essere arrivata alla sporgenza del tetto mi affacciai al vicolo, strabuzzai gli occhi alla vista del ragazzo che occupava i miei pensieri e il mio cuore.

Adrien era lì con le ginocchia al petto, smosso da singhiozzi bisbigliando qualcosa, non riuscivo ha sentire cosa bisbigliava dalla mia posizione, saltai giù non riuscendo più a vederlo in quello stato, avvicinandomi lentamente riuscendo a sentire che bisbigliava in continuazione una sola frase che mi fece capire e allo stesso tempo stringere il cuore <mi manchi> continuava a ripetere.

Arrivandogli davanti mi accovacciai e posai delicatamente la mia mano sulla sua spalla lui alzo il volto lentamente e quando mi vide strabuzzo gli occhi io gli sorrisi<hei>gli dissi semplicemente lui mi guardo in silenzio poi mi domandò<L-Ladybug c-che ci fai qui?> mi chiese asciugando velocemente gli occhi<io facevo un giretto, tu piuttosto ne vuoi parlare>lui mi guardo confuso <p-parlare di cosa?><parlare del perché stai piangendo>gli risposi io, anche se avevo già capito che stava male per la scomparsa di sua madre, ma non capivo perché d'un tratto avesse reagito così, anche a scuola mi ero accorta che era spesso assorto nei suoi pensieri e cupo, non nego che mi fossi preoccupata per quello gli avevo chiesto se andasse tutto bene ma mi aveva sorriso e chiesto di non preoccuparmi ma avevo notato come stesse trattenendo le lacrime, come il suo sorriso fosse forzato e come i suoi occhi fossero spenti.

Abbassò la testa e ricominciò a piangere, mi sporsi verso di lui e lo abbraccia volendoli comunicare che io ci sarò sempre per lui, si aggrappo forte a me e capi che ne aveva bisogno, avevo bisogno di qualcuno che lo abbracciasse.

<o-oggi è il giorno in cui mia madre è sco-scompar >non riuscì a finire la frase che ricominciò a piangere più forte, io lo strinsi a me più forte e incominciai a farli delle lievi carezze sui capelli, dopo un po' smise di piangere lo strinsi a me più forte poi sciolsi l'abbraccio lo guardai negli occhi e gli sorrisi, gli presi il volto tra le mani e gli asciugai le guance.

<Adrien è normale che ti manchi, questo conferma soltanto quanto tu le voglia bene, lei ci sarà sempre per te anche se ora tu non la vedi lei è sempre accanto a te che ti stringe tra le sue braccia e ti dice quanto ti vuole bene, ora alzani che ti accompagno a casa>gli dissi prima di alzarmi insieme lui e accompagnarlo a casa.
...Fine flashback
Si fermo su il tetto di un edificio inspirado, come poteva dimenticarsi di lui se solo qualche giorno prima l'aveva visto così a pezzi che non riusciva a non pensare ad altro, avvertì lo sguardo di qualcuno addosso, si girò ma non avrebbe mai immaginato di incontrare quello sguardo verde capace di farle perdere il respiro.

POV. Adrien
Mi butto sul letto a peso morto sfinito, sono appena tornato da una lezione di scherma<Plagg secondo te cosa starà facendo Lady bug>gli chiedo pensando ancora a quel pomeriggio <Lady bug si starà chiedendo se ha uno stolker che ha il telefono intasato di sue foto e bambole in giro per la camera>mi risponde con sarcasmo mentre mangiava un'altra fettina di camember rialzai il busto per lanciargli un cuscino che lui schivo senza alcun problema<sono action figure non bambole>gli dissi prima di sotterare la testa sotto un cuscino.

Quando mi giro per quardare fuori dalla finestra vedo la figura slanciata di Lady bug, iniziai a guardare le sue caviglie fino ad arrivare alle gambe, al busto, alle spalle e sobbalzai appena quando mi accorsi che lo sguardo blu cielo che mi faceva battere forte il cuore mi guardava poi la vidi alzare una mano salutandomi con quel sorriso che mai l'abbandonava mi alzai avvicinandomi alla finestra e aprendola mi sporsi domandodoli <perché non entri, sempre se non c'è qualche attacco akuma>gli chiesi imbarazzato<certo, veramente stavo solo facendo un giro>mi rispose mentre entrava con eleganza dalla finestre.

Sorrisi smagliante vedendola entrare non avrei mai pensato di passare del tempo con lei nella mia forma civile<ti piace il pianoforte?>gli chiesi mentre la guardavo fissare e premere delicamente qualche tasto<si è uno dei miei strumenti preferiti><quali sono gli altri>gli chiesi mentre la guardavo meravigliato da quanto potesse essere bella<bhe mi piace molto lo stradivari ha un suono leggero e delicato però devo dire che mi piace anche la chitarra elettrica>disse alzando lo sguardo verso di me<vuoi sentire qualcosa>gli chiesi andandomi a sedere sullo sgabello e incitandola a sedersi al mio fianco<potresti suonare dream it possible><certo>le rispondo prima di iniziare a suonare quella melodia io continuai a guardare Lady bug, lei prima mi guardó e mi sorrise poi spostó lo sguardo davanti a sé e chiuse gli occhi facendosi cullare dalla melodia.

Quando la melodia si sciolse man mano la vidi riaprere gli occhi quasi come se si fosse appena svegliata<vuoi giocare a ultimate mega strike3> <CERTO> esclamo contenta mi alzai per andare a preparare il gioco quando mi arrivò alle orecchie la sua risata che mi fece automaticamente sorridere<non pensavo fossi il tipo da action figure>mi chiese ridendo e io arrosii quando mi accorsi che aveva visto la sua bambola<b-bhe si mi piacevano e le ho comprate>risposi imbarazzato lei mi sorrise dolcemente<bhe iniziamo a giocare> le chiesi indicandoli lo schermo, la vidi prima annuire e poi avvicinarsi, iniziammo a giocare e mi accorsi subito che era maledettamente brava<hai di nuovo perso di ho stracciato><bhe è stata solo fortuna><certo per tredici volte, giusto?><dettagli>gli risposi io alzando il mento per sembrare più sicuro <dettagli importanti>
<ora devo andare si è fatto tardi>mi disse e subito persi il sorriso che mi ha accompagnato per tutta la sera <si hai ragione>le dissi a malincuore la vidi alzarsi e avvicinarsi alla finestra, poi la vidi voltarsi e avvicinarsi a me che ero poco dietro di lei <grazie per la meravigliosa serata>mi sussurrò lasciandomi un bacio vicino alle labbra che mi fece arrossire la vidi allontanarsi e sparire nella notte<è successo davvero>sussurro a me stesso per poi lanciarmi sul letto e spiaccicarmi la faccia sul cuscino <adesso non fare il ragazzino imbarazzato, pensa a darmi il mio camember><si, si tieni>gli dissi lanciadogli una fetta di formaggio prima di alzarmi e avvicinarmi alla finestra dove era sparita la mia lady sussurro con un sorriso dolce sul volto <buonanotte my lady>.

Angolo autrice
Spero che come prima one shot vi sia piaciuta, vi chiedo di scrivere nei commenti se vi è piaciuta.
Hola

𝖔𝖓𝖊 𝖘𝖍𝖔𝖙 ~𝑴𝒊𝒓𝒂𝒄𝒖𝒍𝒐𝒖𝒔~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora