𝔐𝔞𝔪𝔪𝔞, 𝔰𝔢𝔫𝔷𝔞 𝔡𝔦 𝔱𝔢 𝔢' 𝔡𝔦𝔳𝔢𝔯𝔰𝔬

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POV. Adrien

Continuo a suonare mentre la mia mente viaggia quando tu eri ancora con me, quando giocavamo a nascondino e tu riuscivi sempre ha trovarmi, non mi hai mai detto come facevi e a me andava bene così.

Quando a dicembre mi sollevavi portandomi in alto facendomi posizionare una stella, incima a quell'albero che decoravamo insieme, che anche se finta per me aveva un significato enorme.

Quando guardavi me è papà leggere un libro insieme, quei libri capaci di farti cambiare mondo e vita soltando sfogliando le loro pagine, quelle parole che possono farti piangere, quelle frasi che ti possono insegnare.

Quando mi stringevi tra le tue braccia promettendomi che non mi avresti mai lasciato, invece ora sono qui, in questa stanza a suonare, a suonare la tua canzone, quella ninna nanna che mi cantavi sempre per farmi addormentare, quella melodia che mi tranquillizzava quando ero arrabbiato, quelle note che non mi hanno mai lasciato neanche quando ero felice, stavano con me sempre, quando ero triste, arrabbiato, malinconico e anche se non ne avevo bisogno, quando ho toccato il cielo con un dito, quando ho conosciuto la mia stella, quando sono nati i miei miracoli la tua voce melodiosa che cantava quella ninna nanna non mi lasciava.

Sei e sarai sempre lì in quel punto del mio cuore che si è spenta quando anche tu ti sei spenta, quando hai deciso che mi avresti guardato dall'alto, vestita di bianco, con una parte di me con te.

Non mi sono mai abituato al dolore,soprattutto in giorni come questo, la vigilia di Natale senza di te è diversa, all'assenza dei tuoi abbracci e al tuo calore, ho semplicemente imparato a sopravvivere, a convivere con il dolore.

Poi ho conosciuto la mia stella, quella stella che mi aiutavi a mettere incima all'albero, quella stella che mi ha fatto riconosciere cosa significa la parola amare, chi mi fa innamorare ogni giorno, ogni volta, solo guardandomi, che mi ha regalato i miei figli.

<Papà che suoni?>mi domanda Emma entrando nella stanza, i miei tre micini, Luois, Emma e Hugo.

<è una ninna nanna principessa>rispondo aiutandola a sedersi sullo sgabello.

<papa mi integni a tuonare il piano>mi domanda Hugo, lo prendo in braccio e lo faccio sedere sulle gambe, gli posiziono le mani sul piano e appoggio le mie sopra iniziando a suonare con lui.

Come tu hai insegnato a me, ancora ricordo quando mi prendevi in braccio e suonavano insieme per ore, così ho imparato cosa significa la musica e dove ti porta, quel mondo che appena suoni ti mangia e ti trascina in un'altro universo, un universo di note che ti fa sentire in pace col mondo.

<papa tuono>mi sorride e io non posso fare altre che sorridere insieme a lui, entra Louis nella stanza

<papà andiamo a scartare i regali>solo ora noto Marinette che ci guarda con un sorriso dolce sul volto, ci alziamo tutti e andiamo a scartare i regali, i sorrisi che si formano sui loro volto ci conferma che gli sono piaciuti.

<mamma ora devi aprire i tuo>dice Emma passando i regali fatti da loro per Marinette.

Luois gli ha regalato una collanina d'argento che siamo andati a comprare insieme, quando mi ha detto cosa voleva comprargli sono rimasto sorpreso, ha solo nove anni eppure la collanina personificata con un pendente ha forma di cuore, dentro contiene una foto di tutti e tre e girata mostra una frase incisa con la calligrafia di Luois, "sei la mamma migliore del mondo" appena la vede Marinette alzo lo sguardo su di me e sorride dolcemente mentre un lacrima le scivola sul viso, gli lascio un bacio proprio dove stava scendendo la lacrima.

Emma gli ha regalato un braccialetto fatto a mano da lei con il ciondolo di un gattino, l'abbraccia<la mia gattina>gli sussurra all'orecchio.

Hugo gli consegna un disegno di tutti insieme è lei lo tiene in braccio<tei tolo la nostra mamma e di netuno>dice abbracciandola <piccolo è vero che la mamma è anche mia?>gli domando sorridendo sapendo già la risposta<no lei è tolo nottra>dice stringendosi di più a lei <piccolino>mi prende in giro Marinette e io gli faccio una giocosa linguaccia.

<papà ora tocca a te>urla Emma andando a prendere il mio regalo, lo scarto e vedo un cappello con le orecchie nero e una zampa  di gatto leggermente storta verde ricamata sotto l'orecchio destro <è bellissimo Emma><la mamma ha detto che ne avevi già uno ma che si era rotto allora ho fatto insieme alla mamma questo nuovo capello>guardo Marinette, che mi guarda con quei bellissimi occhi azzurri gli mimo con le labbra un grazie e in risposta mi lascia un bacio a stanpo.

<Papà la mamma ha detto che lo cercavi> dice Louis porgendomi il suo regalo, è un romanzo che cerco da un po' di tempo ma che non ho mai avuto il piacere di comprarlo<grazie mostricciatolo>

<Papa il mio tì piate>mi domanda Hugo mostrandomi il suo disegno, il mio micetto mi ha disegnato come superman con in braccio i miei amori.

<è bellissimo ma ora volete vedere cosa ho regalato alla mamma>i bambini urlano in contemporanea si e Marinette ridacchia vado a prendere il mio pacco con dei buchi per l'aria e glielo passo appena lo apre si mette una mano sulla bocca e prende in mano il piccolo criceto bianco.

<è bellissimo adrien>i bambini ci giocano un po' e poi li portiamo a dormire.

<ora devi vedere il mio di regalo>andiamo nella stanza del pianoforte, è una stanza molto grande con a sinistra un divano a mezza luna bianco con sotto un tappeto peloso rosso, dal soffitto cadono delle tende sulle sfumature bianche e rosse con dei petali di rose finte sparsi qua e là tra i veli semitrasparenti, il pavimento è un parquet chiaro con sporgenze bianche, sotto alla grande vetrata c'è il pianoforte, invece dall'altra parte della stanza sotto la vetrata c'è una scrivania ad angolo dove Marinette lavora ai suoi modelli.

Noto che una parte delle pareti laterali sono coperti da dei teli biachi<ti ricordi il nostro primo incontro? ><certo mi sei caduta addosso>ridiamo insieme<Purtroppo Tikki e Plagg sono andati via, ora hanno altri portatori ma sono è saranno sempre una parte fondamentale di noi, ora voglio mostrarti il nostro primo incontro, la nostra prima trasformazione e la prima volta che ho incontrato i tuoi occhi verdi>dice scoprendo il muro, rimangono scioccato mentre guardo il murales di noi trasformati a testa in giù intrappolati dal suo yoyo <wow><invece senza le maschere la prima volta abbiamo litigato e avevo pensato che tu fossi come Chloè ma mi hai fatto capire che eri diverso porgendomi il tuo ombrello, grazie al tuo sorriso e al tuo sguardo puro mi hai fatto innamorare un prima volta e poi una seconda>scopre anche l'altra parete mostrando un disegno dove io gli porgo il mio ombrello e lei che allunga una mano sfiorandomi il dorso della mano con il polpastrello, l'abbraccio <sei unica, come hai fatto?><semplicemente ho immaginato la scena e l'ho disegnata questo per farti capire che non ti lascerò mai e che so che ti manca>mi appoggio a lei mentre mi lascio coccolare dalle sue carezze.

<ricordati che è sempre con te di giorno nei pensieri e di notte nei sogni, il cuore non dimentica anche se la vita divide lei rimarrà per sempre importante>inizio a piangere mentre parla e lei continua a accarezzarmi i capelli

<nessuno se ne va mai per davvero, come nussuni resta per sempre, non possiamo avere tutto ma insieme supereremo tutto>dice alzandomi il volto con le mani, mi asciuga il volto dalle lacrime e mi bacia<Ti amo>sussurro sulle sue labbra <anch'io>

𝖔𝖓𝖊 𝖘𝖍𝖔𝖙 ~𝑴𝒊𝒓𝒂𝒄𝒖𝒍𝒐𝒖𝒔~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora