CAPITOLO 6

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Brutto stronzo questo è troppo...

Lili
Ma chi ti credi di essere?! Non mi conosci nemmeno!" dico cercando di colpirlo con i pugni sul petto perché mi ha veramente esasperata.

Lui però mi precede afferrandomi i polsi per poi tirarmi verso di sé, facendo così scontrare i nostri corpi. Sento il cuore pompare sempre più sangue dentro la cassa toracica e uno strano calore propagarsi dentro di me.

"Cole mollala!" sento dire da Kj. Lui però a differenza di quello appena detto dall'amico avvicina ancora di più, se possibile, i nostri corpi, arrivando a pochi centimetri dal mio viso.

"Mi hai stancato, ragazzina." bisbiglia facendo si che solo io possa sentirlo, per poi mollarmi.

Lasciando che la mia anima venga avvolta di nuovo dal gelo. Ma non è il freddo quello che intendo, no, è un freddo che ti ghiaccia da dentro e il poco calore che lui mi aveva donato sparisce.

Lo vedo afferrare lo zaino di Kj per poi metterselo in spalla e girarsi verso l'amico.

"Ora andiamo e finiamo questa scena alla After" dicendo questo si avvia verso il sentiero secondario in cui nessuna persona con un minimo quoziente intellettivo vi entrerebbe.

E l'unico motivo per cui li seguo è la mia amica che giace tra le braccia di Kj, anche se non sembra stare così male con lui.

Scavalco anche io la catena sentendo una strana sensazione dentro. Qualcosa che mi dice che questa avventura non avrà un lieto fine.

Dopo cinque minuti di camminata Cole si ferma mollando pesantemente lo zaino che va a finire per terra.

"Ok, sistemale la caviglia" dice rivolto a Kj, come se stesse parlando con la persona più competente al mondo.

Quest'ultimo poggia Camila delicatamente a terra per poi sollevarsi e guardare Cole.

"Te lo ripeto per l'ennesima volta, non sono un dottore, ma un cazzo di veterinario! Non so come aiutarla"

"Nessuno nasce sapendo fare tutto, si impara con la vita. Non ti sto chiedendo mica di operarla, cerca solo di metterle apposto la caviglia" dice come se fosse Kj quello strano.

Kj abbassa lo sguardo su Camila sussurrando "Mi dispiace" come se sapesse che andrà già a finire brutalmente.

Inizia a toccarle il punto ormai gonfio e lei sussulta mentre io mi giro dando loro le spalle, non riuscirei a guardarla soffrire.

"Ahh!!!" un urlo peggiore di quello di The Shinning mi fa drizzare i peli sulla schiena.

Mi tappo le orecchie allontanandomi di qualche passo.

"Shh Camila fa più piano! Kj, dalle la cintura, così stringe qualcosa in bocca. Con queste urla tra un po' sveglia anche i morti" dice Cole.

Non l'ha detto davvero, qualcuno mi dica che non l'ha detto veramente.

"Ma quanto sei insensibile?!" urlo girandomi finalmente.

"Allora è vero che voi donne tendete ad urlare più spesso del dovuto" mi dice trucidandomi con lo sguardo.

"Ragazzi calmatevi, credo di averla messa apposto, ora mi serve un pezzo di stoffa per fasciarla e fare in modo che non si muova troppo. Comunque non mi sembra rotta, dovrebbe passarle tra qualche giorno" dice Kj per poi afferrare da dentro lo zaino una maglietta che strappa in due e con cui fascia la sua caviglia ancora gonfia.

"Visto? Ve l'avevo detto, il mio amico è meglio dei dottori" si vanta Cole, dando una pacca sulla spalla del rosso. Quest'ultimo tenta di tirare sù Camila e metterla di nuovo in piedi.

"Non poggiare la gamba a terra, reggiti a me" le dice con fare affettuoso.

Una volta che Cole riprende l'enorme zaino ci rimettiamo a camminare. 

Dopo un'ora precisa non mi sento più i piedi mentre Kj sta ormai letteralmente trascinando Camila dietro, la quale non sembra essere meglio di me.

Sbuffando mi avvicino al corvino, sperando di convincerlo a fare una pausa. Gli afferro il braccio cercando di fermarlo.

"Cole perché non ci fermiamo un'attimo? Siamo a buon punto, ho sete e non mi sento più le gambe" appena fa un cenno d'assenso con la testa mi lascio letteralmente cadere per terra. Mentre Kj sospira felicemente, anche lui stanco, sedendosi di fronte a me insieme a Cami.

"Avete dieci minuti" dice ed ora capisco meglio quando a scuola ci spiegavamo il governo dei trenta tiranni. Poco dopo, il dittatore si siede accanto a me e sento il suo sguardo che mi brucia addosso, ma non ho alcuna intenzione di conversare con lui. Non dopo lo scambio di battute che ci siamo rivolti.

"Midispiaceperprima" dice in modo talmente veloce da non farmi capire nulla. Mi volto verso di lui "Cosa?" gli chiedo perplessa.

"Hai capito benissimo" afferma senza guardarmi.

"Se sei venuto qui soltanto per litigare puoi anche risparmiartelo, sono stanca" ribatto acida cercando di alzarmi con le poche forze rimaste in corpo.

Appena però il mio fondoschiena si stacca dal terreno mi sento afferrare e tirare di nuovo giù.

Questo se la cerca, penso girandomi nella sua direzione.

"Mi dispiace ok! Vuoi che ti scriva una poesia per scusarmi per caso?"

"Non sai nemmeno come ci si scusa, questo mi fa capire molto su di te" rispondo a tono togliendo il polso dalla sua mano e incrociando le braccia sotto il seno.

"Facciamo pace o litighiamo di nuovo? Perché io ci sto volentieri" pronuncia questo allungando una mano nella mia direzione, alterno lo sguardo tra la sua mano e i suoi occhi pensando a cosa fare.

Ma siamo sinceri, non ho tante possibilità, mi trovo in un bosco sperduto con lui, e se voglio che la sopravvivenza vada bene devo accettare come dice il detto 'Tieni i tuoi amici vicino...ed i tuoi nemici ancora più vicino'.

Ed è proprio secondo questo mio ragionamento che sollevo la mano destra e la stringo alla sua.

Lui sorride in modo vittorioso non sapendo che la guerra è appena iniziata.






***Spazio Autrice***
Scusate l'assenza, ma ho avuto gli esami. Finalmente è finita! Mi sono rimasti da fare solo quelli del KET, ma shhh.

Cosa ne pensate di questi due? Vi piacciono?
Ditemi le vostre opinioni❤️

I love you ❤️
Bye bye babies

Aokigahara (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora