CAPITOLO 2

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Mi giro con l'intenzione di scusarmi ma vengo interrotta dalla persona che mi urla addosso....

Lili
"Ma io dico, so di essere irresistibile ma buttarmici addosso non ti sembra esagerato?!" sollevo lo sguardo vedendo una faccia strafottente che mi guarda dall'alto al basso con i suoi 1.85 di altezza, non posso non pensare a quanto sia carino, anzi, è niente male con i suoi occhi verdi che sembrano dei smeraldi e dei capelli di un nero come la pece. E poi ci sono le sue labbra carnose, un po' rosate...
Ma solo ora mi rendo conto delle parole da lui usate.

"Scusami tanto, la prossima volta che il treno frena di scatto mi butterò per terra purché tu rimanga indenne" dico in modo sarcastico per poi voltarmi e andare via.
Spero di non incontrare più la sua faccia da schiaffi.

Solo una volta scesa mi accorgo di quella che dovrebbe essere la mia migliore amica, seduta tranquillamente su una panchina a chiacchierare con un ragazzo a me del tutto sconosciuto.

Mi avvicino a loro con la mia ormai non esistente pazienza, una volta di fronte ai due faccio un finto colpo di tosse. La mia presupposta amica, accorgendosi della mia presenza saluta, senza presentarmi il tipo, con due bacetti sulla guancia per poi alzarsi e incamminarsi verso l'uscita con me alle calcagne.

Il viaggio da lì all'hotel è come un momento di trance, ormai non mi sento più le gambe e il mio cervello è in standby, l'unica cosa che so è che una volta arrivata di fronte al letto della nostra stanza d'hotel mi ci butto come un sacco di patate.

-

Aprendo gli occhi vedo Cami davanti allo specchio intenta a truccarsi.

"Ben tornata dal mondo dei sogni" mi dice divertita "Hai dormito per quasi ventiquattro ore" la guardo confusa e prendo il telefono per vedere il giorno e la data, accorgendomi che ha fottutamente ragione.

"Perché non mi hai svegliata?" le chiedo sorpresa, poiché per una come lei è difficile non svegliare le persone che dormono.

"Tranquilla abbiamo tempo, sono andata in giro a perlustrare la zona, e ho preparato tutto per domani"

"Domani? Non so nemmeno dove siamo" si gira e posando il mascara sull'apposito piano si avvicina sedendosi sul letto.

Sbatte una mano sul materasso facendomi segno di sedermi accanto a lei ed io eseguo accomodandomi.

"Allora, è una delle foreste più famose del Giappone per la storia che ha alle sue spalle. Dicono che sia infestata dagli yurei, che sarebbero una specie di spiriti, ma arrabbiati e che chiunque si perda in essa si suicida. Nulla di che, come vedi" dice finendo con un'alzata di spalle.

"Fammi capire, quindi andremo in un posto in cui delle persone si sono suicidate?" le chiedo impaurita, non credo nei fantasmi, ma non mi piace pensare che andrò in un posto in cui tante persone si sono tolte la vita.

"Tranquilla, andremo con una guida, non saremo solo noi due. E poi ormai siamo qui" annuisco non del tutto convinta.

Lei contenta si alza e va a finire di truccarsi "Vestiti veloce, andiamo al bar di sotto per cenare" mi dice con uno strano luccichio negli occhi.

"Non possiamo rimanere in camera?" le chiedo speranzosa.

"No!" dice frettolosamente per poi ricomporsi.

"Voglio dire, non vorrai perderti dei piatti che ti faranno venire l'acquolina in bocca solo guardandoli" afferma guardandomi in modo strano. Acconsento per quella che sarà l'ennesima volta di queste due giornate e mi dirigo in bagno per prepararmi.

Una volta entrambe pronte ci dirigiamo verso l'ascensore. Io sono vestita in modo casual, con dei jeans strappati sulle ginocchia e una maglietta con delle maniche a tre quarti abbottonata sotto i jeans, e per finire degli stivaletti con il tacco basso.

Mentre la mia amica sembra uscita da una rivista di Victoria Secret, con un vestito all'ultima moda stretto in vita che si allarga sulle ginocchia e con dei tacchi a spillo, alti minimo dieci centimetri. Lei a differenza dei miei capelli legati in una coda alta se gli è ricciata con tanto di mascara, fondotinta, rossetto ecc, mentre io ho optato solo per il mascara.

Non comprendo ancora perché si sia vestita in modo tanto appariscente se si tratta di una semplice cena tra amiche.

Uscite dall'hotel facciamo pochi passi prima di fermarci davanti a un bar barra ristorante.

Ci avviamo verso un tavolo vuoto per poi sederci una di fronte all'altra su delle panchine di legno e dopo aver ordinato passiamo la prossima mezz'ora a parlare delle sue storie d'amore finite male e del mio lavoro da wedding planner.

"Che sorpresa, tra tanti posti incontrarci proprio qui a quest'ora" dice una voce maschile al mio fianco, prima di girarmi posso evidentemente notare il volto di Camila illuminarsi come una lampadina appena accesa e non mi serve molto per capire il perché.

Infatti accanto a me c'è il ragazzo dai capelli rossi che ho visto parlare ieri pomeriggio in stazione con Camila. E facendo due più due capisco che si erano dati appuntamento.

"Possiamo accomodarci con voi? Dato che il posto ormai è pieno"

"In realtà ci sono parecchi posti liberi" dico facendogli notare i vari tavoli vuoti. Ma il tipo sorvolando su quello da me appena detto si siede accanto a Cami.

"A quanto pare il mondo è davvero piccolo" sento dire da una voce a me conosciuta, e per la seconda volta posso ammirare quei due smeraldi che ha al posto degli occhi.

"Potresti anche spostarti anziché sbavarmi addosso" dice con la sua voce da sbruffone.

"E tu potresti smetterla di pedinarmi" lo vedo fare una faccia scioccata ma prima che possa rispondere Cami parla al suo posto.

"Non sapevo vi conosceste" non mi serve girarmi per capire che ci guarda in modo malizioso, tipico di lei.

"Infatti non ci conosciamo" dico innervosita dal suo sguardo che continua a bruciarmi la pelle, per poi spostarmi e fargli spazio.

Da quel momento in lì inizia una conversazione di cui non faccio parte, semplicemente perché non vorrei discutere con il ragazzo di fianco a me che da quello che ho capito si chiama Cole.

Di punto in bianco la coppietta davanti a me si alza senza dire una parola, oppure l'ha detta, però io non stavo ascoltando.

Gli guardo confusa mentre si allontanano dal tavolo e si mettono a ballare, ma non ho tempo per reagire che lo stronzo di fianco a me si alza per poi sedersi di fronte a me e sorride in modo malizioso.

"Quindi Lili tu ci vieni?" come fa a sapere il mio nome? E poi andare dove?

Lo guardo confusa "Dove?" chiedo. Si sporge ancora di più sul tavolo arrivando a una palmo dal mio viso.

"In paradiso" dice mentre alza e abbassa le sopracciglia, lo guardo non sapendo se essere più scioccata o infastidita e gli appoggio una mano sulla spalla spingendolo via dalla troppa vicinanza. Lui come se fosse tutto normale scoppia a ridere.

"Che coglione" borbotto a bassa voce, ma forse non troppo bassa perché lui mi sente e sorride.

"Dai stavo solo scherzando, non hai sentito nulla di quello che ci siamo detti prima?" mi chiede e io rispondo scuotendo il capo in segno di negazione.

"La foresta di Aokigahara non ti dice nulla?"






***Spazio Autrice***
Ciao ragazze!
Eccolo anche il nostro Cole eheh
Ora sono pronti per i casini

Ditemi cosa ne pensate e se vi piace, ci conto❤️

Ci vediamo domani con il prossimo capitolo!

I love you❤️
Bye byee

Aokigahara (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora