CAPITOLO 15

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Lancio uno sguardo omicida verso Cami che invece mi fa l'occhiolino come se mi avesse fatto il favore della vita. Alzando gli occhi al cielo mi giro anche io e intraprendo il percorso che ha preso Cole...

Lili
Questa foresta è davvero strana, ci sono punti in cui gli alberi sono talmente lontani gli uni dagli altri mentre altri sono così fitti, come ora, da formare quasi un muro.

Non riesco a intravedere Cole, aumentando il passo mi guardo intorno ma è come se fossi in un lungo corridoio con tutte curve.

Dove diavolo siamo finiti? O meglio, dove sono finita io?

Anche se prima c'era un sole accecante, qui non si vede quasi nulla, è buio.

Poi però mi sento afferrare dalla caviglia, mi giro abbassando la testa di scatto e vedo la sua figura stesa per terra con la mano che mi tiene.

"Ti ho trovata, fiorellino" dice lui, e mi basta guardare i suoi occhi color pece per sentire il cuore fermarsi, l'attacco di panico si impossessa di me e non riesco nemmeno a pronunciare una sillaba.

Le gambe hanno vita propria e scalciando la sua mano mi giro e mi metto a correre. Quando però mi giro per vedere se è ancora lì, lo vedo strisciare verso me con le braccia.

"Vieni da me fiorellino" canticchia in modo inquietante. Aumento il passo ma come se fossi in un sogno mi muovo a rallentatore mentre lui è molto più veloce. Mi sta per afferrare quando io sono quasi alla curva e poi, nel girarmi indietro per vedere se mi ha raggiunta il mio piede sbatte contro qualcosa e io volo letteralmente in avanti.

"Fuffi!" sento un urlo e Dio potrei persino baciarlo adesso per quanto sono felice di vederlo, mi rigiro ma dietro di me non c'è più nulla.

"Perché ti sei buttata per terra?" mi chiede inginocchiandosi per tirarmi sù dalle braccia. Scoppio a piangere poggiando la testa sul suo petto e circondandogli con le braccia i fianchi.

"Fuffi" sospira abbracciandomi di ricambio e poggiando il mento sulla mia testa.

"Va tutto bene, non piangere" sussurra "Non riesco però a capire cosa sia successo"

"Lui...non mollava la presa, n-non riuscivo a scappare" dico tra un singhiozzo e l'altro.

"Lui chi?" mi domanda, adesso preoccupato. Mi rigiro per vedere se c'è ancora e con la coda dell'occhio vedo anche Cole girarsi, si guarda intorno e mi rassicura "Lili qui non c'è nessuno"

Struscia le mani sulle mie braccia per riscaldarmi e solo ora mi rendo conto che stavo tremando come una foglia. Mi tira a sé e circondandomi le spalle con un braccio mi sussurra "Vieni ho trovato il posto che cercavo" non aggiunge altro. Dopodiché ci incamminiamo. Più camminiamo, più lui mi stringe e più io mi calmo.

Dopo circa cinque minuti tutta l'ansia che avevo addosso ormai è completamente scomparsa. Adesso però ragionando lucidamente non riesco a capire se sono io pazza o questo posto è strano. Cole non mi ha fatto più domande ma da come mi guarda capisco che vuole sapere di più.

"Siamo arrivati" annuncia, sollevo lo sguardo da per terra e noto di fronte a noi una piccola casetta in legno. Quale gran genio si fa una casa in un bosco maledetto.

"Dai vieni, ti faccio conoscere mio zio" detto ciò mi afferra la mano e mi trascina verso la casa uguale a quella di Jason in Venerdì tredici.

"Tuo cosa?" sbotto incredula, vi prego ditemi che sta scherzando. Lui sorride solamente e continua ad avvicinarsi alla porta. Una volta arrivati di fronte allunga la mano libera e abbassa la maniglia. La porta si apre scricchiolando, la oltrepassa e io lo seguo dentro, non che abbia tutta questa scelta, essendo che mi tira ancora per la mano.

Il pavimento scricchiola ed è fatto interamente di legno. Gli unici mobili sono due sedie e un tavolo in un angolo. Lui lascia la mia mano e girandosi verso di me allarga le braccia in modo teatrale.

"Benvenuta nella nostra nuova dimora" esulta felice di aver trovato questo...posto. Non vorrà mica dormire qui, spero.

"E si, dormiremo qui" risponde al mio sguardo confuso.

"Dimmi che non sei serio, perché credimi, preferisco dormire fuori in una tenda che in questo posto, e poi non si riesce nemmeno a respirare, l'aria qui sa di chiuso e polvere"

"Beh vedi mia cara Fuffi" inizia andando ad aprire le quattro finestre poste ai quattro lati della stanza, la quale sarà all'incirca 4x6 metri e non ci sono altre porte altre quella da cui siamo entrati.

"Non so se tu hai notato, ma le nuvole fuori non preannunciano un bel tempo, quindi se non vuoi che tutti veniamo spazzati via da un acquazzone ti consiglierei di chiudere la tua bella boccuccia e di darmi ascolto" incrocio le braccia sotto il seno imbronciata perché è sempre lui ad avere ragione.

"Vado a prendere i nostri zaini, gli abbiamo lasciati lungo il sentiero e devo ancora trovare Kj prima che i due coglioni si perdano" detto questo non mi da tempo di ribattere che esce chiudendosi la porta alle spalle.

Bene, anzi, stupendo. Mi ha lasciata dentro una casa abbandonata in un bosco maledetto, potrebbe andare meglio di così?

Sbuffando mi avvicino a una delle finestre, appoggio i gomiti ad essa e guardo fuori. La cosa più strana che ho notato da quando siamo qui è che non ci sono animali, ma proprio niente, nemmeno gli scoiattoli o uccellini che cantano. C'è un silenzio assordante che mi fa venire la pelle d'oca e maledico Cole per avermi mollata qui da sola...

Aokigahara (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora