CAPITOLO 3

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"La foresta di Aokigahara non ti dice nulla?"

Lili
"Suppongo sia la foresta accanto a noi, visto che è la più vicina"

"Ok, non sai nulla" dice in finto modo esasperato. "Ora ti racconterò la storia di questa foresta e probabilmente tu scapperai a gambe elevate"

"Mettimi alla prova" dico sicura di me ed è in quel momento che un braccio mi cinge le spalle tirandomi verso di sé. Mi giro spaventata per poi rilassarmi subito dopo aver incontrato lo sguardo di Cami.

"Cosa ci siamo persi?" dice il rosso, adesso seduto vicino a Cole.

"Nulla, le stavo solo raccontato la storia di questo posto, essendo che prima la signorina non ci stava ascoltando" si mette in posizione con le braccia incrociate sul tavolo e inizia il suo racconto tenendo gli occhi fissi su di me, non badando agli altri.

"Molto tempo fa le tribù che vivano qui vicino spesso rimanevano senza cibo quindi, non avendone per sfamare l'intera famiglia, sceglievamo per di più i vecchi o i malati e gli abbandonavano nella foresta dove loro morivano di fame e freddo. È da allora che inizia la leggenda su questa foresta, in qui chiunque si perde viene spinto al suicidio, ma non finisce qui, perché dicono anche che lì dentro puoi incontrare gli yurei, sai cosa sono?" mi chiede.

"Certo!" gli dico con aria da sapientina che non sono.

"Bene, a questo punto ti ripeto la domanda, domai ci vieni?"

"Noi due?" gli chiedo quasi terrorizzata preferendo a gran lunga gli yurei a lui.

"Ti piacerebbe, ma no, andremo tutti e quattro con una guida"

"Dovresti smetterla di pensare di essere un Dio sceso in terra, non tutte le donne sono delle gatte morte che ti vanno dietro" dico guardandolo con fare superiore, mentre il suo amico gli da delle pacche sulla spalla iniziando a ridere.

"Dato che fai tanto la dura, facciamo una scommessa?" dice mentre vedo come se una lampadina gli si fosse illuminata sopra la testa e questa cosa non mi piace.

"Oppure hai paura?" continua.

"Ci sto" dico appoggiando i gomiti sul tavolo senza pensarci minimamente.

"Facciamo così, io avevo intenzione di inoltrarmi nella parte proibita della foresta insieme a Kj. Dimostrami di essere diversa dalle altre, vieni con noi e se riuscirai a rimanere la notte lì con noi vinci la scommessa, se invece te ne andrai avrò vinto io" scuoto subito il capo dicendogli "Non ti conosco nemmeno, non andrò mai in una foresta con due ragazzi che conosco a malapena da poche ore. Chi mi dice che non siete dei serial killer?"

Kj che fino a quel momento era rimasto in silenzio prende parola dicendo "Se ti fa stare più tranquilla, invita anche Cami, siamo dei bravi ragazzi. Almeno io lo sono" sollevo un sopracciglio guardandoli in modo scettico, alternando lo sguardo tra i due ragazzi.

Se devo essere sincera Kj ha davvero l'aria di un angelo, però il moro non mi convince. L'urlo della mia migliore amica mi desta dai miei pensieri.

"Siiiii, ci divertiremo così tanto noi quattro, avevo paura mi lasciaste qui"

"Ma Cole come hai intenzione di staccarci dalla guida?" continua lei chiedendo, lui sorride con fare furbo rispondendo "Lascia fare a me, voi dovete solo vestirvi con vestiti sobri e non troppo vistosi per passare inosservati"

"Guarda che siamo quattro persone, non possiamo mica vestirci da cespugli" gli dico ovvia essendo sicura che ci beccheranno e finiremo nei casini.

"Dammi retta, bionda, e non rompere troppo"

"Dammi retta tu, moro, ci beccheranno e probabilmente ci arresteranno anche" dico sporgendomi di più sul tavolo infastidita dal suo tono di voce.

Aokigahara (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora