CAPITOLO 12

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Cole
Sento lo scorrere del fiume e mi avvicino sempre di più a quel rumore. Poi eccolo finalmente di fronte a noi. Lascio di nuovo il cordoncino per terra e con un salto finisco giù, sulla sabbia, ritrovandomi a un metro dal fiume.

"Dai pappemolli scendete giù" lancio uno sguardo ai tre che mi guardano come se fossi la riproduzione erotica di tarzan.

Gesù ti chiedo umilmente perdono per tutte le cazzate che è riuscito a dire solamente in un'ora.

Fuffi si avvicina insicura.

Fuffi?

Certo, il suo soprannome.

Cambia spacciatore.

Mi guarda con i suoi occhi azzurri chiedendomi aiuto, mi avvicino a lei aprendo le braccia.

"Dai, vieni da papino"

"Cretino" si china verso di me e io senza pensarci la afferro sotto le ascelle tirandomela addosso. Lei urla rompendomi un timpano, mentre avvolge con le braccia e le gambe il mio corpo come una scimmietta, schiacciando i suoi cocomeri contro il mio petto, le afferro il sedere per non farla cadere. Niente male come posizione.

Non perché tu voglia palparla ovviamente.

Lei, accorgendosi di dove si trovano le mie mani, si risveglia dal suo stato di shock, iniziando a dimenarsi e urlandomene di tutti i colori.

Io sorrido mentre inizio ad indietreggiare, con la coda dell'occhio vedo Camila e Kj che cercano di scendere, non facendo caso a noi due. Molto probabilmente ormai sono abituati ai nostri battibecchi.
Arrivato al confine la stringo meglio a me.

"Trattieni il fiato" le dico, lei mi prega di non farlo ma ormai è troppo tardi.

Con una spinta mi butto all'indietro e pochi secondi dopo entrambi veniamo sommersi dall'acqua.

Lili
L'acqua ci avvolge completamente, che cretino, non mi sono tolta ne i vestiti ne le scarpe!

Si alza in piedi facendo arrivare l'acqua ad entrambi fino ai fianchi, io mi stringo sempre più forte a lui perché non ho nessuna intenzione di mettere i piedi nell'acqua ed incontrare così una biscia.

Continuo a guardare l'acqua che è completamente trasparete, vedendo i sassolini sul fondale.
La sua risata mi desta dalla mia attenta osservazione, seguendo il suo sguardo mi giro per vedere cosa lo diverte così tanto.

Noto la figura dei nostri amici con i pantaloni arrotolati fino alle ginocchia e scalzi. Cami, che senza scarpe, arriva a malapena al petto di Kj lo spinge con tutta la forza che ha in corpo in acqua, e quest'ultimo la sta pregando di non costringerlo.

Poi lui finalmente riesce a svincolarsi dalla sua presa e inizia a correre chiedendo aiuto, mentre lei lo rincorre.

Sorrido a quella scena anche se lo sguardo di Kj sembra terrorizzato, non riesco però a trattenermi quando lo vedo arrampicarsi e Camila lo afferra per una gamba tirandolo indietro.

Sento le mani di Cole poggiarsi di nuovo sul mio sedere, che pervertito, come osa toccarmi!
Mi rigiro verso di lui, trovandomi già i suoi occhi addosso.

"Lavami" pronuncia con tono sensuale, rimango scioccata iniziando a dimenarmi dalla sua presa.

"Non fare la gazzella impaurita, so che non vedi l'ora di incontrare il mio pitone" sposta le mani sulle mie cosce che non smetto di muovere, cercando di staccarmi, e si struscia su di me facendomi sentire il suo membro.

No, non l'ha fatto veramente.

"Ma per chi mi hai presa? Non sono mica una delle tue puttane che puoi fotterti a piacere quando e dove ti pare!" urlo colpendolo con i pugni sul petto, lui ride amaramente e poi molla la presa su di me, facendomi cadere all'indietro nell'acqua.

Vengo di nuovo sommersa ingoiando metà fiume.
Una volta rialzata inizio a sputare acqua a destra e a sinistra guardandomi intorno e mi accorgo che Cole è ormai uscito dal fiume e sta prendendo il sole sdraiato.

Esco anche io e mi siedo a qualche passo da lui, perché da quanto sono arrabbiata potrei strozzarlo se mi avvicinassi.
Passiamo qualche minuto in completo silenzio.

"Kj e Cami?" gli domando continuando tenere lo sguardo sull'acqua.

"Si staranno sbattendo come criceti da qualche parte" mi alzo ancora gocciolante e con lo sguardo cerco gli zaini per potermi cambiare. Grazie a Dio porto sempre un cambio.

"Dove vai?" mi domanda appena mi allontano un po' da lui.

"A cambiarmi, poi cerchiamo Kj e Camila"

"Hai ragione, vengo anche io" in pochi secondi me lo ritrovo affianco, lo guardo accigliata alzando un sopracciglio.

"Dove credi di andare?"

"Hai l'alzheimer per caso? A cambiarmi, no?" sbuffo esasperata.

"Ok, vai prima tu, poi vado io"

"A volte mi chiedo se tu non sia scappa da un convento di clausura" detto questo si inginocchia.

"Ma che stai..." non riesco a concludere la frase che mi solleva di peso come se fossi un sacco di patate. Io odio questo uomo....

Aokigahara (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora