Lili
Sento un rumore assordante e aprendo un occhio vedo Camila sulla soglia della porta con due tegami in mano che continua a sbattere incessamente. Appena si accorge che la guardo sbotta dicendo "Buon Dio sai che ore sono?" senza dire nulla sposto lo sguardo sull'orologio posto sul comodino che segna le..."Sono solo le tre di notte!" urlo esasperata.
"E allora? Abbiamo solo due ore per preparaci" dice come se fosse la fine del mondo "Guarda che l'aereo non aspetta mica noi" nell'istante stesso in cui lo dice sento qualcosa di pesante schiacciarmi il corpo, alzo la testa vedendo la mia valigia adagiata sopra di esso e lei come se fosse tutto normale inizia a riempirla di vestiti a caso.
"Perché prendi il costume da bagno?" la interrogo vedendo che mette vari costumi dentro il borsone. Lei accorgendosi di cosa tiene in mano dice "E che ne so, magari decidi di farti un bagno nel fiume"
"A proposito di fiumi" inizio sgusciando da sotto la valigia "Dove cavolo stiamo andando?" le domando incrociando le braccia sotto il seno.
"Ti sta bene la maglietta, valorizza le tue forme" dice evitando la mia domanda principale.
"Intendi dire il mio pigiama con le rane?" le chiedo ironicamente.
"Ovvio, è fashion" e nel mentre lo dice mi spinge verso il bagno "Dai non c'è tempo, dopo ti spiego tutto in aereo" appena molla la presa sulla mie spalle mi giro aprendo la bocca ormai esausta ma vengo interrotta dalla porta che sbatte a un centimetro dal mio naso.
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Ed ora eccomi qui in aeroporto senza nemmeno sapere la destinazione del mio volo. Quante coglione come me si possono convincere dalle proprie migliori amiche ad andare in un posto del quale non sanno il nome?
Sono sicura di essere una delle poche.Poi sento la voce robotica degli altoparlanti enunciare il volo da New York a Tokyo delle 5:15.
La mia amica si alza di scatto tirandomi per il gomito e iniziando a correre mentre mi trascina dietro di lei.
Vi spiego la scena, c'è lei che tira con la mano sinistra la sua valigia e con la destra me, poi ci sono io che trascino la mia di valigia correndole dietro come se fossimo inseguite da un branco di rinoceronti.
Dopo quattordici ore di volo eccomi con mia grande non sorpresa sul suolo giapponese. Se vi chiedete se ho capito dove stiamo andando la risposta è no, l'unica cosa che so è che andremo in una foresta "speciale". È così che l'ha definita lei.
Mi sento esausta mente lei è come se fosse appena uscita da uno spa, forse perché ha dormito per tutto il viaggio, io invece avevo un signore accanto che russava come se avesse ingoiato una ruspa, quindi no, non ho dormito.
Continuo a seguirla sul marciapiede affollato da migliaia di persone e mentre lei continua dritta come se avesse il bastone di Mosè, io vengo spintonata da destra e sinistra, e poi mi dicono che non sono sfortunata. Se ve lo state chiedendo si, tutti i taxi sono pieni.
Dopo quelle che sembrano ore, ma probabilmente pochi minuti, mi accorgo di star entrando dentro una stazione, aumento il passo e afferro il braccio di Camila domandandole con il respiro affannato "Non andiamo in hotel? Non mi sento più le gambe" mi guarda accigliata e risponde "Ovvio che no, dobbiamo essere lì entro sera, e poi potrai riposarti nel treno"
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Come non detto, abbiamo una cabina a quattro e accanto a me c'è una signora con un bambino che continua a strusciarsi il naso da cui cola del muco sulla mia maglietta e la signora fa finta di nulla. Mentre la mia amica ovviamente ha avuto più fortuna, ha come compagno di posto un ragazzo che le sorride e flirta con lei che non è da meno.
Ed è così che passano le quasi quattro ore che ci separano dal posto da me ancora sconosciuto, tra muco, risate di Camila e la signora che non smette di urlare in giapponese al telefono e dalle occhiate che mi lancia mi sembra quasi stia parlando di me, e dal tono di voce non mi sembra in positivo.
Sento l'altoparlante dire qualcosa che a me sembrano suoni messi a caso, ma dallo sguardo di Camila capisco che siamo giunte a destinazione.
Ci guardiamo entrambe prendendo i nostri bagagli e dirigendoci verso l'uscita mentre il treno inizia a rallentare, quando cerco di alzarmi dal mio posto mi sento tirare da dietro e girandomi vedo il bambino che singhiozza dicendo parole a me incomprensibili, con la faccia di un gattino abbandonato. E nel mentre cerco di togliere la sua manina che emana una forza manco fosse Hulk il treno frena di botto facendomi volare all'indietro andando addosso a qualcuno che sento imprecare.
Mi giro con l'intenzione di scusarmi ma vengo interrotta dalla persona che mi urla addosso...
***Spazio Autrice***
Chi sarà quella persona?
Lascio i commenti a voi💕Comunque ho deciso di aggiornare questa storia ogni giorno, se riesco. Quindi ci vediamo domani al prossimo capitolo. Voi intanto ditemi cosa ne pensate❤️
I love you♥️
Bye byee
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Aokigahara (IN PAUSA)
RomanceCosa accade se quattro ragazzi uniscono le loro vite per affrontare quella che sarà un'avventura nella foresta più pericolosa al mondo? Ne usciranno illesi oppure non avranno la possibilità di raccontare la loro storia? E saranno solamente l'ennesim...