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Pov Naomi

Esco di casa senza degnare di uno sguardo quella stronza che mi ritrovo, per motivi di parentela, come madre.

Non so esattamente dove sto andando, ne tanto meno so cosa voglio fare..

Sono talmente sconvolta che l'unica cosa che riesco a pensare è che voglio andare il più lontano possibile da quel mostro.

Le lacrime rigano le mie guancie senza nemmeno rendermene conto, e l'unica cosa che in questo momento mi può calmare è lui.

Ma non voglio che sia lui.

Non deve essere lui.

Lui è off limits!

Di Jai avrei dovuto aver bisogno.. Era a lui che dovevo pensare ogni secondo della mia vita..

Ma lui è lontano, ed anche se ci sentiamo ogni sera mi sento sempre più sola.

Ho un disperato bisogno di Harry, con tutti i suoi difetti.. Ma ho bisogno di lui.

Senza nemmeno rendermene conto sto camminando verso casa sua.

Cioè in realtà non ci sono mai stata e non so bene dove si trova, ma ricordo una volta di aver sentito Liam dare il suo indirizzo a Fib, quando doveva raggiunerlo per completare quella canzone.

Lo aveva scritto su un post-it e lo aveva attaccato sullo sportello del frigo.

Ricordo di averla minacciata di strappare quel maledetto bigliettino dicendole che mai e poi mai sarei andata a casa sua..

Invece adesso eccomi qui, sulla navetta che portava in zona Shepherd's Bush, verso casa sua.

Quando scedo dalla navetta e mi guardo intorno, riconosco immediatamente quel parco. Mi avvicino all'ingresso e mi siedo su una panchina di fronte alle giostre perdendomi nei miei ricordi di bambina..

-"Più forte papà"

Eravamo al parco e papà mi spingeva sull'altalena..

Eravamo appena uscite da scuola, era lunedì pomeriggio, e papà aveva suonato fino a tardi al pub di Jim il giorno prima.

Fib ed io avevamo passato la serata nel retro del locale con Cindy, la moglie di Jim. Lei era molto buona, ci voleva bene e io l'avevo sempre considerata una seconda mamma.

"Principessa Nami, adesso mi riposo un pò va bene?" aveva detto stancamente mio padre.

"No papà ti prego" mi lagnai.

Fib osservava la scena silenziosa e come al solito capì prima di me che il nostro papà era stanco per cui mi chiamò, chiedendomi di aiutarla con un castello di sabbia che aveva creato nella cassetta di sabbia del parco.

Corsi da lei e mio padre le sorrise. -

Un pallone rotola fino ai miei piedi e mi riporta alla realtà.

"Ehi ci passi la palla?" Chiede uno dei bambini con le mani sui fianchi.

Il respiro affannato e visibilmente sudato, mi metto in piede e do un calcio alla palla nella sua direzione.

"Grazie" sorrido in riposta ed esco dal parco, vado sulla strada principale cercando in qualche modo di trovare la casa di Harry.

Mi fermo ad un incrocio e noto immediatamente un gruppetto di ragazze, con cartelloni alla mano che urlano e cantano verso una casa.

Un pò spaventata indietreggio e mi fermo a guardare la scena. Oltre alle ragazze ci sono due paparazzi con un enorme macchina fotografica appesa al collo e un microfono alla mano.

Remember when... || Liam Payne and Harry Styles ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora