6 - Shopping A Diagon Alley

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Oramai è arrivato agosto, l'estate è quasi finita, ed è stata fantastica: mi sono divertita un mondo con Hilary alle Maldive, sono uscita e andata al mare con i miei amici, mentre Kio ha continuato a lanciarmi sguardi indiscreti e cercare mie attenzioni. Mi sono vendicata facendolo soffrire come ha fatto lui con me; i suoi amici hanno detto che ci è rimasto molto male, infatti è quasi scoppiato a piangere.
Comincio a pensare che sono stata un po' crudele nei suoi confronti... Vedrò come farmi perdonare.
Nonostante mi sia divertita, non c'era un giorno in cui non pensavo ad Hogwarts, al Mondo Magico e a come mi ci sarei trovata.
Il giorno tanto atteso è arrivato: oggi andremo a Digon Alley...
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Mi sveglio alle 8:00 in punto, anche se sarebbe più corretto dire mi sono alzata, poiché ero talmente emozionata da non essere riuscita a dormire.
Quindi, mi alzo dal letto e vado in bagno a sciacquarmi il viso. «Devo stare calma, intanto mando il buon giorno ad Hilary», come risposta ottengo una sua chiamata: "Buon giorno t/n! Emozionata?", "Oh Hilary, emozionata è un eufemismo", "*ride* Immagino", "Spero che ad Hogwarts ci sia un ragazzo carino", "Soprattutto normale e dolce. Comunque lo spero per te", "Ah Hilary, nel Mondo Magico non utilizzano i cellulari...", "Stai scherzano?", "*rido* No è così. Però potrò mandarti delle lettere", "Meglio di niente dai-", "Sì papà arrivo! Scusa Hilary devo andare, non so quando ci risentiremo", "Ok. Ah t/n un'ultima cosa: quindi tu fra tre giorni inizierai la scuola?", "Sì... Mi mancherai. Prima di partire ci saluteremo", "Certo! Anche tu mi mancherai...", "*sospiro* Beh ora devo andare", "Ciao! Ti amo tantissimo ", "Anche io Hilary, ciao!".

Terminata la chiamata corro in cucina e do il buon giorno ai miei mentre addento una fetta biscottata con della nutella. "Buon giorno a te t/n, come stai?" chiede mia madre, "Sono eccitata e nervosa" mio padre sorride e interviene "È normale" io annusco e finisco la colazione frettolosamente.
«Ora che sono davanti all'armadio devo decidere cosa mettermi. Questo? No. Quest'altro? No, troppo acceso. Cosa mi metto?!» dopo aver svuotato l'armadio trovo i vestiti adatti: una gonna bianca che arriva fino alle ginocchia, una maglia verde acqua e delle scarpe bianche semplici. Sono pronta.

Prendo il mio zainetto e aspetto i miei genitori seduta sul divano «Quando tempo ci mettono?! Non posso aspettare!» dopo un paio di minuti arrivano anche mia madre e mio padre. "Bene t/n, ora andiamo al Paiolo Magico" annuncia mio padre, io lo guardo con uno sguardo interrogativo e mia madre schiarisce i miei dubbi "Da lì si può accedere a Diagon Alley" io annusco, così varchiamo il portone e ci dirigiamo al Paiolo Magico.

Siamo arrivati e ho gli occhi puntati addosso "Siete ritornati!" esclama il barista improvvisamente, "Sì, accompagnamo nostra figlia a comprare il materiale per Hogwarts" afferma mio padre sorridendo, "Oh! La signorina t/c torna finalmente a casa" dice il barista, io sorrido impacciata e annusco, mentre sento un brusio generale, alcune persone mi stringono la mano e si complimentano.
Io sono sorpresa e confusa, ma non faccio domande.
Ora ho davanti un muro in mattoni "Come ci passiamo?" chiedo io guardando i miei, "Così" afferma mia madre sfilando -una... Bacchetta?!- dalla sua tasca interna, la picchietta sul muro quatto volte, formando un cerchio attorno ad una crepa. Ed ecco i mattoni muoversi ed un varco aprirsi "Wow" esclamo io stupita; i miei mi guardano e sorridono.

"Benvenuta a Diagon Alley" annuncia mio padre, "Su, andiamo a prendere l'uniforme!" esclama mia madre entusiasta, così camminiamo per un paio di minuti e giungiamo davanti ad un negozio abbastanza grande, entriamo e ci sono mille stoffe e abiti di tutti i tipi.
Sono incantata a guardare l'interno del negozio, ma vengo interrotta da una donna "E così tu sei la signorina t/c", io sorrido e dico "Sì, sono io" lei annuisce e sorride "Siete qui per la divisa giusto? Oh scusa non mi sono presentata, piacere Madama McClan" si presenta porgendomi la mano, io gliela stringo e aggiungo "Voi lo sapete già chi sono" e sorrido, lei ricambia. "Bene, seguimi così prendo le misure e ti do l'uniforme" io annuisco, saluto i miei e seguo la signora.

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