17 - Andrà Tutto Bene

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«Expecto Patronum!» ci riprovo, ma niente.
"Non lo imparerò mai per Natale... Manca poco!".

Mi sto allenando nella Stanza delle Necessità con tutti i membri dell'Esercito di Silente e sto cercando fra i miei ricordi il più felice che ho, in modo tale da riuscire ad evocare un Patronus. Ho provato a pensare ad Harry, ma non ha funzionato.
Provo a pensare ad Hilary.
Chiudo gli occhi e mi ricordo di lei... Quanto mi mancano i suoi abbracci... i suoi sorrisi, i suoi scherzi, il suo profumo... Mi manca da morire. Lascio che il suo ricordo riempia il mio corpo e trattengo le lacrime.
«Expecto Patronum!» esclamo. Un raggio di luce esce dalla mia bacchetta. Dopo qualche secondo sparisce. «Ma porco Salazar!» impreco spazientita.
"Perché non riesco ad evocare un Patronus?".

«Tranquilla t/n, troverai il tuo ricordo o persona che ti rende veramente felice e ci riuscirai» mi rassicura Harry... "Lo amo".

Sorrido lievemente «Sì, ce la posso fare». Poi ritorno alla realtà. Quando il Sopravvissuto mi guarda tutto il resto non ha più importanza; ci siamo solo io e lui.

Alcuni ragazzi sono riusciti a fare l'incantesimo... beh, beati loro.
Ci provo e riprovo, ma non riesco a fare un granché.
Mentre penso, nella mia mente entra il ricordo di Malfoy. In questo periodo non andiamo per niente d'accordo; ovviamente è principalmente colpa sua poiché se la prende per qualsiasi cosa e continua ad insultare i miei amici Grifondoro.
«Expecto Patronum!» riprovo senza particolare enfasi, ma dalla punta della mia bacchetta esce un fascio di luce, che ovviamente subito dopo svanisce "Saranno i miei amici a rendermi felice?".

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È finita la lezione. Ringrazio Harry che sembra un po' fuso e arrivo in corridoio.
"Cavolo! Ho dimenticato i miei guanti!" mi balza questo pensiero in testa, così faccio retrofront e ritorno nella Stanza delle Necessità. Entro e...
"Non può essere" sento il mio cuore affondare e le lacrime minacciano di uscire.
Harry Potter e Cho Chang si stanno... si stanno baciando...
Prendo frettolosamente i guanti che per fortuna erano vicini all'entrata mentre i miei occhi pizzicano sempre di più. Il mio cuore si è spezzato un'altra volta...
Mi precipito nel il bagno più vicino butto la tracolla a terra e mi sciacquo il viso "Non devi piangere... non. devi. piangere.".
È tutto inutile, è una sensazione troppo forte e struggente...
Comincio a piangere e lo faccio per un paio di minuti "Non posso crederci...". Sono totalmente esausta e abbattuta.
Mi rimetto in piedi, lavo il viso e mi rimetto la tracolla.
Esco dal bagno e cerco di sembrare serena anche se è molto difficile.

Per fortuna non incotro nessuno e ho l'accesso libero per il mio dormitorio.
Mi butto sul letto e riprendo a piangere.
L'amore fa davvero male. Così bello e struggente allo stesso tempo... "Perché mi sono innamorata?".
Perdo la cognizione del tempo e smetto di piangere quando sento bussare qualcuno alla porta. Mi asciugo le lacrime, e pensando che sia Pansy dico «Avanti» e metto su il mio sorriso, più falso di una moneta da tre euro.

Al posto della mia compagna, si presenta una delle ultime persone che vorrei vedere... Malfoy "Non deve vedermi in queste condizioni. Cosa faccio?!".
«Non c'è Pansy?» mi domanda distaccato il ragazzo.

Io provo a guardarlo con la stessa aria, ma non credo che il mio mascheramento sia così efficace «No» gli rispondo secca.

«Uhm... Ok...» dice il biondino. Aspetto che se ne vada, ma lui non sembra volersi muovere. Mi guarda sospettoso. «È successo qualcosa».

«Eh? No no» rispondo io.

Malfoy aggrotta le sopracciglia «Non era una domanda» squittisce con tono ovvio.

"Ci manca solo questa!". Faccio spallucce e non rispondo.

Il ragazzo continua a guardarmi «Come stai?» mi chiede dopo qualche secondo di un imbarazzante silenzio...

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