20 - Ritorno a Casa

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- POV'S DRACO -

Sono appena uscito dal camino e ho gli occhi di Lucius Malfoy puntati addosso, iniettati di sangue.
"Merlino Draco controllati" penso mentre quello che dovrei definire mio padre si avvicina lentamente, carico di rabbia.
Sto cercando di rimanere a testa alta e non tremare.
Mia madre distoglie lo sguardo spendo già cosa mi aspetta.

"È tutta colpa di quella sfrontata di t/c" mi dico, anche se so benissimo che mio padre trova sempre un modo per punirmi, anche la minima cosa...

«Draco» mi chiama duro, facendomi raggelare il sangue e velocizzare il respiro "Andrà tutto bene". Mi giro verso di lui e lo guardo, cercando di assumere un'espressione neutra, senza guardarlo negli occhi "per non fare lo sfrontato", come dice lui, e senza guardare troppo in basso "per non sembrare debole". "Sì, così mi ha insegnato, devo fare così" penso mentre lui mi sbatte il suo maledetto bastone sulla guancia, utilizzando ovviamente la parte con i denti del serpente presente su un'estremità.

Fa male, e già cominciamo col sangue, perfetto.
Chiudo istintivamente gli occhi appena scocca l'oggetto sulla mia pelle, ma mi limito a quello.

«Come ti è venuto in mente di andare a farti gli affaracci tuoi senza avvisarci?» mi chiede e boom, un secondo colpo ben assestato sullo stomaco.

Cerco con tutte le mie forze di non piegarmi in due, rimanendo così a testa alta, ma non troppo «T/c mi ha trattenuta» cerco di giustificarmi io, sforzandomi immensamente per tener ferma la voce.

I suoi occhi sono infuocati «Non mi interessa! Io ti avevo dato cinque minuti, né uno in più, né uno in meno!» esclama furioso.
Non capisco perché si sia arrabbiato così tanto, ma rimango in silenzio, sperando di non farlo infuriare ulteriormente «Inoltre,» prosegue con voce gelida «ti sembra quello il modo di sedersi?».

Abbasso lo sguardo senza sapere cosa rispondere, e di nuovo... un altro colpo sul collo. Sento le lacrime che minacciano di uscire, ma le ricaccio dentro fulmineamente «Rispondimi e guardami in faccia; fai l'uomo! Sei debole!» esclama, e ha ragione, sono debole.

Guardo il suo viso senza osare guardarlo negli occhi «Avete ragione, padre» affermo sentendo ancora il sangue uscire dalla ferita che mi ha procurato poco prima. "Resisti, c'è di peggio".

Sul volto di mio padre si forma un piccolo sorriso soddisfatto e compiaciuto «Perfetto, Draco» dice con voce neutra, e non carica di rabbia e disprezzo per una volta «Ritieniti fortunato per oggi, non ho utilizzato nessun incantesimo, ma come ben sai sono capace di farlo se mi disobbedisci. Che questa storia non si ripeta mai più, hai capito?».

Al ricordo di ciò che mi può fare, avverto un brivido percorrermi il corpo, fino ad arrivare alla gola, togliendomi il fiato e la voce «Sì, padre» dico, anzi, quasi sussurro.

«Non ho capito! Che questa storia non si ripeta mai più, chiaro?!» quasi urla inferocito, alzando la voce man mano che sillaba le parole, mentre mi scocca la mano sul lato del viso opposto a quello dove c'è la ferita, mandandomelo in fiamme per il bruciore.

"Su Draco, non essere sciocco, ricomponiti... per oggi è finita" mi rimprovero mentalmente «Sì padre, è tutto chiaro, non si ripeterà più» ripeto provando a sembrate sicuro, senza alzare troppo la voce.

Lucius sembra soddisfatto e annuisce impeccertibilmente «Perfetto. Adesso vai a dormire» mi ordina inflessibile, mentre si ritira in camera sua.

Mia madre, che fino ad ora è rimasta ferma senza scomporsi, mi guarda; capisco cosa vuole dirmi: «Va tutto bene tesoro»; mi immagino come me lo direbbe a voce; ma con mio padre intorno non osa dire nulla di simile. «Buona notte, Draco» mi augura con dolcezza... Be', non è proprio la dolcezza che tutti conosciamo, ma è la dolcezza di mia madre, e ormai col tempo ho capito che dietro il suo tono quasi neutro c'è tanto amore.

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