Fuori Posto

10 - Primo Giorno Di Scuola

Prima di cominciare questo capitolo, se non lo avete già fatto, leggete la comunicazione presente alla fine del capitolo scorso. Detto questo, buona lettura.
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Sento i raggi del sole bruciarmi sugli occhi pur avendoli chiusi, così li apro pian piano e me li stropiccio. Una volta aperti del tutto, mi metto seduta e mi guardo intorno. Ora metto a fuoco la stanza e tutti i ricordi... "Sono ad Hogwarts! Oggi parteciperò alle prime lezioni!" sono davvero entusiasta e ho un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

Mi alzo ed estraggo la divisa ancora nuova dal mio baule ed entro in bagno per cambiarmi e lavarmi la faccia.
Sono pronta e quando esco dal bagno trovo anche le altre ragazze in piedi e pronte anche loro, io sorrido e loro ricambiano. Sono ancora spaesata, ma Pansy si avvicina e mi dice «Allora t/n, adesso ti accompagniamo nella Sala Grande per fare colazione, va bene?»
Io sorrido «Va bene» faccio eco.

Entriamo nel luogo prima nominato e stamattina appare, ovviamente, molto luminosa. Io e le mie compagne di stanza prendiamo posto.
Ho ancora il sorriso a trentadue denti, ma ancora per poco... Qualcuno doveva per forza interrompere la mia mattinata felice.

«Hey, t/c che piacere rivederti» è Malfoy, ovviamente pronuncia quella frase sarcasticamente, e io rispondo allo stesso modo, con un sorrisino falso «Oh, ma che piacere!» roteo gli occhi e mi giro verso il tavolo.

Purtroppo il biondino non vuole sapere di lasciarmi in pace «Spostati t/c, questo è il nostro posto» puntualizza alludendo anche a due ragazzi robusti posizionati uno alla sua destra, e uno alla sua sinistra.
Ne ho già abbastanza di quel ragazzo così alzo il mio tono di voce e ribatto «Sono arrivata prima io, e non mi pare di vedere i vostri nomi, quindi io rimango qui».

Astoria, Daphne, Pansy, Malfoy e i due ragazzi sgranano gli occhi, io alzo le sopracciglia e mi volto verso il tavolo degli insegnanti. Sento Malfoy sbuffare, successivamente mi avverte «Ritieniti fortunata sta volta», gira i tacchi e si accomoda da un'altra parte.
Silente fa un discorso di inzio anno e dopo, finalmente, appare il cibo sul tavolo. C'è n'è di tutti i tipi, da uova con bacon a torte glassate e dolci di tutti i tipi.
Io mi servo un toast con del the.
Abbiamo finito di fare la colazione e siamo tutti pronti per andare a lezione.

«Alla prima ora abbiamo Trasfigurazione con i Corvonero» annuncia Daphne, io annuisco e mi dirigo col mio gruppo in aula, però c'è qualcuno che me lo impedisce «Ciao t/n!» è Hermione! Con lei ci sono anche Harry e Ron.

«Ciao ragazzi! Che piacere vedervi!» li saluto a mia volta e li abbraccio, loro sorridono.

«Anche a noi fa piacere rivederti» dicono in coro tutti sorridenti.

Harry aggiunge «Buona fortuna t/n, volevamo solo salutarti» io sorrido, annuisco e accenno un ciao con la mano.

Ritorno dal mio gruppo e con mia sorpresa noto Malfoy "Cosa ci fa qui?!".
«T/c... Ragazze davvero? Avete lei nel gruppo?» ecco uno dei suoi commenti sprezzanti, e aggiunge facendo finta che io non esista «Oh... Povere voi» "Che scenetta teatrale" penso annoiata e con occhi sbarrati.
Noto Pansy corrucciare il viso «C'è qualche problema, Draco?» lo riprovera, io ringrazio con lo sguardo Pansy e nel mentre penso "Saranno in buoni rapporti se la mia compagna chiama Malfoy per nome".

«Se è per questo è anche una nostra compagna di stanza» aggiunge Daphne, così io guardo ghignando Malfoy, che mi lancia un'occhiataccia «Va bene, io vado» sbuffa il biondo, e come predetto entra in aula.

«Grazie ragazze... Non dovevate, non voglio rovinare l'amicizia che avete con Malfoy» sorridono tutte eccetto Astoria, lo noto, ma cerco di non farci caso.
«Tranquilla t/n, Draco sa controllarsi quando ci siamo noi, e sa anche che facciamo amicizia con chi ci pare e piace» risponde Pansy orgogliosa.
Io sorrido e nel mentre siamo entrate in classe; essa è ampia e presenta molti banchi che lasciano spazio ad un corridoio centrale. Sul muro ci sono alcuni animali, così mi torna in mente Snowy "Che fine avrà fatto?" subito dopo la noto dormire su un banco e sorrido.