15 - Esercito di Silente

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Questa domenica non è stata una delle più movimentate. È stata abbastanza tranquilla.
Mi soffermerò a parlare del lunedì, non perché Malfoy ha ripreso a darmi fastidio dopo che gli ho risposto male... Beh, ormai.
Ma poiché, durante l'ora di divinazione, la Cooman ha predetto qualcosa di orribile per il mio futuro... Beh, insomma, futuro; mi ha detto che accadrà fra un po' di tempo. Sempre imprecise le sue predizioni, come posso crederle?
Inoltre è stata licenziata dalla Umbridge, ma vive sempre nel castello. Peccato, era una professoressa simpatica pur essendo strana, ma ognuno è fatto a modo suo.
Oltre a questo non è successo nulla di che.

Ora mi sto dirigendo verso il pub Testa di Porco per quella riunione di cui Harry mi ha parlato venerdì scorso.
Una volta entrata nel pub, sento il calore invadermi il corpo, poiché fuori c'è aria invernale ed è tutto coperto dalla neve.
«Buona sera» saluto tutti i presenti cortesemente, e questi ultimi ricambiano.
Mi accomodo su una delle sedie e vedo Harry rivolgermi uno dei suoi splendidi sorrisi. Si vede anche che è turbato, ma riesce comunque a sorridere... "Cavolo è il ragazzo perfetto– eh vabbé non posso controllare i miei sentimenti".

Quando il Grifondoro ha cominciato a parlare, poche persone gli credevano, ma poi, con l'aiuto di Hermione, è riuscito a stupire il gruppo che si era formato, che successivamente gli ha dato fiducia.
Abbiamo scritto su un foglio speciale il nostro nome, e se qualcuno andasse a spifferare alla Umbridge qualcosa sull'ES (Esercito di Silente), gli compariranno dei foruncoli in testa.

Gli incontri settimanali di terranno in una stanza chiamata “Stanza delle Necessità”, presente al settimo piano. Compare a chi ne ha bisogno passando tre volte d'avanti ad un muro e dentro c'è ciò che la persona in questione necessita.

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Sono tornata ad Hogwarts, ed ecco Malfoy che non perde tempo ad attaccarmi mentre attraverso un corridoio «Ma ciao t/c, dove sei stata di bello?» mi chiede punzecchiandomi.

«Non sono affari tuoi» taglio corto.

Poi faccio per andarmene, ma il biondino mi si para d'avanti «Non così in fretta, t/c» dice ghignando mentre incrocia le braccia.

«Oh sì invece» ribatto stizzita per la millesima volta in un mese. "Quanto potrò resistere con Malfoy di mezzo?".

Lui corruga la fronte e mi domanda «Perché? Dove devi andare? Dal tuo amato Potter?».

«Basta con questa storia! Pensavo avessimo risolto» affermo io scocciata.

«Risolveremo quando smetterai di parlare con lo sfregiato» conviene il ragazzo.

Io lo guardo con lo sguardo più carico di rabbia di cui sono capace «Allora non risolveremo mai» concludo per poi superarlo dandogli una spallata.
Essendo l'uno di spalle all'altra, non posso sapere qual è la sua espressione, ma conoscendolo, la posso immaginare.

Quando arrivo al dormitorio Pansy non c'è, così tiro un sospiro di sollievo (perché lei non deve sapere nulla dell'ES) e mi accomodo sul letto dove giace il mio gattino dolcemente addormentato "Stranamente" penso sorridendo. Gli do il cibo e l'acqua versandoli nella ciotola e accarezzo Snowy. Dopo qualche minuto vedo apparire Pansy «Sì, sono stata con Blaise» premette con voce affannata.

«Lo supponevo» dico alzando lo sguardo «E come è andata?» le chiedo incuriosita e maliziosa.

Lei sorride soddisfatta «Ci siamo baciati» annuncia fiera.

«Sono felicissima per te!» esclamo entusiasta. La mora in risposta mi sorride e si siede sul letto.

Passa un po' di tempo e a quest'ultima le si illumina lo sguardo «T/n, dobbiamo cenare! Su, andiamo; io ho i crampi per la fame» dice.

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