Capitolo 4

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PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Ore 1:00 del 16 marzo, giorno del blackout

Sulle passerelle che attraversano il fiume Tesslhan

Il Mondo dormiva e il blackout era appena cominciato. Nessuno si accorse dell'inizio, semplicemente allo scoccare della mezzanotte tutti caddero in un sonno profondo e senza conseguenze. Il tempo si era di nuovo arrestato. Il silenzio era quasi irreale e l'atmosfera spettrale. Gli unici svegli erano i Guardiani del Tempo, i prescelti per sorvegliare e proteggere le barriere in quel particolare giorno. Ogni 300 anni, infatti, le spire temporali smettevano di girare. Nessun mortale era a conoscenza di questo fenomeno; i Guardiani non l'avrebbero mai rivelato. Il panico che ne sarebbe derivato avrebbe fatto sprofondare l'umanità nel terrore. Inoltre, i tanti scienziati che avrebbero provato a dare una spiegazione razionale, sarebbero irrimediabilmente rimasti delusi. Non c'era proprio nulla di logico in ciò che avveniva e le cause di tutto continuavano a rimanere un mistero anche per i Guardiani stessi. La sola spiegazione che loro si erano dati, e che avesse senso nel contesto universale, riguardava l'unificazione delle catene temporali (e quindi l'eliminazione del passato, presente e futuro) a scopi malefici. Per millenni avevano inseguito le risposte, studiato premonizioni e profezie, letto le stelle e pregato. Nessuno di questi metodi, però, aveva portato a qualcosa di concreto. I Guardiani sapevano che ad ogni blackout il nemico sarebbe stato più forte e più temibile. D'altronde egli aveva un vantaggio su di loro: agiva, indisturbato, nell'ombra. È impossibile contrastare qualcuno che non conosci.

All'ultimo blackout, 300 anni prima, era stato ucciso Drashen, il capo dei Guardiani del Tempo. Un veleno micidiale e mai visto prima, si era insinuato nel suo corpo e l'aveva paralizzato. Per quella perdita le barriere si erano indebolite drasticamente e i confratelli avevano dovuto richiedere l'intervento divino per riuscire a contrastare la forza nemica. Erano riusciti a respingerla per 24 ore, ma quando il tempo aveva ripreso il normale scorrimento molti di loro erano morti per lo sfinimento. Le schiere furono rinsaldate con difficoltà, i nuovi custodi vennero preparati al grande giorno e il capo Drashen venne sostituto dalla consorella Yhusa.

Dunque, era tutto pronto per la nuova sfida che li attendeva. Poco prima del blackout tutti i Guardiani si schierarono davanti alle barriere del tempo, unirono le mani, chiusero gli occhi e si concentrarono sul rafforzamento.

<< Non lasciate che i muri temporali si indeboliscano. Se sentite qualche cedimento, aumentate la concentrazione>>. Yhusa dispensava ordini ai confratelli del passato, presente e futuro. Il suo compito, però, era soprattutto quello di avvertire un qualunque pericolo. Aveva il dono dell'empatia e poteva avvertire il male a parecchi chilometri di distanza.

Nonostante la sua mente fosse proiettata tutt'intorno, alla ricerca di nemici, si accorse dell'insorgere di un problema solo quando vide correre verso di lei un gruppo di fratelli terrorizzati.

<< Sorella Yhusa, qualcosa non va>> le riferì ansimante un fratello.

<< Cosa?>> la sorella espresse quella domanda in un sussurro. Il nodo che le si era formato in gola le impediva quasi di parlare. Perché la sua vista non aveva captato nulla di negativo?

<< Le barriere sono troppo deboli ed è molto strano che lo siano, visto che abbiamo passato gli ultimi 300 anni e rinforzarle>>

<< Fratello Kyllyam, ti sei assicurato che tutto il Mondo dormisse?>> chiese ad un altro Guardiano del gruppo.

<< Certo Sorella Yhusa, nessuno è sveglio>>

<< Sorella Yhusa>> iniziò con calma un terzo fratello << ho una strana sensazione. È come se le catene del tempo si fossero intrecciate>>. Tutti i custodi fissarono con gli occhi e la bocca spalancati.

<< Il Caos>> affermò, con voce rotta dall'inquietudine, una consorella.

<< Fratello Allhen, sei sicuro che questa sensazione? La tua, potrebbe essere solo paura?>> chiese Yhusa allarmata.

<< Il blackout è appena iniziato e non ho ancora tutti gli elementi per capire se ci siano state delle interferenze temporali>>

I componenti del gruppo tacquero. Il silenzio totale era rotto solo dalla bassa cantilena dei fratelli, che recitavano un mantra. Yhusa sospirò amareggiata, << Bene, prendi con te fratello Kyllyam e sorella Marjìa, cercate di scoprire il più possibile su ciò che sta avvenendo. Interpellate oracoli, indovini e sacerdoti. Fate in fretta, se il caos è davvero riuscito a scombinare le catene del tempo, allora il Mondo è in grave pericolo. Abbiamo 23 ore ore per rimettere tutto a posto, altrimenti non esisteranno più passato, presente e futuro>>.

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