Capitolo 6

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PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Ore 11:30 del 16 marzo, giorno del blackout

Sulle passerelle che attraversano il fiume Tesslhan

<< Sorella Yhusa>> fratello Allhen si fermò davanti a lei sudato e con il fiato corto. << Abbiamo fatto come ci hai ordinato. L'unica risposta sensata è arrivata dalle stelle; gli indovini le hanno lette e interpretate. “Tre persone, tre tempi, tre realtà”; è stato questo il loro responso>>.

Yhusa guardò il confratello con occhi pieni di sorpresa misto a terrore.

<< Cosa significa?>> chiese, la donna, con tono tremante.

<< Forse, che ci sono tre persone che cercheranno di aprire un varco nelle barriere temporali? È l'unica cosa che mi viene in mente>>.

Yhusa abbassò il capo e chiuse gli occhi, la sua mente stava meditando. << No>> sussurrò, infine. << E se tre persone si fossero svegliate e avessero varcato le barriere del tempo?>>.

La domanda galleggiò nell'aria per un momento, fino a quando fratello Allhen non prese davvero coscienza del senso.

<< Come... come sarebbe accaduto... non è possibile.>> farfugliò l'uomo, disorientato.

<< Non ci sono altre spiegazioni per quello che sta accadendo>> rispose tristemente Sorella Yhusa. Ad arrivare di corsa e a cogliere l'ultimo brandello di discussione furono anche fratello Kyllyam e sorella Marjìa, andati insieme ad interpellare oracoli e indovini.

<< Sorella Yhusa>> disse gentilmente Kyllyam, << Non credi che se qualcuno si fosse svegliato e avesse superato le barriere temporali, lo avremmo di certo visto? Gli umani non sono invisibili e il nostro controllo sul Mondo è totale>>

<< Se fossero morti non li avremmo visti. Il nemico può aver trovato il modo di ucciderli e non farli trapassare nella Vallediluce>> azzardò sorella Marjìa. Sei paia di occhi fissarono la giovane donna che aveva appena parlato. Quegli sguardi di meraviglia, le fecero intuire che quella soluzione non era stata presa in considerazione da nessuno.

<< Kylliam avverti i confratelli del passato, presente e futuro, di cercare in tutte le città. Dobbiamo scovarli e riportarli indietro, a qualunque costo>>. Yhusa si voltò e fece per andarsene, ma fratello Allhen la trattenne per un braccio. Lei posò gli occhi stanchi su di lui e attese che questo le spiegasse il motivo di tale gesto.

<< Prima che tu te ne vada è necessario che ti dica un'ultima cosa. L'oracolo di Katàbadav ci ha comunicato qualcosa di molto interessante. Forse saranno parole senza senso, ma ritengo che sia importante non sottovalutarle. Lo so che a te non piace Sibilla Daesee, ma ti prego di riflettere sul significato>>

<< Non possiamo perdere tempo con queste sciocchezze. Ma se ritieni che sia essenziale... dimmi, cosa può aver detto di così saggio?>> chiese sarcastica il capo dei Guardiani del Tempo.

<< “Preparatevi alla guerra, perché arriverà feroce e insensibile. Armate i vostri fratelli, perché periranno uno ad uno. Alla fine rimarrà solo un Guardiano e sarà il solo e l'ultimo Signore delle Spire del Tempo”>>

Yhusa scosse il capo ed emise una risata forzata.

<< Mi meraviglio di te, Allhen. Come fai a credere a queste stupide idiozie? Non capisci che sono solo farneticazione di una vecchia pazza squilibrata? Vai al tuo posto e aiuta i tuoi fratelli>>.

Mentre tutti i Guardiani si concentravano sulle barriere, sempre più indebolite, il capo si mise a sedere. Proiettò la sua mente nei boschi tutt'intorno e cercò di visualizzare i volti di coloro che avevano scombinato le catene temporali. La mattina era quasi terminata e se entro la mezzanotte non fosse stato tutto a posto, sarebbe iniziata la vera fine del Mondo.

I Guardiani del TempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora