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Infilai un paio di pantaloni lucidi aderentissimi, una maglia bianca con il simbolo della pace nero e le all star nere con il pelo dentro. Infilai la giacca di jeans e scesi le scale. Mia madre aveva un tubino bianco e un cardigan blu, le décolleté sempre blu e il cappotto bianco. Salimmo in macchina e lei cominciò a guidare alla velocità della luce.

"Siamo in ritardo e non c'è neanche un parcheggio libero!!" Disse ad alta voce. "Oh eccolo finalmente!" Un piccolo parcheggio, dove la nostra 500 ci stava a malapena. Parcheggiammo e mia mamma cominciò a correre verso un vicolo sperduto.

"Mamma dove vai?" La rincorsi. Entrò in una porta di legno scuro lontana da occhi indiscreti. Entrai anche io e mi ritrovai nella Hall del più costoso e rinomato hotel di Manchester. Mia madre stava aspettando l'ascensore.  La rincorsi ed arrivai appena in tempo per salire con lei.

"Si può sapere dove stiamo andando?" Chiesi.

"A conoscere una persona... ma non saremmo mai potuti passare per l'entrata principale, ci avrebbero riconosciuto..."

"Chi ci avrebbe riconosciuto?"

"Oh lo vedrai..."disse lei. Era euforica, sorrideva come non l'avevo mai vista fare. L'ascensore si fermò ed aprì le porte. Scendemmo e mia madre si mise a cercare la stanza 355. Quando la trovò bussò tre volte veloce e una singola. Poi attese. Un coro disse "Avanti!" E mia madre aprì la porta. La prima cosa che vidi erano della gigantesche finestre spalancate. Sotto miriadi di ragazzine urlanti. A destra c'erano alcune valigie accatastate, un mini- bar e una porta per il bagno. Spostai lo sguardo a sinistra. Un grande letto dalle lenzuola bianche, sopra erano seduti 5 uomini.

"Sophie!!!" Una voce famigliarissima, disse il nome di mia madre alzandosi e stringendola al petto. La baciò sulle labbra e continuando a stringerla. Chiusi la porta alle mie spalle. Ed alzai lo sguardo sugli uomini seduti sul letto. Louis, Niall e Liam mi guardavano sorridenti mentre Zayn rideva. Uno, due, tre, quattro dei One Direction erano seduti sul letto. Harry stava ancora baciando mia madre. Mi lascai andare all'indietro fino a che non toccai terra. Harry Styles, il mio idolo, era il fidanzato di mia madre. Quindi stando con mia madre tradiva la sua fidanzata e sua figlia. Non ci potevo credere e io che pensavo fosse una così brava persona. Mi alzai nel momento stesso in cui Harry e mia madre si staccarono.

Mi avvicinai a lui a grandi falcate. Gli mollai uno schiaffo i pieno viso e urlai

"Brutto figlio di puttana!!!! Come ti permetti, di tradire la tua fidanzata con mia madre. Di deludere così migliai di fan, di deludere così tua figlia che non voglio neppure conoscere, di deludere così la tua fidanzata, di deludere mia madre!!! Eri il mio idolo, sai?!!? Tra i cinque eri il mio preferito!!! E tu tratti così mia madre?"stavo buattando fuori tutta la rabbia che avrei potuto trovare. Sotto le fan si zittirono. Poi mi rivolsi a mia madre "E tu, perché mi hai portato qui? Per farmi conoscere il fidanzato con cui tradisci mio padre? No questa no!" Urlai aprii la porta ed uscii infuriata.

"Darcy Hope Styles torna subito qui!!!" Mi riproverò mia madre. Non la ascoltai e scesi le scale di corsa. Le lacrime mi rigavano il viso. Gli occhi cominciavano a gonfairsi. Uscii per l'entrata princiapale. Un'orda di fan e giornalisti mi sommerse, ma mi lasciarono subito stare quando capirono che non ero nessuno di importante. Cominciai a camminare verso casa di Leonard, le lacrime mi rigavano le guance. Quanto vorrei avere un padre in questi casi.

Sophie time

Non mi ha ascoltato, non mi ha neppure dato il tempo di spiegare. È saltata a conclusioni affrettate ed è testarda come in padre. Quanto mi è mancato Harry, 16 anni ed è rimasto uguale. La rincorsi per un po' di scale ma avevo i tacchi non riuscivo a correre. Harry però era schizzato giù dietro di lei. Alla porta le fan lo avevano assalito e i giornalisti gli avevano chiuso la strada. "Harry!" Lo chiamai e gli feci segno di seguirmi nelle cucine per la porta sul retro. Uscimmo. Sapevo dove trovarla: a casa di Leo. Presi la mia 500 e feci salire lui nel posto del passeggiero. Cominciai a guidare finché non la vidi sul marciapiede che camminava al telefono e piangeva come una fontana. Accostai e scesi assieme ad Harry. Non appena ci vide cambio direzione. Riattacco' al cellulare e cominciò a correre nella direzione opposta. Harry partì a razzo e riuscì a raggiungerla.

"Ti prego Darcy fammi almeno spiegare. Sei saltata a conclusioni inventate dalla tua mente." Disse Harry tenendola per un braccio.

"No!" Urlò lei cercando di liberarsi.  Alcune fan lo riconobbero e cominciarono a correre nella loro direzione. Lui la prese in braccio di peso e si avvicinò alla macchina. La carico' dietro e partii a tutto gas. Tornammo all'entrata posteriore dell'albergo e salimmo in camera con gli altri.

His Daughter (H.S.) [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora