His Daughter (H.S.) [In Revisione]

#13

"The story of my life I take her home I drive all Night to keep her home and warm is... frozen"

"The story of, the story of..."

"The story of my life I give her hope I spend her love until she's broke inside."

"The story of my life..."

Le fan cominciarono a cantare con loro trascinate dalla musica e in un nano secondo mi ritrovai a cantare a squarciagola una canzone che aveva più o meno la mia età.

"Allora ragazze volevo in anzi tutto ringraziarvi per aver passato con noi la serata. Tutto questo lo dobbiamo a voi..." disse Niall al termine della canzone.

"Prima di salutarvi e di cantare il nuovo singolo appena uscito..." disse Liam.

"Vorremmo farvi conoscere una persona molto speciale, che proseguirà il tour con noi..." continuò Zayn. Intanto Paul il bodyguard mi aveva preso per un braccio e mi stava facendo avvicinare un marchingegnio che ti spara sul palco come una molla.

"Harry vuoi presentare tu?" Chiese Louis.

Harry si piazzo' ad un paio di centimetri da dove sarei sbucata io, lo vedevo sopra il palco.

"Allora Darcy ascoltami, non sei microfonata, quindi invece che sgolarti farti passare un microfono dai ragazzi se vuoi parlare. Okay? Tra poco ti sparero' sul palco..." cominciò Paul al mio fianco.

"Fan Milanesi siete pronte a conoscere ..." Harry mi stava presentando da sopra il palco.

"Mentre la molla si rilascia, raddrizza le gambe o arriverai accovacciata come una gallina... è meno doloroso di quel che sembra..." continuò il bodyguard.

"..ma..." provai a dire

"MIA FIGLIA DARCY!!!"Urlò Harry.

"VAI!!!"Disse contemporaneamente Paul tirando la leva. Fui letteralmente catapultata sul palco. Le fan urlanti si moltiplicarono. Sorrisi. Eravamo a Milano, potevo sfoderare le mie doti nel parlare Italiano. Ma ora pensavo solo a sorridere e non sembrare stupida. La timidezza stava prendendo il sopravvento.

"Darcy, vuoi salutare qualcuno?" Mi chiese mio padre porgendomi il microfono. Naturalmente durante l'arco del concerto i ragazzi avevano parlato inglese, ma ora toccava a me cambiare la svolta della serata. Respirai a fondo e cominciai a parlare in italiano.

"Hey ragazze come state? Piaciuto il concerto?" Le fan mi guardarono allibite ma rispondevano in coro alle mie domande.

"Sorprese? Sorprese che un' inglese sappia l'italiano così bene? Anni di studi care mie... comunque non che voglia salutare qualcuno in particolare, ma 'Hi Mum! Italy is the most beautiful country in the word!!!' Oppure 'Hey Leonard... I miss you... no... don't worry is false!!!' Allora ragazze volete sentire questo nuovo singolo?" Mi stavo divertendo un mondo  intanto i cinque erano scappati tutti in bagno. Le ragazze mi risposero in un coro di "Si". Poi una ragazza delle prima fila urlò"Darcy sing!" Tutte quelle che la sentirono ripeterono fino a che tutto lo stadio non urlava "Darcy sing!!" Arrossii leggermente poi dissi "Come volete ma se rimanete senza timpani non è colpa mia.

"Written in these walls are story that I can't explain. I leave my heart open but it saty right here empty for days." La mia voce volteggiava per lo stadio. Il silenzio era tombale. Mi fermai finita la strofa di Harry.

"Con-ti-nua! Con-ti-nua! Con-ti-nua!" Un coro si alzò dalla prima fila dell'anello mentre battevano le mani.

"She told me in the morning she don't feel the same about us in her bones. Seen to me that when I die these words will be written on my stone" piano piano alla mia voce si aggiunse quella di qualche fan, che mano mano diventavano sempre di più fino a che tutto lo stadio non cantava con me.

"The story of my life I take her home..." finita anche la terza strofa cominciai il ritornello, ma altre cinque voci si aggiungero alle migliaia che cantavano con me. Era una grande canzone a cappella. La chitarra, la batteria il basso erano fermi e non toccavano le corde. Quando la canzone fu finita Harry (con un nuovo microfono) si girò verso il batterista. Alzò in aria le bacchette e One e Two e One, two Three, Four!!! Il nuovo singolo si diffuse per lo stadio. Tutte le fan cantavano a scurciagola cercando di tenere testa ai One Direction.

Mi avvicinai a mio padre proprio quando c'era la sua strofa. Mi avvicinò il mio microfono alla bocca e cantammo insieme. Grazie di questo regalo magnifico.