Nella mia testa come un tormentone

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Pov Lele:

È passata una settimana da quando ho visto quel ragazzo alla festa. Da quel giorno non sono più riuscito a levarmelo dalla testa, è diventato peggio di un tormentone. Per evitare di deprimermi ulteriormente, decido di ascoltare un po' di musica: faccio partire "Modalità Aereo" di Biondo, è la prima volta che la ascolto. Decido di chiudere gli occhi e di concentrarmi sul testo. Appena finisco di ascoltarla, noto che una frase mi è rimasta particolarmente impressa: "eravamo tutto tranne che due semplici passanti"...continuo a ripetermela e penso che sia proprio azzeccata per la situazione che sto cercando di affrontare. In questi giorni ho riflettuto molto riguardo a quella famosa sera e posso dire con certezza che non era affatto l'effetto dell'alcool a farmi sentire così leggero, libero e...felice. Spero che anche lui abbia sentito qualcosa del genere pur sapendo che non lo rivedrò più.
Forse dovrei dire tutto a Diego, magari potrebbe aiutarmi a schiarirmi un po' le idee.
"Dieee puoi venire un attimo? Vorrei parlarti di una cosa importante" urlo dalla mia stanza.
"Certo Le, do stai?" mi risponde a sua volta urlando.
"Nella nostra stanza, sbrigatii" grido.
"Arrivoo" dice aprendo la porta ed entrando nella stanza.
"Che succede Lele? Dimmi tutto" mi chiede con un po' di preoccupazione.
"Beh, non è facile per me esprimere a parole ciò che penso.." inizio a dire con un velo di insicurezza, anche se non dovrei avercela perché so che Diego non mi giudicherebbe mai, ci conosciamo da 13 anni e ormai siamo come due fratelli.
"Certo Le, lo so...ti conosco fin troppo bene e penso tu sappia che ti appoggerei per qualsiasi cosa" dice poggiandomi una mano sulla spalla sia per rasserenarmi sia per spronarmi ad andare avanti.
"E va bene, allora: ti ricordi di quella festa organizzata da Valerio l'altra sera?" gli chiedo. Lui annuisce un po' confuso.
"Ecco vedi" faccio una piccola pausa e sospiro, poi, armatomi di coraggio vado avanti. "Mentre facevo un giro per il locale, ho notato un ragazzo molto bello. Penso di essermi innamorato di lui. So che sembra una follia dato che non ho la minima idea di chi sia e che comunque sono etero, però è stato come un colpo di fulmine"
Rimane un attimo spiazzato ma poi appare subito un sorriso sincero sul suo volto.
"Penso sia una cosa molto dolce. Sei andato a parlargli?" mi chiede.
"Ehm, no...lo stavo fissando un po' troppo, infatti se n'è accorto e ha iniziato a fissarmi pure lui. Nel momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati, mi sono sentito come se ci fossimo stati solo io e lui..però quella sensazione è durata davvero poco perché poi si è trasformata in imbarazzo e me ne sono andato" gli confesso abbassando lo sguardo.
Diego mi mette due dita sotto il mento per farmi alzare il viso in modo da guardarci negli occhi e aggiunge "lele lo sai che io ti appoggio sempre e mi dispiace tanto che non siate riusciti a conoscervi ma non penso lo rivedrai visto che ci trasferiremo a Milano tra una settimana" detto ciò mi abbraccia fortissimo e poi esce dalla stanza lasciandomi di nuovo tra me e me. Scoppio in un pianto disperato ma in qualche modo liberatorio.
Perchè la mia vita deve sempre essere così complicata? Perché non può semplicemente andare tutto come speri?

Spazio autrice🤍

Beh? Che ne pensate?🤫💗

Eravamo tutto tranne che due semplici passantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora