Pov Tanc:
*Una settimana dopo...*
È arrivato il momento.
Sono in treno con Gian e tra circa 15 minuti arriveremo a Milano. Il mio sogno più grande si sta avverando e non potrei esserne più elettrizzato! Tancredi felice? Chi l'avrebbe mai detto.Finalmente siamo giunti a destinazione. A primo impatto può risultare una città un po' strana perché troppo trafficata e rumorosa, ma io ci sono già stato altre volte e posso assicurare che è stupenda, anzi direi magica. Per Gian invece è la prima volta e si guarda attorno meravigliato, sembra un bambino sulle giostre...che dolce.
"Tanche è davvero bella, nun ce credo. Famo 'na foto ricordo? Che dici?" mi chiede con un sorriso a 32 denti.
"A bro, che stai a di? Guarda che vivremo qui eh, non è una vacanza de du giorni ahahah" gli rispondo ridendo e prendendolo un po' in giro. Lui alza gli occhi al cielo e mi tira una pacca sulla spalla.
"Ahia! E piano però, così me fai male!" dico alzando un po' la voce.
"Fratellì, manco te toccano e te smonti. Daje così" ride e lo guardo male.
Fantastico, neanche il tempo di arrivare e stiamo già discutendo, più o meno.
"Vabbè dai, muoviamoci prima che si faccia notte" dice Gian. Attiva il navigatore e ci dirigiamo verso la nostra nuova casa.
"Gianni ma tu sai per caso chi sono quei due ragazzi con cui vivremo?" chiedo incuriosito.
"Sì Tanche..sono amici di Valerio però conosco solo i loro nomi, non li ho mai visti" risponde con noncuranza.
"Beh? Hai intenzione di dirmi come si chiamano o...?" domando un po' indispettito.
"Ah si scusa, non pensavo ti importasse. Da quando sei così curioso? Comunque, uno si chiama Diego e l'altro Emanuele. Non chiedermi i cognomi perché non me li ricordo" dice massaggiandosi la nuca.
"Mmh ok, speriamo solo che siano simpatici perché non ho voglia di stare a discutere ogni giorno" sospiro.
Continuiamo il nostro tragitto in silenzio.
Sono davvero molto in ansia, non vedo l'ora di scoprire chi sono questi due. Chissà se diventeremo amici da subito o se gli sembrerò il classico stronzo menefreghista...mi faccio troppe paranoie. Il mio costante bisogno di piacere per forza a tutti mi porta a questo. Devo distrarmi in qualche mod-...oddio! Ero troppo impegnato a pensare che non mi sono nemmeno accorto che siamo già arrivati davanti al portone in legno del palazzo.
Entriamo. L'atrio è molto curato, ci sono alcune piante e uno specchio gigante..decido di guardarmi un attimo e poi faccio un respiro profondo.
Saliamo la prima rampa di scale...il nostro appartamento si trova al primo piano: è la seconda porta a sinistra.
Gian ha appena bussato alla porta. Chissà chi ci aprirà.Spazio autrice🤍
Spero che questa storia vi stia piacendo💗
Secondo voi quale sarà la reazione di Tancredi? Fatemi sapere nei commenti!
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Eravamo tutto tranne che due semplici passanti
RomanceLa storia di due ragazzi che si incontrano per caso a una festa e finiscono per innamorarsi l'uno dell'altro🍓