Il destino esiste

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Pov Lele:

"Dieee vai ad aprire la porta, hanno bussato! Io sto in bagno, non posso venire" urlo nella speranza che Diego mi abbia sentito. Chissà chi sarà...oh, magari sono i nostri nuovi coinquilini! Non vedo l'ora di scoprirlo.
"Si lele tranquillo, sto andando" grida lui a sua volta.
Perfino dal bagno riesco a sentire il suono incessante del campanello, che nervoso!
Esco dal bagno e per un attimo mi sento morire. Non è possibile, è davvero tutto così surreale. L'ultima persona che avrei mai pensato di trovare, è proprio qui davanti a me e ci stiamo fissando. Le probabilità di rincontrarlo erano pochissime.
Sembra proprio come quella volta, in quel locale a Roma. I nostri sguardi incatenati, che sensazione meravigliosa...finalmente posso dire di sentirmi di nuovo felice.
A quanto pare il destino esiste davvero.
"Dai rega entrate, d'altronde è anche casa vostra" dice Diego tutto allegro.
Il ragazzo con i capelli neri fa come gli è stato detto, mentre quel ragazzo di cui mi sono perdutamente innamorato è ancora lì, sulla soglia della porta con un sorriso da ebete stampato in faccia.
"Beh? Tanche hai intenzione di restare lì impalato tutto il giorno?" gli chiede il suo amico ridendo.
Ah, quindi è lui Tancredi tra i due. Ci avrei scommesso qualsiasi cosa..mi sembra di conoscerlo da sempre.
"Cosa? Ah si, scusate...ero un attimo distratto" dice arrossendo mentre si massaggia la nuca imbarazzato.
A quel gesto sorrido spontaneamente e lui ricambia.
"Comunque piacere, io sono Gianmarco ma potete chiamarmi Gian" dice porgendo prima la mano a Diego e poi a me.
"Piacere Gian, io sono Diego e lui è Emanuele ma lo chiamiamo tutti Lele" risponde lui stringendogli la mano.
"Io invece sono Tancredi ma potete chiamarmi come ve pare. Comunque Lele, noi due ci siamo già visti, ti ricordi vero?" mi dice con un sorrisetto malizioso che non riesco a interpretare del tutto.
"Ehm, c-certo che m-mi ricordo" rispondo io rosso come un peperone.
Diego mi guarda e mi fa un sorriso di incoraggiamento. Ormai è a conoscenza di tutto quindi sa come comportarsi.
"Beh comunque voi due non me la raccontate giusta. State lì a fissarvi da quando siamo arrivati" dice Gian ridendo sotto i baffi.
"Ao Gian, nun comincià eh. Stai già a rompe" dice Tanc roteando gli occhi per poi guardarlo con sufficienza.
Scoppiamo tutti a ridere tranne Tancredi ovviamente, penso se la sia presa sul serio.
Mi sa che devo imparare a tenergli testa perché altrimenti rischio di non farcela. Sembra abbia un caratterino molto particolare ma d'altronde è proprio questo che mi intriga.

Spazio autrice🤍

Breve ma intenso😁
Secondo voi invece che reazione avrà Tancredi?🤔🤫💗

Eravamo tutto tranne che due semplici passantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora