I would do anything for you

1.1K 34 18
                                    

EHM EHM...
Ciao TuT
Okey.. Vi avevo promesso che prima o poi mettevo il capitolo successivo, ed ecco a voi! Spero che adesso l'odio che provavate nei miei confronti sia diminuito xD .. no sul serio, mi dispiace di avervi creato così tanto dispiacere. Prometto che prima o poi la continuerò del tutto, non la cancellerò, solo ci metterò più tempo a pubblicare, ma lo farò non preoccupatevi.
Beh, spero che il capitolo vi piaccia e spero che ne sia valsa la pena di continuare. :)
Se vi va di leggere quell'altra mia FanFiction Larry che da poco ho iniziato la trovate nel mio profilo.. Si chiama "The heart wants what it wants"
Beh.. Buon proseguimento di lettura! e scusatemi in anticipo per gli errori grammaticali e di battitura :)

-------------------

Jay era in piedi con il capo abbassato di fronte all'lavandino. Era poggiata con entrambe le mani su di esso. I capelli le ricadevano in avanti coprendo completemanete il suo viso. Tremava, singhiozzava.. stava piangendo.
Sulla superficie di quel lavandino c'erano pillole antidepressive ovunque. Una bottiglia di chissà quale alcolico era gettato lì per terra ancora piena.
Louis notò subito cosa teneva stretto tra le mani.. Quella era.. droga? deglutì.
-"Dimmi che non l'hai fatto!"- Disse Louis con un filo di voce. Cazzo! Dove diavolo l'ha presa?
Si avvicinò con lentezza vicino a sua madre e sfilò con delicatezza l'oggetto tra le sue mani. Il cuore gli batteva così forte. Aveva una tremenda paura. Quando la esaminò tra le sue mani notò che era ancora piena, il che significava che non l'aveva utilizzata. Sospirò sollevato, anche se era ancora terrorizzato.
Non l'aveva fatto, ma comunque ci aveva provato.
-"Louis.. mi dispiace.."- disse singhiozzando Johannah. Strinse il marmo del lavandino con così tanta forza che le nocche della sua mano diventarono bianche. Louis deglutì il gruppo in gola che si stava formando. Le sfiorò il braccio e provò a girarla. Lei si girò e finalmente Louis riuscì a vederla in volto. Aveva gli occhi scavati, rossi, lucidi, le labbra secche e le guance bagnate per tutte le lacrime versate. Gli si strinse il cuore. Lei lo guardò negli occhi poi subito abbassò il capo incapace di farsi vedere dal proprio figlio in quello stato. Louis si morse il labbro. Cazzo! Stava per piangere.
Il fatto è che il solo pensiero che sua madre aveva, in un certo senso, tentando il suicidio lo faceva sentire male.
E tutto ciò era solo colpa sua. Aveva preso la cosa troppo alla leggere. L'aveva lasciata in camera sua a piangersi a dosso mentre,invece, avrebbe dovuto aiutarla ad uscire da lì ed a stare meglio. Sapeva che ciò che gli aveva detto Mark ed il modo in cui l'aveva trattata l'avevano praticamente uccisa. Lei aveva sempre amato Mark, e lui l'aveva solo usata. Eppure Louis non aveva fatto niente per lei, l'aveva lasciata in camera sua a morire nel suo dolore.
Louis gli accarezzò il viso e lo alzò.
-"Non è colpa tua. E' colpa mia. Avrei dovuto starti più vicino. E' solo che non ci ho pensato, scusami, scusami mamma. Ti prego perdonami!"- iniziò a piangere, disperato. Si gettò fra le sue braccia lasciandola sgomenta. Era la seconda volta che Louis l'abbracciava in quel modo. Era la seconda volta che Jay aveva una prova che il figlio tenesse sul serio a lei. Dopo tutto quello che Jay gli aveva fatto passare lui continuava a passarci sopra, come se per lui non avesse importanza. Ma Jay sapeva, sapeva che lui aveva sofferto quando lei lo accusava di un bugiardo e che le cose che diceva su Mark erano false, sapeva anche che lui aveva sofferto quando quel giorno lei gli urlò contro "Se odi tanto Mark, vattene dal tuo vero padre" ..Era stata una stupida. Strinse gli occhi e avvolse ancora di più suo figlio tra le braccia, come se fosse una cosa preziosa e fragile. E Louis fece lo stesso, la strinse a se per paura che cadesse e si spezzasse ancora di più.
Era come se entrambi avessero paura di far cadere l'altro.
-"Sono una madre orribile"- Louis gli avvolse il viso con le sue mani e fece in modo che lei lo guardasse attentamente.
-"Non dirlo. Sei una madre perfetta che spesso fa errori. Siamo umani ci è concesso sbagliare, okey? Adesso liberiamoci di queste cose.. "- disse allontanandosi da lei. Harry era sotto lo stipite della porta imbarazzato. Era stato tutto il tempo in silenzio, incapace di fare altro.
-"Harry, ti prego, porta mia madre nell'altro bagno.Ha bisogno di una doccia. Io levo questa merda da qui"- disse mentre accartocciava scatoli di pillole probabilmente piene. Harry fece come gli era stato detto. Avvolse la schiena di Jay con un braccio e la portò nel bagno nel corridoio.
-"Harry"- sussurrò Jay mentre Harry era intento ad aprire la porta. Egli si girò sorpreso
-"Si? Ha bisogno di qualcosa?"- lei scosse il capo. Sospirò.
-"Mi dispiace che tu mi abbia visto in questo stato.. Probabilmente adesso ti sei fatto un brutto pensiero su di me.. ma ti giuro che è stato solo un momento di debolezza io.."- Harry la interruppe scuotendo il capo e dicendo frettolosamente -"no,no,no"-
Sospirò -"Signora Louis mi ha parlato di cosa stavate passando in questo momento. Non è facile uscirne da soli da questo tipo di depressione, quindi posso capire il vostro gesto.."- la voce gli si spezzo. Abbassò il capo e distrattamente si accarezzo il polso. Scosse il capo e sospiro -"L'importate e che voi adesso stiate bene. Provate a non pensarci, provate a distrarvi. Quell'uomo non merita le vostre lacrime. Come anche le vostre figlie. Sa, sono tutti molto preoccupati per lei. Dovrebbe provare ad essere forte. Non solo per lei, ma anche per i vostri figli che hanno davvero bisogno di lei in questo momento. "- Harry non sapeva perchè in quel momento la stava confortando. Provava davvero uno strano affetto per quella donna, si sentiva in dovere di aiutarla. Di aiutare lei e i suoi figli. Lei rimase sbalordita e nel qual tempo commossa per le parole dette da Harry. Lei continuava a guardarlo con gli occhi sgranati e lucidi. Le parole che gli aveva detto Harry l'avevano in un certo senso aperto la mente. Si! Doveva essere forte. Per i suoi figli e per le persone che ama. Sorrise e non riuscì a trattenersi nell'abbracciarlo. -"Grazie Harry."- Harry fu sorpreso da quell'improvviso gesto d'affetto. Sorrise e ricambiò l'abbraccio.
-"Sei davvero un ragazzo d'oro. Ti prego. Non lasciare mai andare mio figlio. Stargli sempre vicino."- Harry sgranò gli occhi. Il suo cuore perse un battito. Cosa intendeva? Perchè diceva questo? continuava a domandarsi. La paura che Jay avesse intuito qualcosa tra loro era quasi palpabile ed adesso aveva quasi paura che con quella vicinanza Jay sarebbe stata in grado di intuire la sua agitazione ed il suo cuore che non accennava a smettere di battere forte contro il torace.
Ed infatti era così. Jay sapeva che c'era qualcosa di speciale tra loro. Louis non aveva MAI portato qualcuno a casa ad eccezione di Zayn. Louis non parlava mai con qualcuno dei suoi problemi sempre ad eccezione di Zayn. Ed il fatto che adesso lo stava facendo proprio con Harry significava che a lui ci teneva davvero. Però il loro rapporto era diverso da quello che Louis aveva con Zayn, e questo Jay ancora non sapeva spiegarselo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 30, 2014 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Love is equalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora