What has happened here, will remain here.. Right?

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Louis quel pomeriggio avrebbe dovuto studiare con Harry e la cosa lo preoccupava e agitava molto. I due non andavano molto daccordo. Harry lo odiava e questo Louis lo aveva capito, il problema era che Louis non riusciva a provare lo stesso disprezzo che Harry provava nei suoi confronti. Voleva, ci provava ad odiarlo, ma davvero non ci riusciva. Adesso, ad esempio, avrebbe dovuto provare solo un enorme irritazione perchè, tra non meno di un ora,Harry si sarebbe presentato a casa sua per studiare tutto il pomeriggio, ed invece quasi era contento.
Ovviamente non perchè avrebbero studiato, ma perchè sarebbe stato l'intero pomeriggio con Harry.
Adesso si trovava nel bagno al piano di sotto a sistemarsi il ciuffo sperando di essere il più presentabile possibile. Si sentiva davvero ridicolo, si stava aggiustando il ciuffo, perchè poi? Per apparire bello agli occhi della persona che più ti disprezza? Patetico.

-"E' inutile che sistemi quel ciuffo, tanto rimarrà comunque quella faccia da idiota che hai"-
disse M ark Tomlinson soffiando una risata.
Louis sussultò. Irritato per il commento inopportuno del patrigno cercò di chiudere la porta grignando
-"Ma non ti hanno insegnato a bussare?"- Mark sfortunatamente lo anticipò bloccando prepotentemente la porta. Poi, con sguardo severo, gli disse

-"E' casa mia è faccio quel che voglio"- Erano vicinissime, talmente vicini che Louis riuscì a sentire il respiro irregolare di Mark solleticargli il viso.Sfortunatamente per Louis in quel momento la madre e le sorelle non c'erano, e quando non c'erano Mark si divertiva ad importunare Louis.
Louis aggrottò la fronte e con la mascella contratta lo spinse via urlando
-"Questa non sarà mai casa tua. Ricordatelo!"- cercò di chiudere la porta, ma non ci riuscì. Mark entrò nuovamente nel bagno spalancando la porta con uno spintone.
Louis indietreggiò sul punto di cadere, ma non cadde, perchè Mark gli fù addosso e, stringendolo prepotentemente per le spalle, lo face sbattere contro il lavandino. Louis strinse gli occhi, guando il marmo del lavandino feri la sua pelle.
-"Prova a toccarmi di nuovo e ti farò davvero male"- lo minacciò Mark.
Louis, dolorante per la forte presa che l'uomo stava esercitando sulle sue spalle, lo guardò con disprezzo e con tutto l'odio che provava in corpo. Pogiò due mani sul petto dell'uomo, e con tutta la forza che possedeva lo spinntò via.
-"Mi fai schifo, Spero che mia mamma si rende conto di che uomo di merda ha sposato"- urlò a denti stretti.
Mark abbassò lo sguardo e scuotendo il capo, ridendo appena, sussurrò
-"Oh Louis! Che idiota che sei"- Louis si morse il labbro­

-"Come scu.."- Le parole vennero a mancargli.
Mark gli diede un veloce e forte pugno nello stomaco che lo fece piegare in due dal dolore.
Mark, con un sorriso malvagio, si chinò per arrivare all'altezza di Louis per poi sussurargli
-"Io ti avevo avvertito.Ah io esco, ci vediamo stasera Tesoro"- e se ne uscì da quella stanza.
Louis, ormai abbandonato dalle proprie forze, cadde con le ginocchie al suolo facendo un tonfo che rimpompò in quella stanza vuota.
Riuscì per fortuna a mantenersi con la mano sinistra al pavimento per non cadere, mentre con l'altra si massaggiava lo stomaco.
Era già successo in passato che quell'uomo aggreddisse Louis, solo non era mai andato oltre a qualche spintone o qualche schiaffo.
Louis cercò di afferrare il lavandino e, con fatica, si alzò.
Iniziò a tossire e quando notò che sulla sua mano c'era del sangue rimase senza fiato.
Lo odiava, lo odiava con tutto il cuore e l'avrebbe pagata, un giorno avrebbe avuto ciò che gli spettava. Si sciaquò la bocca ed uscì dal bagno andando in soggiorno per preparare la tavole con il necessario per studiare.
Aveva sopportato quell'uomo per anni. Aveva vissuto con un uomo che lo maltrattava e insultava tutti i giorni, ma adesso era davvero stanco. Quando era piccolo non aveva il coraggio di reagire, aveva paura che Mark avrebbe potuto esagerare con gli schiaffi, ma adesso era abbastanza grande da poter prendere dei provvedimenti. Louis aveva molte volte chiesto alle sorelle Lottie e Fizzy se Mark si comportava bene con loro, e loro dicevano sempre che era bravissimo e che era il padre perfetto. Louis odiava quella parola. "Padre" Lui non era loro padre, lui era un mostro. Lui non si meritava l'amore che gli donava sua madre, lui meritava solo odio, meritava di marcire in prigione, da solo.
Louis, stanco di pensare a quell'uomo, mandò al diavolo quei pensieri che gli stavano torturando la testa.
Gli arrivò un messaggio da parte del riccio dove gli chiedeva quale fosse il suo numero civico.
Louis lo rispose subito e fortunatamente Harry trovò subito la casa.
Bussò alla porta e Louis con il cuore in gola andò ad aprire.

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