Prologo

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Allison correva per il corridoio completamente deserto del suo palazzo. Sapeva che correre non era una buona idea visto che in tutto quel silenzio le possibilità di essere sentita aumentavano vertiginosamente, ma doveva muoversi se voleva uscire dal palazzo nel momento stesso in cui e guardie si davano il cambio, era l'unico modo che aveva per non essere scoperta e quindi fa sapere al padre quello che stava facendo.

Purtroppo per lei quello non era per niente il suo giorno fortunato, infatti andò a sbattere contro una delle tante armature li presenti facendola cader rovinosamente a terra e facendo tantissimo rumore. La bionda si guardò intorno spaventata di aver attirato l'attenzione di qualcuno. Per un momento la ragazza pensò che nessuno avesse sentito, ma si maledisse da sola non appena sentì la porta di una delle camere aprirsi di colpo.

-Allison!- furono le parole di Isabelle vedendo la sorella a terra in mezzo all'armatura a pezzi. Allison guardò la sorella minore con un sopracciglio alzato visto che indossava una camicia troppo grande per essere la sua e i suoi capelli erano completamente in disordine.

-cosa stavi facendo?- chiese la maggiore alzandosi e togliendosi la povere dai vestiti.

-secondo te?- chiese sarcastica l'altra incrociando le braccia al petto e facendo alzare leggermente la camicia che indossava.

-e con chi?- chiese Allison con un leggero sorriso che andava a formarsi sulle sue labbra.

-non sono affari tuoi. Invece di stare qui a parlare di me perché non ti muovi ad uscire? Le guardie non ci metteranno molto a cambiare-

-guarda che non scappi a questo discorso Belle- le disse la maggiore ascoltando il suo consiglio e muovendosi velocemente e riuscendo, per un pelo proprio, ad uscire dal castello senza troppi problemi. Sapeva che Isabelle l'avrebbe tranquillamente coperta con il padre. Quello che stava facendo non era una cosa tanto orribile: voleva solo andare a trovare quello che era il suo ragazzo. L'unico problema era che suo padre, nonché re di Ubaba, non accettava volentieri quella relazione. E non importava che Ezekiel fosse il principe di Ausharye, anzi era proprio perché il ragazzo era il principe del regno dell'Eclissi che Bardon non approvava quella relazione.

La ragazza quindi era costretta a vedere il suo ragazzo di nascosto supportata anche dalle sue due sorelle che la coprivano con il padre. Non sarebbe mai riuscita a ringraziarle come si deve per tutto quello che stavano facendo.

La cosa curiosa però era che Belle non avesse detto niente della sua relazione con un ragazzo. Le tre si dicevano sempre tutto quindi Allison era rimasta davvero sorpresa quando l'aveva vista con quella camicia addosso. Il giorno dopo, aiutata anche da Sophie avrebbe fatto il terzo grado alla sorella. Non poteva di certo scamparsela in quel modo.

-Ally- la ragazza, appena uscita dal palazzo, si girò sorridendo verso la persona che l'aveva appena chiamata. Ezekiel le sorrise a sua volta prima di abbracciarla e lasciarle un dolce bacio sulle labbra.

-tutto bene?- chiese i ragazzo tenendola sempre tra le sue braccia.

-si, anche se ho appena scoperto che mia sorella ha il ragazzo- disse lei sorridendo.

-Isabelle o Sophie?- chiese lui.

-Belle-

-uh, e chi è?-

-non lo so, ma domani la interrogo per bene!- disse Allison facendo scoppiare a ridere il suo ragazzo che le baciò una guancia.

-sto cercando di costringere mio padre a parlare con il tuo, ma non credo che ci riuscirà- le disse poi continuando a tenerla tra le sue braccia.

-è il mio che non cambierà mai idea! Eppure sei un principe dovrebbe accettare di buon grado la cosa- borbottò lei nascondendo la testa nel petto del moro che la strinse di più a se.

-troverò un modo per far si che non ci ostacoli più- Ezekiel strinse la ragazza ancora di più a se mentre lanciava un veloce sguardo al palazzo di Ubaba. Era sempre lui quello che andava nel regno del Solo per non far rischiare troppo ad Allison, ma anche lui non poteva rischiare molto.

Un gemito provenne dalla bocca dell'uomo quando Isabelle, appena rientrata in camera, gli si buttò praticamente addosso.

-chi era?- sussurrò con voce roca il castano mentre toglieva la sua camicia dal corpo della principessa.

-mia sorella che fa casino quando non dovrebbe- ridacchiò la bionda baciando il bel ragazzo sotto di se -ti ho fatto male?- chiese poi. Il castano scosse la testa per poi portare una ciocca di capelli ribelle dietro l'orecchio di Isabelle che gli sorrise.

-a che ora inizi il servizio domani?- chiese la ragazza stendendosi comodamente sul corpo dell'altro che iniziò ad accarezzarle la schiena.

-per le cinque- sussurrò lui. La principessa allora guardò verso il grosso orologio a pendolo che aveva in camera e sbuffò.

-è già mezzanotte- disse poi in un sussurro nascondendo il viso nell'incavo del collo di Gabriel che le baciò i capelli.

-ci vedremo comunque domani-

-okay, ma adesso riposati un po'. Non voglio che mio padre ti gridi contro per colpa mia- concluse la ragazza baciando Gabriel per poi chiudere gli occhi seguita a ruota dal ragazzo che la strinse più a se.

Yo luna, eclipse solDove le storie prendono vita. Scoprilo ora