Capitolo 14

193 12 3
                                    


Isabelle sbuffò sentendo la porta della sua camera che si apriva. Sapeva perfettamente l'identità della persona che era entrata senza permesso nella sua camera visto che l'aveva seguita per tutto il corridoio.

-cosa vuoi?- chiese acida mentre Gabriel chiudeva la porta alle sue spalle.

-parlarvi-

-di cosa? Io non ho niente da dirti-

-posso almeno sapere il motivo per il quale mi avete allontanato? Non credo di aver fatto qualcosa di sbagliato nel cercare di aiutarvi quella sera- iniziò il ragazzo ignorando completamente la frase della bionda. Voleva assolutamente chiarire con lei.

-non avevo bisogno del tuo aiuto. Mi hai fatto solo innervosire di più- disse Isabelle in un sussurro.

-okay, e ora state meglio?-

-si sto meglio. Non comportarti così con me per favore!- disse la ragazza iniziando a piangere. Si sentiva una stronza a trattarlo in quel modo freddo, ma non voleva illuderlo inutilmente.

Gabriel sgranò gli occhi alle lacrime della sua principessa e si avvicinò asciugandoglielo con la mano.

-perché?- sussurrò il ragazzo a pochissimi centimetri dal volto di lei.

-perché apparteniamo a due mondi diversi e mio padre non accetterebbe mai una cosa del genere. E poi non voglio che ti tratti male- scoppiò definitivamente la ragazza abbracciando di slancio Gabe che la strinse a se. Quanto cavolo le era mancata.

-se non fai una prova non lo saprai mai- le sussurrò all'orecchio.

-ti prego non fare cazzate. Non voglio perderti. Trova qualcun altro che ti ami-

-è impossibile Belle, io amo solo te- il ragazzo la fece leggermente staccare da se per poi baciarla. Aveva aspettato settimane per poter riavere le sue labbra su quelle di Belle.

-non possiamo...- disse ancora lei tra le lacrime mentre stringeva forte la camicia del ragazzo -devi lavorare?- chiese dopo essersi calmata leggermente.

-adesso sei più importante tu- le sussurrò lui. Non aveva nessuna intenzione di lasciarla, non in quello stato.

-allora rimani qui con me? Solo abbracciati- specificò la ragazza andandosi a stendere sul letto per poi indicare al castano di raggiungerla, cosa che fece subito dopo essersi tolto le scarpe.

E sorrise mentre stringeva a se la ragazza. Era felice di essere riuscito a parlare di nuovo e a farle cacciare qualcosa dalla bocca. Almeno adesso sapeva il perché lo aveva allontanato.

I due rimasero abbracciati per tantissimo tempo tanto che Isabelle si addormentò coccolata dal profumo del ragazzo.

Gabe rimase in quella posizione per un altro poco prima di lasciarle un bacio sui capelli e alzarsi dal letto per poi uscire dalla camera della principessa facendo il più piano possibile per non svegliarla.

Voleva parlare assolutamente con Bardon e provare a chiedere la mano di Belle. Come aveva detto lui alla principessa fino a quando non provavano non avrebbero mai saputo. Con tutto il coraggio che aveva si diresse verso lo studio del re e bussò una volta. Non attese molto prima di ottenere il permesso di entrare e subito il ragazzo lo fece chiudendosi la porta alle spalle e facendo un piccolo inchino.

-Gabriel, cosa succede?- chiese il re sorpreso di vedere il ragazzo arrivare li. Non aspettava visite da parte di nessuno quindi aveva paura di una nuova visita a sorpresa da parte del principe dell'Eclissi. Stava iniziando ad averne abbastanza di tutta quella situazione. Perché aveva tre figlie femmine? Non potevano essere tutti maschi?

-mi scusi per l'intrusione volevo chiederle una cosa importante- disse il castano cercando di regolare il respiro che si era fatto più pesante per l'ansia cosa che notò subito anche Bardon. Cos'era successo al ragazzo? In tutti quegli anni non lo aveva mai visto così.

-certo, dimmi pure- disse alla fine il biondo curioso di conoscere la richiesta di quel ragazzo che aveva fatto tanto per loro senza mai chiedere niente in cambio. Era proprio identico ai suoi genitori e di questo Bardon andava molto fiero. Aveva visto crescere quel ragazzo quindi era quasi come un figlio per lui nonostante cercasse di non darlo a vedere. Non voleva competizione tra i suoi camerieri.

-vorrei chiedervi la mano di Isabelle- Bardon guardò sorpreso il ragazzo. Si era aspettato di tutto tranne una proposta del genere. In quel momento capì anche perché Isabelle aveva detto che era impossibile.

-so che è una richiesta assurda da parte mia ma...-

-non è assurda.- lo bloccò Bardon mentre Gabriel alzava in capo sorpreso da quelle parole. -quanto ti piace mia figlia?-

-la amo- disse sinceramente Gabriel mentre sul volto di Bardon si andava ad aprire un ampio sorriso.

-lei sa che sei venuto a chiedermi la sua mano?-

-no, credo mi avrebbe fermato-

-c'è un motivo particolare per il quale hai deciso di chiedermi ciò adesso?- Bardon voleva capire se il ragazzo era a conoscenza della gravidanza della figlia.

-no, ho solo pensato che fosse arrivato il momento di provarci. Ultimamente Isabelle mi sembra più giù del solito e volevo provare a farle una sorpresa- disse sinceramente Gabriel.

-accetto la tua proposta- disse alla fine Bardon che voleva vedere almeno una delle sue figlie felice e poi non gli poteva capitare una persona migliore di Gabriel.

Gabriel che sgranò gli occhi a quelle parole. Mai avrebbe immaginato una cosa del genere.

-davvero?- chiese ancora dubbioso e incredulo.

-si, davvero. Ovviamente deve accettare anche lei se no non si fa niente.-

-la ringrazio infinitamente- disse Gabriel con un filo di voce. Sperava di rendere felice la sua Isabelle.

-vai da lei adesso- Gabriel annuì prima di fare un altro inchino e uscire dallo studio per poi correre come un pazzo verso la camera di Isabelle con un sorriso a trentadue denti sulle labbra.

Quando aprì la porta della camera trovò Isabelle che si stava guardando intorno spaesata. Poi lo vide.

-dove sei stato? Credevo saresti stato tutto il tempo qui con me- sussurrò la ragazza mentre Gabe la raggiungeva nuovamente sul letto.

-scusami, dovevo fare una cosa importante-

-cosa?- chiese la ragazza curiosa, anche perché vedeva chiaramente il sorriso sulle labbra di Gabe.

-chiedere la tua mano a tuo padre- le rispose il ragazzo che non vedeva l'ora che la principessa metabolizzasse la sua frase.

-ma sei un pazzo cosa...aspetta ti ha detto si?- iniziò lei per poi accorgersi che quel sorriso poteva averlo solo una persona alla quale era stata accettata la proposta.

-si, ora manca solo il tuo- le sussurrò lui speranzoso.

-cazzo si!- gridò lei tra le lacrime mentre si faceva abbracciare da quello che in definitiva era il suo ragazzo.

Yo luna, eclipse solDove le storie prendono vita. Scoprilo ora