Michael sbuffò per l'ennesima volta mentre portava le valigie piene di colori di Alfred sul ponte dove l'uomo lavorava. Il ragazzo era stato costretto a quel lavoro forzato da parte dell'uomo e non ce la faceva più. Alfred non era tanto vecchio e, di sicuro, aveva molta più forza di lui quindi non si capacitava come potesse dargli sempre quel compito ingrato. Anche perché quelle valigie era davvero pesanti e Michael doveva trattarle con estrema cauzione altrimenti avrebbe scatenato l'ira funesta dell'uomo che teneva ai suoi colori più della sua stessa vita.
-vuoi muoverti con quelle cose?- gli disse proprio Alfred spazientito mentre sistemava la sua postazione pronto a ritrarre per primo il paesaggio che scorgeva da li (anche se ormai non era più necessario avere un punto di riferimento visto che lo aveva disegnato migliaia di volte) o anche i volti dei passanti che Michael doveva gentilmente portare da lui per fargli guadagnare qualche spicciolo.
Alla fine della giornata quello che guadagnava di più era sempre Alfred nonostante stesse semplicemente seduto a dipingere. Michael, che sgobbava e non aveva mai un attimo di pausa altrimenti Alfred lo avrebbe preso a calci nel sedere, otteneva un misero cinque per cento di tutto il guadagno. E quel cinque per cento non gli permetteva di comprarsi nemmeno un pasto decente.
Ma Michael, nonostante tutto, non avrebbe mai rinunciato a quegli spiccioli. Viveva per strada da quando ne aveva memoria ed era stata per lui una benedizione essere riuscito ad accaparrarsi il posto di assistente per Alfred altrimenti sarebbe morto di fame da tempo. Alfred diversamente da lui viveva in una casa così grande che Michael, la prima volta che l'aveva vista, si era chiesto come mai l'uomo passasse le sue intere giornate sul ponte a dipingere e non si mantenesse con i soldi che di sicuro aveva.
I primi tempi Michael non riusciva a fare niente di quello che Alfred gli chiedeva e l'uomo era stato più volte sul punto di cacciarlo via, alla fine però il biondo era riuscito a farsi valere e a tenersi con le unghie e con i denti il suo posto.
-vuoi muoverti scansa fatiche!- gridò ancora l'uomo mentre Michael poggiava a terra, ovviamente con delicatezza, l'ultima valigia e l'apriva passando all'uomo colori e i materiali di base per il disegno.
-stanno finendo i fogli- sussurrò il biondo alzando i suoi occhi azzurri in quelli castani dell'altro che lo guardò con sufficienza.
-valli a comprare allora. E mi raccomando voglio quelli buoni!- gli disse dandogli le spalle.
-con quali soldi dovrei pagarli?- chiese Michael che aveva finito le sue riserve la sera prima per comprarsi un panino, unico suo pasto della giornata.
-tirchio che non sei altro- borbottò invece Alfred dandogli i soldi per poi puntargli il dito contro. -sia chiaro che voglio lo scontrino e soprattutto il resto indietro. Chiaro?- gli disse con tono minaccioso mentre Michael annuiva sapendo perfettamente di non poter ingannare l'uomo.
Il biondo corse via velocemente per non sentire nuovamente le grida di Alfred e fece la strada a memoria verso il negozio d'arte preferito di Alfred. Anche perché quello era il negozio nel quale poteva entrare tranquillamente senza essere guardato male per i suoi vestiti strappati o troppo grandi per lui.
Non ci mise molto, infatti cinque minuti dopo stava correndo nuovamente verso la postazione di Alfred con una risma di fogli in una mano e lo scontrino con il resto nell'altra.
La prima cosa che fece Alfred fu togliergli lo scontrino di mano e controllare il resto, una volta che si fu accertato che Michael non avesse rubato niente prese i fogli e li controllò sorridendo nel sentire che erano della giusta grana. Alfred si sedette subito al suo posto per poi guardare Michael.
-muoviti a trovarmi dei clienti- disse per poi iniziare a schizzare qualcosa sul foglio.
Michael annuì e iniziò a camminare tra la gente cercando di convincerla a passare da Alfred senza nessun risultato. Era troppo presto e la gente che stava passando di li non era minimamente interessata o era gente del posto che sapeva perfettamente di chi stesse parlando e non avevano nessuna intenzione di averci a che fare.
Michael guardò verso Alfred che gli lanciò un'occhiataccia visto che non gli aveva ancora trovato un cliente. Michael sbuffò continuando a camminare ed ignorando lo sguardo di fuoco dell'uomo. Non era mica colpa sua se nessuno voleva quei stramaledettissimi disegni.
Il biondo sentì formicolare la mano destra e borbottò un'imprecazione mentre correva verso la fontana più vicina per poi immergerci la mano ed evitare che prendesse fuoco. Il ragazzo non sapeva minimamente cosa stesse succedendo al suo corpo che decideva di far fuoriuscire fiamme da un momento all'altro. La prima volta che era successo, un mese prima, era andato nel panico più totale. Poi con il tempo era riuscito a reagire attivamente e mettere la parte che si stava incendiando a contatto con l'acqua in modo da fermare le fiamme.
Quando non sentì più la mano formicolare il ragazzo la tolse dall'acqua e si incamminò nuovamente vicino ad Alfred. Non poteva stare troppo tempo lontano dall'uomo.
Stava per raggiungere Alfred e sedersi al suo fianco, visto che era troppo presto per poter trovare dei potenziali clienti, quando andò involontariamente a sbattere contro una ragazza. Michael si affrettò a scusarsi, ma le parole gli morirono in bocca quando osservò la ragazza che aveva difronte. I capelli erano lunghi e di un bianco innaturale mentre gli occhi grigi ricordavano tantissimo il colore della luna.
-tutto okay?- gli chiese la ragazza vedendo che il biondo non spiccava parola.
-ehm si! Scusami per prima- si affrettò a dire lui mentre vedeva arrivare dietro la ragazza un ragazzo con lo stesso identico colore di capelli e di occhi della ragazza con la quale si era scontrato.
-tutto okay?- chiese lui guardando malissimo il biondo.
-si Lucas, tranquillo- disse lei sorridendo per poi rivolgere il sorriso anche al ragazzo.
-un mio amico fa dei disegni bellissimo, volete vederli?- chiese subito il ragazzo sperando di avere dei clienti.
-non ci interessa grazie, e lavati- disse Lucas guardandolo dall'alto del suo metro e novanta per poi scomparire insieme all'altra ragazza. Lasciando leggermente deluso Michael.
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Yo luna, eclipse sol
RomanceTre regni che sono sempre andati d'accordo tra loro si ritroveranno improvvisamente in una sorta di guerra fredda, o meglio: il regno del Sole è in lotta con gli altri due dopo la morte della sua regina. Allo stesso tempo in una realtà parallela un...