Capitolo 19

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Allison si svegliò di colpo dopo aver sentito il rumore della finestra che sbatteva. Ricordava perfettamente di averla chiusa prima di andare a dormire quindi si spaventò molto quando la vide completamente spalancata.

La ragazza si coprì con il lenzuolo e guardò attentamente intorno alla ricerca di chiunque fosse entrato nella sua camera. Perché era certa che qualcuno fosse entrato.

Non riuscendo a vedere nessuno in quella quasi completa oscurità, molto strana visto che teoricamente la luce della luna doveva illuminare la stanza quasi completamente, decise di gridare per far accorrere le guardie.

Non fece in tempo perché qualcuno le mise una mano davanti alla bocca facendola spaventare ancora di più. Ma si calmò non appena riuscì ad individuare davanti a se il volto di Ezekiel che le chiedeva di fare silenzio con un dito davanti alla bocca.

Quando il ragazzo fu sicuro che la bionda non urlasse le tolse la mano dalla bocca sorridendole.

-scusa- le sussurrò lui.

-scusa un corno. Che ci fai qui?- chiese lei che era felice di vederlo nono stante le avesse fatto prendere un colpo.

-sono andato dai principi della Luna per chiedere della profezia. Loro hanno una biblioteca enorme piena di tutte le profezie o comunque storie varie. Mi sono assicurato che a profezia non ci fosse e oggi sono qui per rapirti- le disse tranquillamente il principe dell'eclissi con un sorriso sulle labbra. Sapeva che non era una cosa buona da fare, visto che c'erano apie probabilità che con quel rapimento scatenasse veramente una guerra.

-sei pazzo? Mica ti ha visto qualcuno?- chiese Allison preoccupatissima.

-non mi ha visto nessuno tranquilla. Ora vieni con me- Ezekiel le porse la mano sperando che la ragazza accettasse di scappare insieme a lui.

-succederà il finimondo- sussurrò la ragazza che voleva veramente andare via di li con il ragazzo.

-lo so, ma voglio averti al mio fianco come mia regina e non mi arrenderò ora che so che quella profezia non esiste- continuò il moro convintissimo delle sue parole. Non voleva perdere la sua bellissima Allison.

-okay, vengo con te. Ma fammi vestire prima- disse la ragazza alzandosi da letto per prendere un vestito dall'armadio per poi rinchiudersi nel suo bagno cambiandosi il più velocemente possibile cercando sempre di non fare molto rumore. Non voleva attirare le guardie li prima di riuscire a scappare con Ezekiel.

Ezekiel non dovette aspettare molto prima di riuscire a vedere la ragazza con un vestito blu notte.

-sei sicura di riuscire a scendere dalla finestra con quello?- chiese scettico il ragazzo e Allison si aprì il vestito di lato rivelando l'enorme spacco che le avrebbe permesso di fare qualunque movimento.

-bene, allora andiamo- disse Ezekiel alzandosi e avvicinandosi alla finestra già spalancata in precedenza. Allison lo seguì curiosa di capire come avrebbero fatto a scendere senza farsi vedere dalle guardie, soprattutto per i suoi capelli biondi che erano un faro nella notte.

La risposta al suo dubbio venne subito svelata quando, con un gesto veloce del posto, Ezekiel li circondò con le sue ombre. Ora dovevano solamente cercare di scendere senza cadere a terra e farsi tremendamente male.

Il primo a scendere fu proprio Ezekiel che si mise in piedi sulla balaustra per poi porgere una mano ad Allison che seguì velocemente l'esempio del ragazzo cercando di non guardare in basso visto che soffriva terribilmente di vertigini.

Il moro si accorse subito del leggero tremolio della ragazza e la guardò curioso.

-tutto bene?- le chiese in un sussurro.

-soffro di vertigini- fu la pronta risposta da Allison alla quale Ezekiel annuì.

I due continuarono a scendere aggrappandosi ai vari elementi architettonici presenti sulle pareti del castello. Ovviamente Ezekiel era sempre il primo a scendere e, una volta su un appiglio sicuro, aiutava Allison tenendola sempre bene stretta a se e soprattutto concentrandosi per tenere attivo su entrambi il potere delle ombre.

Un quarto d'ora dopo i due ragazzi erano finalmente riusciti a toccare il prato del grande giardino che si estendeva intorno al castello del sole e Allison abbracciò stretto il ragazzo.

-non siamo ancora al sicuro- le sussurrò Ezekiel che però non aveva nessuna intenzione di staccarsi da quel caldo abbraccio, caldo soprattutto per via della pelle calda di Allison che era riscaldata dal potere del fuoco che era presente nelle sue vene.

Allison si girò velocemente per dare un'ultima occhiata a quel castello che l'aveva vista crescere prima di incamminarsi verso l'uscita con Ezekiel al suo fianco, pronta per vedere finalmente il regno dell'eclissi e soprattutto conoscere la famiglia del suo ragazzo.

L'unica cosa che le dispiaceva di più era lasciare da sole Isabelle e Sophie, ma aveva davvero bisogno di essere anche lei felice. Se lo meritava.

-andiamo a casa- le disse Ezekiel, questa volta ad alta voce oramai sicuro che nessuno potesse impedirgli di fuggire.

Allison sorrise mentre, ancora assonnata, si stringeva al corpo di Ezekiel. Erano arrivati nel regno dell'eclissi che stava per spuntare l'alba e i due ragazzi era subito corsi nella camera di Ezekiel per non farsi vedere dalle guardie e soprattutto per riposarsi un poco prima dell'inizio di quella nuova giornata.

Per Allison era una sensazione bellissima potersi svegliare affianco al moro.

La ragazza aprì i suoi occhi azzurri trovando subito quelli neri di Zake nei suoi.

-buongiorno amore- le disse il moro lasciandole un delicato bacio sulla testa.

-buongiorno anche a te- rispose lei con la voce ancora impastata dal sonno. Non era riuscita ad addormentarsi subito e la cosa le si stava ritorcendo contro.

-se vuoi dormire un altro po' mi faccio portare la colazione qui. Anche perché dovrei prima avvisare i miei della tua presenza qui. Non voglio che inizino ad impazzire vedendoti-

-non avevi detto niente?- chiese lei abbastanza sconvolta.

-no- il ragazzo si alzò velocemente dal comodo letto matrimoniale. Per la sua agilità sembrava fosse sveglio da parecchio tempo. -vado a chiedere la colazione e a parlare con i miei. Prima lo faccio meglio è- Zake le sorrise davanti alla porta. -tu riposati- le disse prima di uscire dalla sua camera e andare dritto nella sala da pranzo a cercare i suoi genitori che erano di sicuro intenti a pranzare visto che erano da poco scoccate le due.

Yo luna, eclipse solDove le storie prendono vita. Scoprilo ora