Capitolo 15

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Sono agitato. Sono nervoso. Ho il cuore in gola. 

Come faceva a sapere che volevo parlare con lui?

"Pronto"

"Ehi" 

"Ehi Mike"

"Ehi" 

"Si.. lo abbiamo già detto.." 

"Si scusa.."

... 

Non so cosa dire. Parla Mike!! Parlaaaa 

"Avevi bisogno di qualcosa?" 

"No, niente in particolare... Oggi non ci siamo visti per il progetto, quindi... ho chiamato per organizzarci su quando vederci.." sembra nervoso anche lui.. che carino!! 

"Ah ok.. allora... va bene domani pomeriggio a casa mia?" 

"Si certo!" 

"P-poi.. dato che domani e venerdì..ehm.. se vuoi ti puoi fermare a dormire... ecco... così sabato continuiamo con il progetto....ecco...sempre se tu vuoi.. si.. insomma.." 

"SI!" quasi mi stonava un orecchio per quanto ha urlato. 

"C-comunque.... prima ho mentito... non ti ho chiamato solo per il progetto... anzi il progetto è una scusa.. insomma... oggi ci siamo parlati a malapena a scuola e quindi ti ho chiamato perchè volevo parlare con te... sentire la tua voce. Mi mancavi.." 

...

Siamo stati in silenzio per un po'. Io perchè cercavo di nascondere la mia voce interna che urlava e lui sicuramente che aspettava una mia risposta.

"Gesù Mike!! Non puoi dire sempre questo genere di cose!!" dico tutto imbarazzato, nascondendo il mio sorriso nel cuscino che ho preso per soffocarmi. 

"Il mio cuore non reggerà" dico quasi sussurrando, sperando che lui non abbia sentito. Ma c'è mai qualcosa che va voglio io? 

Ovviamente no. 

Infatti lo sento fare una piccola risata. 

Gesù!! Ora sono ancora più in imbarazzo! 

"Perchè il tuo cuore non dovrebbe reggere?" dice lui tutto divertito. Si diverte pure sta cacca! Mentre io voglio sprofondare! 

... 

"La posso prendere come una dichiarazione?" 

"Non istigarmi Mike! Mi farai arrabbiare!" 

"Oh scusa scusa" dice sarcastico. Già me lo immagino all'altro capo del telefono che se la ride. 

"Beh buonanotte" 

"Aspetta" 

"Cosa?"

"Altri 5 minuti"

"Lo sai che sembri uno dei gemelli? Anche loro fanno così quando non vogliono smettere di fare qualcosa" 

"Perchè smettere di fare qualcosa che ti rende felice?"

Il mio cuore non ce la farà!! Penso disperato. 

... 

"Ti ho lasciato senza parole?"

"Mh"

"Allora sono strepitoso" 

"Ti odio! Domani ti prendo a calci"

"Non è vero. Tu mi ami" 

Sento una sensazione strana in tutto il corpo. Mi fa male lo stomaco. Vorrei urlare per la felicità e per l'imbarazzo. 

Insomma Mike, smettila di leggermi dentro. 

Non riesco a rispondergli niente. Non mi escono le parole. 

"Ti è esploso il cuore per caso?"

"No, stavo vomitando" 

Ride. 

Come vorrei poter vedere la sua risata. 

Rimaniamo al telefono per un'altra oretta circa. Sono anche venuti i gemelli in camera e quando hanno saputo che Mike era al telefono me lo hanno rubato e sono andati nella loro stanza, fino a quando non si sono addormentati mentre Mike gli raccontava una storia. 

Ci siamo dati anche noi la buonanotte e quando ho chiuso la chiamata avevo un sorriso stampato in faccia. 

Scendo giù per prendere due biscotti e trovo la mamma in cucina. Stava ancora finendo di lavorare. 

"Ehi pasticcino" 

"Ehi mamma" 

"Vai a letto?"

"Si ma prima avevo voglia di un biscotto" 

"Perchè quel sorriso?" chiede lei con uno sguardo malizioso.
 Non mi ero accorto di stare ancora ridendo. 

"Ah, ecco.. niente" dico cercando di scappare, ma con lei è impossibile.

"Stavi parlando al telefono con Mike vero?"

Ma come fa a saperlo? penso sconvolto.

...

"Sai.. lui è un bravo ragazzo. Mi piace. Mi piace specialmente perchè ti fa sorridere. Ti vedo felice quando sei con lui" 

Era impossibile ormai scappare, quindi mi arrendo. Mi siedo accanto a lei.

"Infatti sono felice. Da quando lui è tornato, è come se mi avesse restituito la mia felicità"

"Ma.." disse lei in attesa consapevole della mia titubanza

"Ma.. come ho detto prima a voi, ho paura. Ho paura di soffrire ancora. Non so se riuscirei a sopportarlo un altra volta"

"Piccolo mio. Non tutti gli uomini sono malvagi come Owen. Lui ha trasformato il vostro amore in terrore e ti ha distrutto dentro, mentre Mike sta trasformando il tuo terrore in felicità. La vedi qual'è la differenza? Avere paura di soffrire è normale e purtroppo nessuno ne è immune.  Per una mamma, la sofferenza dei suoi bambini è il dolore più grande che possa provare. Se potessi soffrire io al posto vostro lo farei. Anche se vorrei tanto.
Quello che ci distingue dagli altri è come scegliamo di affrontarlo. Sii felice figlio mio. Vivi la vita sorridendo. Altrimenti non sarà una vita che sia valsa la pena di essere vissuta. Anche io avrei potuto scegliere di chiudere il mio cuore e non sposare tuo padre. Sapevo il lavoro che faceva. Sapevo che questa è la sua passione. Ma se lo avessi fatto non avrei avuto i miei pasticcini e non vivrei felicemente con lui, anche se sono sempre spaventata. Ma non lascio che la paura di soffrire o poterlo perdere mi impedisca di amarlo. Ascolta il tuo cuore."

Mi accarezza una guancia e sento tutto il suo amore. 

"Ti voglio bene mamma" 

"Ti voglio bene anche io pasticcino" 

"Mamma, la smetteresti di chiamarmi pasticcino?

"No, pasticcino alla crema mio" 

"Ok.. mi arrendo. Buonanotte"

"Buonanotte" disse ridendo per avermi preso in giro. 

"Ah mamma, domani ho invitato Mike e gli ho detto che può fermarsi a dormire dato che il giorno dopo è sabato" 

"Va bene amore.. buon divertimento" mi dice con sguardo malizioso. 

"Mammaaa" le urlo sconcertato mentre salgo le scale. 

Che imbarazzo!!! 

Mi butto di nuovo sul letto. Mi sento un altro po' più leggero. Come se mano a mano sto togliendo tutti i pesi sul mio stomaco. 

Non vedo l'ora che arrivi domani. 

Mi addormento con il sorriso sulle labbra pensando a Mike. 

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